Lunedì, 29 Aprile 2024
Venerdì, 05 Novembre 2021 14:50

Under 17 Regionali - Tra sogni e ambizioni, Luca Amaradio protagonista del campionato. E la Novese si gode il suo bomber

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INTERVISTA - Quattro chiacchiere con il leader della classifica marcatori, in una stagione che ha tutti i prodromi del successo per lui e per i suoi colori.
 


Spirito ambizioso e carattere di ferro per il trascinatore della Novese, autore di un inizio di stagione strepitoso, condito fino a qui da 16 reti e un terzo posto in classifica con vista sulla vetta. Vizietto del gol che il 9 bianco celeste ha sempre avuto fin da piccolo, quando all'Arquatese a 5 anni si mise in mostra nel torneo Carando e fu notato dalla Juventus. Gli allenamenti settimanali con la casacca bianco nera gli valsero poi l'importante esperienza all'Alessandria, dove militò 6 anni e arrivò a quota 100 reti, traguardo che il suo allenatore del tempo premiò con una maglietta celebrativa. Nel 2018/19 l'approdo alla Novese, dove ora sta mettendosi in mostra.
Mancino naturale, il bomber di categoria sta premiando la felice intuizione del tecnico Balsamo, che lo ha spostato al centro dell'attacco esaltando il suo fiuto del gol.

"La scelta dell'allenatore sta venendo premiata. Ho sempre giocato più largo, a sinistra o a destra per rientrare sul mancino, ma qui giochiamo a due in attacco e mi sto trovando molto bene"

Una decisione che ti ha segnato.
"Di tutti gli allenatori che ho avuto Lele Balsamo è sicuramente quello che più mi ha aiutato a crescere. E so che continuando ad ascoltare i suoi consigli potrò migliorare ancora, siamo solo all'inizio. Mi sta dando fiducia e questo è importante, io da parte mia mi impegno costantemente e cerco di mostrargli quanto valgo in allenamento e in partita. Do sempre tutto per la squadra e continuerò a farlo per tutta la stagione, so che possiamo toglierci grandi soddisfazioni, questo gruppo è molto forte".

Qual è il vostro segreto?
"L'affiatamento. Arrivando qui ho trovato tanti ragazzi con cui giocavo all'Arquatese e all'Alessandria, ci conosciamo da molto e troviamo molto bene insieme. Con alcuni come il capitano Lorenzo Bisio ci conosciamo dall'asilo, è bello ritrovarsi insieme a lottare in campionato, come mi sono inserito è stato come trovarmi a casa. Siamo davvero forti e ci sosteniamo gli uni per con altri e se ho segnato così tanto lo devo soprattutto a loro. Il campionato è lungo e difficile, ma noi puntiamo alla vittoria, sappiamo di potercela fare e partite come quella con la Cbs dimostrano che possiamo giocarcela con tutti. Sappiamo di poter crescere ancora e anche la sconfitta con l'Asti è servita a migliorarci. Come detto mi sento a casa in questo gruppo e anche la società aiuta tanto. Un club storico, con uno scudetto alle spalle, ben strutturato, dove tutti si aiutano e ci seguono con costanza e attenzione".

Dove speri ti porti la tua caparbietà?
"Il sogno naturalmente è la serie A, se poi fosse nella mia squadra del cuore, cioè la Juve, sarebbe magico. E magari girare l'Europa con la Nazionale! Tutti noi ragazzi puntiamo al professionismo e la serie A italiana resta l'obbiettivo primario. Io mi sto impegnando al massimo per arrivare e ci credo e continuando così spero di potermi mettere in mostra e ricevere delle chiamate durante la stagione. Nel frattempo cercherò di migliorarmi".

In cosa più di tutto?
"Sotto la guida di mister Balsamo potrò crescere ancora, ma sicuramente a livello mentale devo impegnarmi a vincere il nervosismo e lo scoramento che possono prendermi. Questi anni passati però hanno aiutato a rendermi più determinato. Non è stato facile per nessuno di noi vivere questo periodo di pandemia, tra scuola, calcio, mi son trovato male sotto tanti aspetti, ma questo mi ha dato una gran forza".

Cambieresti qualcosa nel mondo del pallone?
"Nel calcio giovanile no, mi piace tutto così com'è, l'atmosfera che si respira è unica. Nel professionismo invece credo si dovrebbe lavorare sulla classe arbitrale e sul suo rapporto con la tecnologia".

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