5^ GIORNATA – I bianconeri si salvano in casa dell’Hellas grazie a un autogol, dopo essere andati sotto per via di una leggerezza di Daffara. I granata riescono invece a fare bottino pieno, nonostante lo svantaggio all’intervallo. Nella ripresa Dell’Aquila e Njie danno la vetta ai ragazzi di Scurto
Serviva una riposta alla Juventus di Paolo Montero per riscattare il pesante k.o. di metà settimana con il Paris Saint-Germain. Vincere, d’altro canto, avrebbe consentito ai bianconeri di dare continuità al trittico di successi consecutivi che gli avevano permesso di portarsi in testa alla classifica. Così non è andata e si sono dovuti accontentare del secondo 1-1 della stagione, maturato anche in questo caso lontano dalle mura amiche. A frenare i ragazzi di Montero ci ha pensato il Verona, che fino al match andato in scena nella giornata di ieri aveva perso una volta e pareggiato tre. Gli scaligeri hanno dato fede a questa tendenza a dividersi a metà la posta in palio. Eppure, i primi a trovare la via del gol sono stati proprio i padroni di casa, con la partecipazione della formazione avversaria, in particolare di Daffara. L’estremo difensore bianconero perde palla al limite dell’area e per rimediare è costretto a stendere Bragantini, quando già aveva varcato la soglia che costringe l’arbitro a fischiare il penalty, trasformato poi dallo stesso attaccante dell’Hellas. I padroni di casa trovano anche il raddoppio su punizione con Florio, ma il direttore di gara annulla per la posizione irregolare di un giocatore scaligero, che avrebbe ostacolato l’intervento di Daffara. Juve graziata e aiutata anche un po’ dal fato, quando al 32’ del secondo tempo trova il pari definitivo. Galante si rende protagonista di un’ottima azione personale, che fa fuori gran parte della diversa avversaria. Da sinistra mette un cross al centro per Hasa, su cui però arriva in anticipo El Wafi che sfortunato insacca il pallone nella propria porta. Non bastano sei minuti di recupero alla Juventus per portare a casa il bottino pieno. Tre giorni di relax, prima dell’incontro di Youth League con il Benfica che precede un derby della Mole dalle grandi aspettative.
Siamo su altri registri invece quando si va a trattare del weekend del Torino Primavera. I granata, reduci dal pareggio esterno in casa della Roma, fanno i loro i tre punti nell’appuntamento che li ha messi di fronte al Cesena. Una vittoria col brivido per la formazione di Giuseppe Scurto, sotto di una rete all’intervallo. Il Torino ha diverse opportunità per sbloccare l’incontro, ma a passare per primi avanti sono i romagnoli al minuto 38. Dellavalle perde palla sulla propria trequarti campo e il Cesena ha modo di impensierire in più occasioni Passador. Il portiere si supera, non può far nulla sulla sforbiciata di Carlini, che completa il suo corso in rete. Questo match lo vince Scurto con le sostituzioni. Manda in campo Dell’Aquila che, come accaduto molto spesso in questo primo scorcio di stagione, si rivela un fattore non da poco. Il suo è un capolavoro di balistica. L’ex Spal al 56’ calcia addirittura da metà campo e scavalca il portiere avversario Galassi, reo di essere uscito avventatamente dai pali. Dalla panchina giunge anche il timbro del sorpasso. Scurto manda in campo Njie all’82’ e dopo due minuti è proprio a lui trovare la rete che decide l’incontro. L’attaccante granata anticipa tutti sul primo palo su un cross dalla sinistra e di testa corregge la traiettoria in porta per il 2-1 definitivo. Al triplice fischio i granata si ritrovano così più in alto di tutti. Capolista solitaria a quota 12 punti.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 1-1
RETI: st 14’ Bragantini (V), st 32’ aut. El Wafi (J)
HELLAS VERONA: Boseggia; Signorini, Sulemana (st 9’ Riahi), Calabrese, Florio, Bernardi, Camara (st 40’ Matyjewicz), Joselito, Cazzadori (st 28’ Cisse), Ebengue (st 9’El Wafi), Bragantini (st 40’ Patanè). A disp: Ravasio, Toniolo, Piantedosi, Schirone, Larsen, Scalco, Zejnullahu, Agbonifo. All. Bocchetti.
JUVENTUS: Daffara; Domanico (st 23’ S.Turco), Dellavalle, Citi, Moruzzi; Doratiotto, Nonge (st 34’ Ripani); Hasa, Strijdonck (st 9’ Mbangula), Galante (st 34’ Yildiz); Mancini (st 23’ N.Turco). A disp: Scaglia, Vinarcik, Valdesi, Rouhi, Huijsen, Anghele, Pisapia, Morelo, Maressa. All. Montero.
TORINO-CESENA 2-1
RETI: pt 38′ Carlini (C); st 11′ Dell’Aquila (T); st 39′ Njie (T)
TORINO: Passador, N’Guessan, D’Agostino, Gineitis (st 8’ Weidmann), Caccavo (st 8’ Dell’Aquila), Ansah (st 37’ Njie), Jurgens, Antolini (st 27’ Rettore), Dellavalle, Dembele, Ruszel ( st 1’ Ruiz). A disp. Hennaux, Brezzo, Gaj, Wade, Corona, Dalla Vecchia, Savva, Marchioro. All.Scurto
CESENA: Galassi, David, Lilli, Ferretti, Suliani, Carlini, Pieraccini (st 25’ Lo Guidice), Lepri, Spatari (st 41’ Amadori), Sette, Ferrara. A disp. Veliaj, Elefante, Bernardi, Rossi, Ghinelli, Guidi, Gessaroli, Liburdi, Sartini. All. Ceccarelli
1^ GIORNATA – I grigi di Fiorin vanno k.o. nel primo turno di campionato. Inutili le reti di Silvestri e Zani, a prendersi la scena è il monzese Ferraris, autore di una tripletta nella frazione iniziale
La stagione dell’Alessandria Under 19 comincia con il piede sbagliato. I grigi, in occasione del primo turno stagionale, sono usciti sconfitti dalla trasferta sul terreno amico del Monza. Il risultato di 5-2 è eloquente nel raccontare la superiorità odierna della formazione lombarda. Già al termine della prima frazione, i padroni di casa chiudono avanti di tre reti. Protagonista assoluto Ferraris, che si esibisce un vero e proprio show personale, mettendo a referto una tripletta. Nelle battute iniziali di ripresa, la reazione grigia con il gol di Silvestri. Si tratta però di una brevissima parentesi. Dopo qualche istante è ancora il Monza a trovare la via della rete con Prinelli. A partita di fatto ormai conclusa, l’Alessandria a due dalla fine va in gol con Zani. A mettere il punto all’incontro è però Goffi, autore del gol che sigilla il 5-2 finale. L’Alessandria di Fulvio Fiorin, avrà l’occasione di riscattarsi nel match della prossima giornata contro il Venezia.
MONZA-ALESSANDRIA 5-2
RETI: pt 13, pt 23’, pt 41’ Ferraris (M), st 2’ Silvestri (A), st 4’ Prinelli (M), st 43’ Zani (A), st 46’ Goffi (M)
1^ GIORNATA – La formazione di Montero dopo 7 minuti è già sotto di due reti. Mbangula accorcia le distanze, poi arrivano a valanga altri tre gol dei parigini nel finale di prima frazione. Inutile la splendida punizione messa a segno da Hasa e il rigore di Hujsen della ripresa. Espulso Doratiotto nel finale
Inizia come peggio non si poteva la stagione in Youth League della Juventus di Paolo Montero. I bianconeri, inseriti nel Gruppo H, steccano pesantemente la prima. Ad avere la meglio è il Paris Saint-Germain, capace di imporsi con il risultato di 5-3, dopo un primo tempo che segnava una distanza di quattro lunghezze in favore dei padroni di casa. Nel finale di match il moto d’orgoglio dei bianconeri ha permesso di rendere meno amaro un pomeriggio dai risvolti decisamente negativi. Neanche il tempo di scendere in campo e i parigini fanno subito loro l’incontro, alla prima verticalizzazione. I padroni di casa manovrano sull’out mancino. Un tocco morbido lungolinea libera Gharbi, che prima dribbla Doratiotto, poi premia l’inserimento alle sue spalle di Muntu Wa Mungu, che serve un pallone rasoterra sul primo palo. Housni anticipa tutti e ribadisce in rete il primo squillo dei parigini dopo soli tre giri di lancette. Un brutto colpo per i bianconeri, ancora più scossi dal raddoppio immediato. I parigini al 7’ costruiscono dalla propria area di rigore. Housni riceve a centrocampo spalle alla porta, cambia passo e lascia spazio alla corsa di Zaire Emery che ha di fronte a sé una vera e propria autostrada che lo conduce incontrastato dalle parti di Scaglia. Il portiere esce disperatamente, ma Zaire Emery lo anticipa sul tempo con un tocco sotto. La Juventus, nonostante una partenza da incubo, prova a reagire. Al 12’ Doratiotto allarga a destra per Mulazzi. L’esterno entra dentro il campo e premia il movimento verso la porta di Yildiz. Il turco controlla e calcia morbido, senza accorgersi dell’uscita del portiere che smanaccia sulla corsia esterna. Cinque minuti più tardi, la Juventus accorcia le distanze. Nonge guadagna una punizione a destra. Rouhi si incarica della battuta. La sua traiettoria è indirizzata sul secondo palo, dove sono i difensori del Psg a intercettare palla al posto di Nzouango. Di fatto però creano una buona opportunità al centro dell’area per Hujsen di staccare di testa, per poi venire schermato da un collega avversario. Dal rimpallo Mbangula ha modo di calciare di prima intenzione di mancino e battere il portiere. Juve a meno uno e non solo. La squadra di Montero aveva molto sofferto le ripartenze avversarie e nella fase centrale della prima frazione pare aver trovato le contromisure per arginare gli attacchi dei padroni di casa. A dieci dal duplice fischio, la Juventus si avvicina al pari. Ancora punizione guadagnata da Nonge. Va Mbangula col destro per il cross al centro su cui si avventa Hujsen di testa. Il difensore bianconero non inquadra di pochissimo lo specchio. Da questa azione in poi, la Juventus incontra nuovamente gli spettri dei primissimi minuti di gioco. Tutto inizia con il tris del Paris del 36’, quando una punizione dalle retrovie si trasforma in un assist preciso per Housni, dimenticato completamente dalla difesa di Montero. Liberissimo deve soltanto controllare, avvicinarsi alla porta difesa da Scaglia e superare il portiere in uscita. Al 44’ c’è il poker. Altra palla a scavalcare la difesa bianconera. Nzouango e Valdesi fermi a guardare e Gharbi ha così modo di infilare Scaglia con un tocco morbido. Al secondo di recupero ecco servita la manita. Nonge perde palla a centrocampo, Gharbi riceve e porta palla fino al limite dell’area per poi allargare a destra per Lemina che ha il tempo per piazzare e trovare la rete del 5-1. Nella ripresa è ancora il Paris a rendersi pericoloso, nonostante i cambi adottati da Montero durante l’intervallo con Mbangula e Valdesi che lasciano il campo ad Hasa e Strijdonck e la successiva sostituzione che vede uscire Yildiz per Mancini. Il primo tentativo della Juventus di rimettersi in partita arriva al 61’. Hujsen apre a sinistra per Rouhi. Palla tra le linee del francese per Turco che, da posizione defilata, scarica un massile terra aria col mancino che va a lambire il secondo palo, dopo la deviazione del portiere. Un paio di minuti più tardi tocca a Scaglia evitare di dare risvolti tennistici a un incontro già di per sé deciso. Una prateria per Bagbema fino al limite dell’area, per poi servire il solissimo Gharbi in area di rigore. Il 10 controlla, Scaglia si mette col corpo a chiudergli lo specchio, e devia il successivo tiro in calcio d’angolo. La Juventus gira il pallone dando poca velocità alla manovra, risultando così piuttosto prevedibile. Il Paris Saint-Germain difende basso e riesce a chiudere gli spazi alla squadra di Montero. Non resta che provare a rendere meno amaro il k.o. da palla inattiva. Al 75’ Mancini calcia da fuori area e colpisce il braccio di un avversario. Punizione dal limite e Hasa si incarica la battuta. Il numero 10 bianconero si inventa una traiettoria che scavalca la barriera e rende inutile il tuffo del portiere. Un gran gesto tecnico, che accorcia a tre le distanze coi padroni di casa. Al 78’ da un’altra situazione a gioco fermo, la Juventus guadagna un penalty. Hasa, sugli sviluppi di corner, si fa atterrare in area di rigore. Sul dischetto Hujsen è freddissimo a spiazzare il portiere per la rete del 5-3. Nel finale si spengono una volte per tutte i sogni dei bianconeri di agguantare un clamoroso pareggio. Doratiotto si fa ammonire per la seconda volta per un intervento di nervi a centrocampo e lascia i suoi in dieci. Salterà il prossimo appuntamento dei suoi datato 14 settembre, che metterà di fronte i bianconeri al Benfica.
PARIS SAINT-GERMAIN-JUVENTUS 5-3
RETI: pt 3’ Housni (P), 8’ Zaire Emery (P), 17’ Mbangula (J), pt 36’ Housni (P), pt 44’ Gharbi (P), pt 47’ Lemina (P), st 31’ Hasa (J), st 34’ rig. Hujsen (J)
PSG: Mouquet; Fernandez, El Hannach, Bitshiabu; Lamy, Zaire Emery, Bagbema (st 25’ Mbappe Lottin), Muntu Wa Mungu; Lemina (st 12’ Tchicamboud), Gharbi (st 27’ Bensoula); Housni. A disp. Laurendon, Zague, Diawara, Mukelenge. All. Camara.
JUVENTUS: Scaglia; Valdesi (st 1’ Hasa), Nzouango, Huijsen, Rouhi; Mulazzi (st 41’ Dellavalle), Nonge Boende (st 26’ Pisapia), Doratiotto, Mbangula (st 1’ Strijdonck); Turco, Yildiz (st 8’ Mancini). A disp. Daffara, Maressa. All. Montero.
1^ GIORNATA – Ai bianconeri non basta una doppietta di Finocchiaro per aver la meglio sul Parma padrone di casa. I ducali acciuffano il pari al 93’. Il Toro, davanti al proprio pubblico, si ritrova in vantaggio in due occasioni con Perciun e Foce, ma subisce in entrambi i casi il ritorno spezzino
La Juventus e il Torino si devono entrambe accontentare di un punto nel primo turno di campionato. Entrambe escono dai loro rispettivi incontri col risultato finale di 2-2 con tanti di beffe finali. I bianconeri di Piero Panzanaro hanno fatto visita al Parma. Sugli scudi Gabriele Finocchiaro, autore di una doppietta a cavallo dei due tempi. Suo il gol che porta avanti la Juventus al 19’ della prima frazione, così come la rete del nuovo vantaggio bianconero del 24’ della ripresa, successivo al momentaneo pari raggiunto dalla formazione padrona di casa a metà del primo tempo. Il Parma riesce nuovamente a rimettere il match sulla parità nel terzo dei minuti di recupero che separavano l’incontro dal triplice fischio, con la Juventus che ha visto così sfumare a un passo dal traguardo una partenza coi fiocchi. Trama molto simile al match che ha visto protagonista il Torino di Aniello Parisi, che quest’oggi ospitava lo Spezia. Soltanto sette minuti bastano ai granata per mettere la freccia grazie al centro di Perciun. Ci mette poco anche lo Spezia a rientrare in partita con la rete del quarto d’ora siglata da Foce. Tocca così a Raballo ristabilire i gradi di separazione favorevoli ai granata, a cinque minuti dal duplice fischio. Nella ripresa lo Spezia va più volte vicino al pari, finché al 37’ si materializza l’aspirazione dei liguri di strappare un risultato utile con il centro decisivo per il 2-2 finale di Fontanarosa. Nel prossimo turno la formazione di Parisi farà visita all’Empoli, mentre la Juventus ospiterà il Modena.
PARMA-JUVENTUS 2-2
RETI: pt 19’, st 24’ Finocchiaro (J), pt 27’ e st 48’ (P)
TORINO-SPEZIA 2-2
RETI: pt 7’ Perciun (T), pt 15’ Foce (S), pt 40’ Raballo (T), st 37’ Fontanarosa (S)
4^ GIORNATA – I granata di Scurto sbloccano il risultato con Gineitis. La Roma pareggia nel finale di prima frazione con Cassano, ma non riesce a sfruttare la superiorità numerica dovuta all’espulsione del granata Anton per attuare il sorpasso. 1-1 finale, Toro che rimane nel gruppo di testa
Il Torino di Giuseppe Scurto, dopo tre successi in altrettante uscite, è costretta quest’oggi a dover dividersi la posta per la prima volta in stagione. Un risultato quello di 1-1 che per gli svolgimenti del match non può che essere soddisfacente. I granata hanno infatti disputato buona parte del secondo tempo in dieci per via del rosso mostrato ad Anton, successivo alle reti di Gineitis e del romanista Cassano. La Roma fa la partita al Tre Fontane. Lunghi momenti di giro palla da parte dei padroni di casa, che faticano a trovare spazi invitanti tra le maglie granata, ben schierate in fase difensiva. Il Toro è disposto tutto nella propria metà campo ed è dunque la Roma a provare a schiodare fin da subito la parità. Dopo tre minuti, Pisilli tenta un destro da fuori area che chiama subito Passador al tuffo per deviare in angolo. I granata cercano di colpire in ripartenza, ma la stessa arma adottata dagli avversari rischia di divenire dannosa per la squadra di Scurto. Joao Costa a destra si rivela un fattore. Al 5’, dopo una bella progressione offensiva, apre sul secondo palo per Tahirovic, che calcia da posizione defilata. Passador risponde coi piedi, poi ci pensa Anton ad allontanare i pericoli dall’area di rigore granata. Più avanti il Toro rischia invece di crearseli da solo. Sulla costruzione dal basso, Pisilli ruba palla e si ritrova a tu per tu con Passador che in uscita copre l’intero specchio di porta. Occasione sprecata dai giallorossi che, come il calcio insegna, al 23’ vanno sotto. Inizia l’azione Dembele. L’esterno sfonda a destra e lascia partire un tiro forte che Baldi riesce in qualche modo a respingere. Missori spazza, ma involontariamente appoggia su Gineitis. Il centrocampista granata raccoglie e spedisce in rete il pallone che vale lo 0-1. Il vantaggio Toro accentua ulteriormente il predominio nel possesso della Roma. Allo stesso tempo, resiste la squadra di Scurto, che riesce a non favorire occasioni solari ai padroni di casa. Così fino a tre minuti dal ritorno negli spogliatoi. La Roma trova la parità con un po’ di complicità della retroguardia avversaria che si dimentica di marcare i giallorossi Satriano e Cassano. Quest’ultimo stoppa col petto sul versante destro dell’area di rigore e, col pallone una volta a terra, apre il mancino per la rasoiata che va ad infilarsi alle spalle di Passador. Nel secondo tempo le due squadre continuano a macinare gioco ad alti ritmi. Al quinto della ripresa il Toro ha l’occasione per rimettere il naso avanti. Jurgens manovra a sinistra. Viene dentro l’area da Dell’Aquila che allarga ancora a destra per il liberissimo Gineitis. Su di lui esce Baldi e allora Gineitis tenta un pallonetto fin troppo morbido, tanto da essere allontanato dai rientranti difensori avversari. Tre minuti più tardi ci prova anche Caccavo, servito al limite da Dembele. L’attaccante calcia col destro e Baldi blocca con sicurezza. Scurto adotta un triplo cambio con D’Agostino, Weidmann e Ansah al posto di Antolini, Dell’Aquila e Caccavo. Nel frattempo, il match si innervosisce. N’Guessan scalcia a gioco fermo Satriano e si becca una giusta ammonizione. Più scuro cromaticamente quello che viene mostrato ad Anton al 63’. Per il difensore granata è il secondo giallo. Il Toro deve resistere in dieci per oltre venti minuti di gioco. Scurto si copre. Richiama in panchina Jurgens per inserire Gaj, ma i granata sono destinati a soffrire. Pagano si rende pericoloso in due occasioni. Prima con una conclusione che sfila di poco fuori dalla porta difesa da Passador, poi in un altro episodio il giallorosso non trova la zampata per sfruttare un pallone derivante da destra di Satriano. Si spegne tutto sul fondo, come anche a dieci dalla fine. Cassano controlla un cross da sinistra. Il giocatore della Roma va al tiro. Passador si distende sul tiro centrale. Sulla respinta Koffi ha l’occasione per ribadire in rete da pochi passi, ma incorna di testa sopra la traversa. Il Toro è votato tutto a difesa della propria porta. La Roma prova a scardinare la difesa granata in più occasioni, tutte vanamente. Al Tre Fontane, dopo cinque minuti di recupero, finisce 1-1.
ROMA-TORINO 1-1
RETI: pt 23’ Gineitis (T), pt 42’ Cassano (R)
ROMA: Baldi, Missori (st 40’ Louakima), Foubert-Jacquemin, Chesti, Pisilli, Cassano, Oliveras Codina (st 25’ Falasca), Faticanti (st 25’ Vetkal), Satriano, Costa (st 25’ Koffi), Tahirovic (st 9′ Pagano). A disp. Razumejevs, Del Bello, Cherubini, Pellegrini, Misitano, D’Alessio, Majchrzak, Silva, Ciufferi, Graziani. All. Guidi.
TORINO: Passador; Dembelè, N’Guessan, Anton, Dellavalle; Antolini (st 9′ D’Agostino), Ruszel (st 41′ Rettore), Gineitis; Dell’Aquila (st 9′ Weidmann); Jurgens (st 19′ Gaj), Caccavo (st 9′ Ansah). A disp. Hennaux, Brezzo, Corona, Dalla Vecchia, Savva, Bura, Njie, Marchioro. All. Scurto
4^ GIORNATA – La squadra di Montero continua a vincere. Sotto al gong della prima frazione, rimonta nella ripresa con Turco e Hujsen, poi è lo stesso difensore a spedire il pallone nella propria porta. La Juventus non sfrutta un tiro dagli undici metri sparato altissimo da Strijdonck, ma l’Atalanta è ancora in vena di regali. Chiwisa si fa espellere e i bianconeri chiudono in superiorità numerica. Il 3-2 finale si materializza all’88’ con uno splendido tiro al volo di Valdesi. Juve al momento in testa a quota 10
La Juventus non si ferma più. Dopo i successi contro Udinese ed Empoli, i bianconeri conquistano altri tre punti, nonostante il primo tempo chiuso in vantaggio, il pareggio atalantino dopo la rimonta completata da Turco e Hujsen e l’errore dal dischetto di Strijdonck. A deciderla è Valdesi all’88’ con un fantastico tiro al volo dalla distanza. I bianconeri passeranno la notte da capolista a 10 punti, in coabitazione con la Fiorentina di Alberto Aquilani. La prima frazione è come bloccata da una lunga fase di studio. Due squadre votate al palleggio dalle retrovie Juventus e Atalanta, inclini però ad alcuni errori di lettura nelle verticalizzazioni. Le due squadre faticano a imbastire azioni degne di nota. Gli unici veri pericoli arrivano a gioco fermo. Al quarto d’ora Muhameti riesce a dare potenza a una punizione dai trenta metri costringendo Scaglia a tuffarsi e spedire in corner. Un paio di minuti più tardi arriva la risposta bianconera sempre su punizione con Hasa che calcia forte col mancino, Bertini intuisce la traiettoria e devia in angolo. Il palleggio della Juventus pare più fluido, ma presto si palesa la poca freschezza del reparto offensivo bianconero, quest’oggi prestanti all’errore. L’Atalanta prova a colpire in ripartenza e alla mezz’ora si rende pericolosissima con Chiwisa. I bergamaschi costruiscono dal basso per poi spostarsi sulla sinistra. Regonesi arriva sul fondo e appoggia in area di rigore per Chiwisa. Il sette controlla e lascia partire un diagonale mancino rasoterra che attraversa tutto lo specchio di porta per poi ultimare la sua corsa sul fondo. La Juventus si fa vedere invece al 38’ per quella che si può considerare la migliore occasione della sua prima frazione. Buon break di Rouhi sull’out di sinistra. Il francese apre sul lato opposto per il liberissimo Strijdonck, che controlla col mancino, col destro si libera di un difensore avversario per poi tornare nuovamente sull’altro piede e lasciare partire un tiro lento rasoterra che colpisce il palo. Dalla migliore opportunità juventina, si passa però nell’arco di cinque minuti al vantaggio ospite. Nonge, nella metà campo atalantina, appoggia un pallone morbido per Pisapia che va a sbattere contro Muhameti. Il centrocampista può ripartire e la passa a Vitucci al limite dell’area, il quale lavora il pallone per poi servire in orizzontale nuovamente Muhameti che controlla col destro e con lo stesso piede lascia partire un tiro rasoterra che si infila nell’angolino basso. Al duplice fischio è dunque Atalanta avanti di una rete. Nel secondo tempo non si fa attendere la reazione juventina. Dopo tre minuti, già una potenziale palla gol. Rouhi si destreggia sulla trequarti. Lascia il pallone a Yildiz che controlla spalle alla porta, si gira per poi trovare lo spazio per calciare col destro. Il tiro è centrale e viene respinto da Bertini. Per il pareggio bisogna attendere quattro minuti. Pisapia apre a destra per Strijdonck che a tutta velocità corre verso il fondo e mette al centro una palla rasoterra per Turco. Tutto facile per il bomber bianconero, che appoggia in rete da pochi passi il sesto centro in quattro incontri di campionato. Montero sente di poter cambiare le sorti dell’incontro e inserisce Doratiotto e Moruzzi per Pisapia e Rouhi. Evento di mezzo, prima del gol che vale la rimonta. Al 56’ Dellavalle manovra a sinistra e guadagna un corner. Dalla bandierina va il neo entrato Doratiotto. Nella confusione in mezzo all’area, Hujsen tocca il pallone con la schiena. Deviazione che basta a fulminare Bertini per il sorpasso bianconero. La Juventus va subito in pressione. Vuole chiudere in fretta il discorso partita. Non è d’accordo il tecnico ospite Fioretto che inserisce De Nipoti dalla panchina e presto ridà brio all’attacco dei suoi. E’ proprio lui al 64’ ad agitarsi sull’out di destra, per poi accentrarsi e costringere Moruzzi al fallo tattico. Punizione per l’Atalanta. La batte Guerini. La sua traiettoria è indirizzata sul secondo palo dove, scherzo del destino, a spingere involontariamente il pallone oltre la linea di porta è Hujsen per il pareggio atalantino. Montero attua altri due cambi con Mancini e Galante che entrano al posto di Yildiz e Turco. La parità appena raggiunta dagli ospiti viene messa subito sulla graticola per un episodio che accade al 69’. Nonge gioca a sinistra per Hasa che viene dentro al campo e ridà palla nuovamente al compagno. Il belga trova un buco per servire Galante con una palla filtrante. Il giocatore appena entrato si fionda sul pallone e mette una palla rasoterra al centro, intercettata in scivolata da Guerini. L’arbitro fischia e indica il dischetto. Il giocatore atalantino ha fermato il corso della sfera col braccio, ritenuto largo dal direttore di gara. Dagli undici metri si presenta Strijdonck. Lunga rincorsa per una conclusione altissima che grazia l’Atalanta. Gli orobici si complicano di nuovo la vita a dieci dalla fine. Chiwisa, già ammonito, compie fallo da dietro ai danni di Hasa. L’arbitro non è clemente ed estrae il cartellino rosso. Juve in superiorità numerica. Montero si gioca la carta Mbangula al posto dell’insufficiente Strijdonck e gli sforzi vengono premiati all’88’ grazie a una magia di Valdesi. La Juve nel finale assedia l’area atalantina. Guadagna un angolo da sinistra. Mbangula ha l’occasione per schiacciare verso lo specchio ma impatta male. La difesa avversaria allontana. Ci prova al volo Doratiotto e viene murato. Allora tocca a Valdesi che spara un destro da lontanissimo sulla palla vagante che scavalca il portiere e si insacca in rete per il 3-2 bianconero. Festa generale a Vinovo per un centro che vale la terza vittoria consecutiva della formazione di Montero.
JUVENTUS-ATALANTA 3-2
RETI: pt 44’ Muhameti (A), st 7’ Turco (J), st 11’ Hujsen (J), st 20’ aut. Hujsen (A), st 43’ Valdesi (J)
JUVENTUS: Scaglia, Valdesi, Dellavalle, Huijsen, Rouhi (pt 9’ Moruzzi); Pisapia (st 9’ Doratiotto), Nonge, Hasa; Strijdonck (st 39’ Mbangula), Turco N. (st 22’ Galante), Yildiz (st 22’ Mancini). A disp. Daffara, Vinarcik, Citi, Morleo, Maressa, Ripani, Anghelè. All. Montero.
ATALANTA: Bertini, Del Lungo, Bernasconi, Chiwisa, Muhameti, Palestra, Guerini, Vitucci (st 16’ De Nipoti), Stabile (st 16’ Vavassori), Colombo (st 32’ Ghezzi), Regonesi. A disp. Maglieri, Roaldsoy, Fisic, Abdi Shakur, Riccio, Bordigo, Armstrong, Bevilacqua, Tornaghi. All. Fioretto.
MERCATO JUVE U15 – La società bianconera affida al mister Marcello Benesperi due giocatori per la sua Under 15: Luis Gabriel Suazo dal Cagliari e Samb Demba Sall dal New Academy Pesaro
Le giovanili della Juventus si preparano all’imminente inizio di stagione. C’è ancora tempo però per dare un’ultima spolverata agli organici impegnati nei prossimi campionati nazionali. Per l’Under 15 di Marcello Benesperi vengono riservati altri due acquisti classe 2008. Entrambi arrivano dal mercato interno italiano. Il primo è Luis Gabriel Suazo dal Cagliari, figlio dell’honduregno David, che fece fortune proprio in rossoblù con una breve parentesi all’Inter. Anche lui attaccante, spicca in particolare per la sua velocità. Il secondo approda in bianconero dalla New Academy Pesaro, si tratta di Samb Demba Sall, nazionalità senegalese. I due giocatori si aggiungono alla lista degli acquisti classe 2008 che comprende il portiere Filippo D'Emilio dal Delfino Curi Pescara, il difensore Vittorio Tognaccini dal Montevarchi, il centrocampista Marco Tiozzo dal Padova e infine gli attaccanti Karamoko Kaba dalla Segato e Francesco Sturniolo dal Torino.
3^ GIORNATA – La formazione di Scurto passa al quarto d’ora di gioco con il terzo gol in altrettante uscite di Ansah. L’Inter assedia l’area granata per tutto il match, ma il Toro resiste e riesce a condurre fino al triplice fischio il risultato finale di 1-0
E’ un inizio entusiasmante di stagione per il Torino e il suo nuovo allenatore Giuseppe Scurto, che pare essersi ambientato alla perfezione, o almeno così traspare dai risultati. Tre vittorie in tre gare, lo stesso bottino di Ansah per gol in stagione. Sua la rete che consente al Toro di vincere 1-0 e andare a quota 9 (a punteggio pieno) e vedere tutti dall’alto verso il basso, nonostante un match che per larghi tratti è stato dominato dall’Inter. Nei primissimi minuti di gioco è infatti la squadra di Chivu a fare la partita, col canovaccio nel pressing granata che si sviluppa a intermittenza. Lampi di Toro arrivano da Ansah che con la sua fluidità nelle giocate rischia anche di far fare brutte figure alla retroguardia campione d’Italia. Con lo scorrere delle lancette la squadra di Scurto riesce a guadagnare porzioni di terreno, provando a sfondare a destra usufruendo dell’esplosività di Dembele. L’Inter cerca invece di sorprendere il Torino in verticale sulla profondità dettata da Esposito. A mettere la freccia tra i due contendenti sono i granata, con il solito Ansah al minuto 14. Gineitis crossa da sinistra rasoterra per l’attaccante granata. Il servizio è però troppo lungo e sfila per tutta l’area di rigore. Dembele ricicla il possesso e dal fondo alza un traversone sul secondo palo dove c’è ancora Ansah ad insaccare di testa il gol del vantaggio del Torino. Partenza sprint in questa stagione per il ghanese classe 2004, al terzo centro in altrettante uscite, che non vuole finirla qui, mettendo in mostra diversi strappi in velocità che sverniciano i centrocampisti avversari. Il Toro appare destinato a continuare nella sua pressione, ma presto esce la fretta di rimettere la gara in parità dell’Inter. Il primo squillo dei nerazzurri arriva al 20’. Iliev si muove con leggiadria sull’out di destra. Viene dentro al campo per Esposito. Di prima dietro per Carboni, che a sua volta appoggia d’esterno per Kamate. Il palleggio continua in orizzontale sulla sovrapposizione a sinistra di Perin che va al cross basso al centro. La deviazione di Dembele costringe Passador a distendersi e far sì che la sfera non si insacchi all’angolino. E’ corner, che batte Iliev. La sua traiettoria è corta, sul primo palo, dove arriva prima di tutti Guercio. Il nerazzurro va di tacco, ma non inquadra la porta e il pallone sfila sul fondo. L’Inter macina gioco, il Toro riesce a resistere. Alla mezz’ora N’Guessan intercetta con veemenza una palla di Andersen per Esposito all’altezza del dischetto del rigore. Emerge lo strapotere fisico del difensore granata. Subito dopo si accende una miccia tra Della Valle e Andersen, con il torinista che si fa prendere un po’ troppo dall’agonismo, andando testa a testa contro l’avversario. Dimostrazione di come la gara si stia innervosendo, visto che già in precedenza Carboni scaraventa un pallone verso i cartelli pubblicitari per il disappunto su un fischio a centrocampo del direttore di gara. L’Inter prende ancora più campo. Al 34’ Fontanarosa dalle retrovie si appoggia da Perin a sinistra. Al centro c’è Kamate per un doppio uno due con Esposito che crea una prateria centrale per il compagno che ha la visuale ottima e tutto il tempo per concludere. Il tiro di Kamate però è centrale e debole e Passador può distendersi in presa. Quattro minuti più tardi è ancora Kamate a sprintare per vie centrali. Apre a sinistra per Perin che va di nuovo al centro ma da Carboni. L’argentino conduce col mancino finché fa partire un missile terra-aria a incrociare che costringe Passador a volare per evitare che il pallone si infili sotto il sette Portiere granata ancora protagonista nell’azione successiva. Cross da destra per Iliev che da pochi passi stacca di testa. Passador d’istinto risponde presente. Sul tap-in arriva Kamate ed è ancora l’estremo difensore ad avere la meglio bloccando in presa bassa. Nonostante i pericoli corsi, il Torino chiude la prima frazione avanti di una rete. Nel secondo tempo Scurto attua subito una doppia sostituzione con Vaiarelli e D’Agostino al posto di Antolini e Weidmann. Nell’Inter esce Iliev ed entra Owusu. Proprio quest’ultimo giocatore nerazzurro si rende protagonista della prima conclusione della ripresa. Costruisce Carboni da play e va lungolinea da Zanotti, che a sua volta mette al centro per Owusu che controlla e spara col destro, spedendo il pallone sopra la traversa. Inaspettatamente si fa rivedere anche il Toro. Gineitis stoppa il pallone a terra dopo essersene impossessato da un campanile a centrocampo. Dribbla un uomo, poi serve nello spazio creato da due difensori dell’Inter il neo entrato Vaiarelli che perde il tempo stoppando col destro, facilitando l’uscita del portiere, bravo a chiudergli lo specchio nella successiva conclusione. Il Toro pare riaccendersi, ma è ancora l’Inter a farsi avanti, sfruttando l’intraprendenza di Di Maggio e Carboni. Dai piedi dell’argentino nasce un’altra azione non sfruttata dall’Inter. Carboni conduce col mancino prima verso destra, poi si sposta sul versante opposto per cercare una palla filtrante dietro la schiena di Dembele per servire Owusu. Cross al centro del nerazzurro troppo sul portiere che, forse ostacolato dal sole, allontana un po’ goffamente con la mano destra. Sulla respinta Esposito tocca con la punta, Passador si riscatta deviando in calcio d’angolo. Al quarto d’ora di gioco Scurto sostituisce Ansah per Caccavo, poi dopo qualche minuto inserisce Dell’Aquila al posto di Jurgens. I granata hanno soltanto giocatori freschi davanti e riacquisiscono un po’ di brio. Dell’Aquila entra benissimo. A un quarto d’ora dalla fine prende palla da desta, si porta dentro e supera due uomini. Carica il mancino, poco preciso e di molto sopra la traversa. Le due squadre, anche per necessità dell’Inter, si allungano e il Toro prova ad approfittare dello sbilanciamento dei nerazzurri per infliggere il colpo del k.o. L’Inter le tenta tutte. Chivu inserisce Curatolo e Sarr per Esposito e Kamate. Curatolo si inventa una conclusione al volo staccandosi dalla marcatura su un cross proveniente da sinistra. Palla ancora sopra la traversa. Ci prova ancora lui al secondo dei cinque minuti di recupero comandati dall’arbitro. Di nuovo un traversone da sinistra, questa volta di Owusu. Curatolo stacca di testa ma non riesce a spedire il suo tentativo verso il secondo palo. Pallone che si spegne sul fondo come le speranze dei nerazzurri di rimettere la gara in piedi. A festeggiare è il Torino di Scurto che, dopo aver vinto contro Cagliari e Atalanta strappa altri tre punti mantenendo anche la porta inviolata per la seconda volta in stagione.
TORINO-INTER 1-0
RETI: pt 14’ Ansah
TORINO: Passador; Dembelè, N’Guessan, Anton, Dellavalle; Gineitis, Ruszel, Antolini (st 1′ Vaiarelli); Weidmann (st 1′ D’Agostino); Ansah (st 16′ Caccavo), Jurgens (st 28′ Dell’Aquila). A disp. Hennaux, Brezzo, Gaj, Rettore, Dell’Aquila, Corona, Dalla Vecchia, Savva, Bura, Njie. All. Scurto.
INTER: Botis; Zanotti, Guercio, Fontanarosa, Perin; Martini (st 3′ Di Maggio), Andersen, Kamaté (st 37′ Sarr); Carboni, Iliev (st 1′ Owusu); Esposito (st 23′ Curatolo). A disp. Calligaris, Basti, Stankovic, Grygar, Stabile, Biral, Dervishi, Stante, Di Pentima, Pelamatti. All. Chivu.
GIRONI U15/U17 SERIE C – Le tre piemontesi inserite nel Girone A. Primo fischio d’inizio in programma domenica 25 settembre. Novara-Alessandria al quinto turno, Pro Vercelli-Novara al settimo e Pro Vercelli-Alessandria la nona e ultima giornata d’andata
La Federazione Italiana Giuoco Calcio attraverso un comunicato ufficiale ha reso noti i gironi e i calendari della stagione 2022-2023 riguardanti le formazioni che prenderanno parte ai campionati nazionali Under 15 e Under 17 riservati alle società di Serie C. Le piemontesi sono state inserite nel Girone A che comprende Alessandria, Novara e Pro Vercelli. La prima giornata è in programma domenica 25 settembre, quando andranno in scena su entrambi i fronti Alessandria-Pro Sesto, Novara-Sangiuliano City e Pergolettese-Pro Vercelli. Per il primo derby piemontese si dovrà attendere la quarta giornata, in data 23 ottobre (ritorno 19 febbraio) con Novara-Alessandria. Pro Vercelli-Novara si disputerà la settimana giornata, datata 20 novembre (ritorno 26 marzo), mentre Pro Vercelli-Alessandria si giocherà nell’ultimo turno d’andata l’11 dicembre e, ovviamente, col fattore campo invertito per la giornata conclusiva della regular season del 23 aprile. Il Novara ospiterà contemporaneamente il Lecco. Di seguito tutti i gironi a dieci squadre:
GIRONE A: ALESSANDRIA, Aurora Pro Patria, Lecco, Fiorenzuola, NOVARA, Pergolettese, Pro Sesto, PRO VERCELLI, Renate, Sangiuliano City
GIRONE B: Trento, Albinoleffe, Arzignano Valchiampo, Padova, Feralpisalò, L.R. Vicenza, Mantova, Pordenone, Triestina, Virtus Verona
GIRONE C: Ancona, Cesena, Fermana, Imolese, Piacenza, Recanatese, Reggiana, Rimini, San Marino, Vis Pesaro
GIRONE D: Aquila Montevarchi, Carrarese, Pontedera, Gubbio, Lucchese, Olbia, San Donato Tavarnelle, Siena, Torres, Virtus Entella
GIRONE E: Audace Cerignola, Avellino, Foggia, Pescara, Giugliano, Juve Stabia, Latina, Monterosi, Turris, Viterbese
GIRONE F: AZ Picerno, Catanzaro, Crotone, Fidelis Andria, Gelbison, Messina, Monopoli, Potenza, Taranto, Virtus Francavilla
GIRONI – Le formazioni piemontesi nuovamente inserite nel Girone A insieme alle liguri. Nel Girone B, a netta maggioranza lombarda, figurano Borgosesia e Gozzano
Nella giornata odierna la Lega Nazionale Dilettanti ha pubblicato i gironi in cui sono state inserite le società partecipanti al campionato nazionale Juniores Under 19 2022-2023, competizione riservata ai calciatori nati dopo il 1° gennaio 2004. Le piemontesi, come da consuetudine, si incontreranno in due raggruppamenti. Una netta dominanza nel Girone A in convivenza con le liguri (oltre al valdostano Pont Donnaz) e nel Girone B, dove invece il Piemonte verrà rappresentato soltanto da Borgosesia e Gozzano che dovranno confrontarsi contro le restanti avversarie lombarde. Di seguito tutte le suddivisioni:
GIRONE A: Fezzanese, Ligorna, Sanremese, Sestri Levante, Vado, ASTI, BRA, CASALE, CHIERI, CHISOLA, DERTHONA, FOSSANO, PINEROLO, PONTDONNAZ
GIRONE B: BORGOSESIA, GOZZANO, Alcione, Arconatese, Caronnese, Castanese, Castellanzese, Varese, Crema, Fanfulla, Giana Erminio, Legnano, Sant’Angelo, Varesina
GIRONE C: Breno, Brusaporto, Casatese, Desenzano, Folgore Caratese, Lumezzane, Ponte San Pietro, Real Calepina, Seregno, Sporting Franciacorta, Villa Valle, Virtus Ciseranobergamo, Caldiero, Chievo Sona, Villafranca.
GIRONE D: Levico, Virtus Bolzano, Cjarlins Muzane, Torviscosa, Adriese, Campodarsego, Cartigliano, Dolomiti Bellunesi, Este, Legnago, Luparense, Mestre, Montebelluna, Montecchio Maggiore, Portogruaro, Union Clodiense.
GIRONE E: Bagnolese, Carpi, Correggese, Corticella, Forlì, Lentigione, Mezzolara, Ravenna, Salsomaggiore, Sammaurese, United Riccione, Pontedera, Ghiviborgo, Real Forte Querceta, Seravezza, Tau Altopascio.
GIRONE F: Città di Castello, Orvietana, Sporting Trestina, Aglianese, Arezzo, Livorno, Follonica Gavorrano, Grosseto, Ponsacco, Pianese, Pistoiese, Poggibonsi, Prato, Sangiovannese, Scandicci, Terranuova Traiana.
GIRONE G: Alma Juventus Fano, Montegiorgio, Porto D’Ascoli, Sambenedettese, Tolentino, Vigor Senigallia, Avezzano, Chieti, Pineto, Notaresco, Vastese, Termoli, Vastogirardi.
GIRONE H: Aprilia, Cassino, Cynthialbalonga, Flaminia, Lupa Frascati, Montespaccato, Ostiamare, Pomezia, Real Monterotondo, Roma City, Team Nuova Florida, Tivoli, Trastevere, Vis Artena.
GIRONE I: Lavello, Matera, Barletta, Bitonto, Brindisi, Casarano, Fasano, Gravina, Martina, Molfetta, Nardò, Altamura.
GIRONE L: Francavilla, Afragolese, Casertana, Gladiator, Mariglianese, Matese, Nola, Nocerina, Palmese, Portici, Puteolana, Real Aversa.
GIRONE M: Angri, Cavese, Paganese, Santa Maria Cilento, Sorrento, Turris, Castrovillari, Cittanovese, Fc Lamezia, Locri, San Luca, Vibonese.