Giovedì, 08 Giugno 2023

1^ GIORNATA – Debacle al primo turno per i grigi. Il Parma si impone con una goleada


Alessandria rimandata al prossimo turno. Il risultato finale è esplicativo nei confronti del pomeriggio di grande difficoltà vissuto dai grigi: un 6-1 alla prima di Primavera 2 che scotta! Ai padroni di casa del Parma basta infatti un solo giro di lancette per sbloccare il risultato. Merito di Sementa, subito pronto a sfruttare le disattenzioni della retroguardia grigia. Poi tocca a De Rinaldis chiudere anticipatamente il discorso partita con una doppietta. La prima realizzazione avviene in contropiede su assist di Sementa, mentre il bis giunge con un tiro da fuori su cui Cordaro non è esente da colpe. Dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa, Marconi cala il poker: ancora Sementa protagonista con l’assist che porta il compagno a tu per tu con l’estremo difensore e a superarlo con freddezza. Al 75’ l’Alessandria contribuisce a riempire il tabellino con il gol del subentrato Suppa, capace di strappare un timido sorriso con un gol di tacco sugli sviluppi di corner. Il Parma però è ingordo e il quinto gol è solo formalità. Tocca a Mir all’80’ trovare l’angolino basso con un tiro di pura potenza. Chiude le marcature Agostinelli all’86’ con un tap-in su assist di De Rinaldis.

 

GIRONE A
PARMA-ALESSANDRIA 6-1
RETI: pt 1’ Sementa (P), pt 19’, 36’ De Rinaldis (P), st 15’ Marconi (P), st 30’ Suppa (A), st 35’ Mir (P), st 41’ Agostinelli (P)
PARMA: Rossi, Agostinelli, Vaglica (st 1’ Mir), Ankrah, Lorenzani (st 16’ Mallamo), Circati, Costanza, De Rinaldis, Marconi (st 43’ Lusha), Sementa (st 32’ Lopes), Sits (st 16’ Bonny). A disp. Maliszewki, Farucci, Sahitaj, Basili, Marsetic. All. Beggi
ALESSANDRIA: Cordaro, Cavallieri, Fabbrucci, Castiglione (st 32’ Ghiardelli), Antolini, Cocino (st 1’ Morando), Ventre (st 1’ Filipi), Pellegrini, Piccardo (st 1’ Suppa), Speranza (st 24’ Oberti), Insolito. A disp. Dyzeni, Favia, Nobile, Ricca, Licco, Gregori, Gazoul. All. Abbate

2^ GIORNATA – I granata riscattano il k.o. con la Roma grazie a un gol di pregevole fattura di Di Marco


Il Torino rialza la testa contro un Milan anch’esso alla ricerca dei primi tre punti della stagione. Ai granata basta una sola rete per sconfiggere i rossoneri e ricominciare al meglio il proprio percorso, interrotto dalla sconfitta interna con la Roma e dalla sosta per le nazionali. Il 4-4-2 iniziale scelto da Coppitelli vede la presenza in difesa di Pagani e Angori sulle fasce e di Reali e Dellavalle al centro, a protezione dell’estremo difensore Milan. A centrocampo Savini, Garbett, Lindkvist e Di Marco supportano le due punte Baeten e Rosa. Le battute inziali del match suggeriscono una giornata di campionato non proprio facile per i granata. Il Milan pressa altissimo e mette in apprensione la retroguardia della squadra di casa, la quale cerca, a sua volta, l’apporto delle due punte, alla luce della disponibilità all’uno contro uno dei centrali milanisti. La prima conclusione del match arriva all’8’ ed è di marca granata, con Garbett che tenta il destro rasoterra dal limite che va fuori di un soffio dalla porta difesa da Pseftis. Il Milan però ha il pallino del gioco e sa essere ben più pericoloso. Al 13’ Capone scappa fino ad arrivare a tu per tu con Milan, graziato da un tiro piuttosto debole di mancino. Tre minuti più tardi l’attaccante rossonero serve Bosisio che con il piatto destro da pochi passi calcia fuori. La gara entra poi in un loop confusionario. Tanto agonismo nelle zone centrali del campo, così come aumentano a dismisura gli errori in impostazione. Il Milan pare avere le idee più chiare, mentre il Toro va in maggiore apprensione. Nonostante ciò, a sbloccarla ci pensa Di Marco, coadiuvato dalla poca attenzione difensiva degli avversari. Al minuto 36, il numero 8 granata viene servito da Rosa, dribbla il difensore al limite dell’area con una veronica per poi spedire il pallone in rete con il mancino. Il Toro cambia completamente atteggiamento. Ora è il Milan a subire psicologicamente il gol e la partita. Nel secondo tempo i granata sono in pieno controllo, vista anche la difficoltà degli avversari ad aumentare i giri del motore. Tanto che i ragazzi di Coppitelli hanno pure la possibilità per raddoppiare e chiudere definitivamente il match. Questa volta è il subentrato Akhalaia a impensierire Pseftis. Al 67’L’ex Inter è lesto a rubare palla a un difensore, per poi arrivare davanti al portiere, che questa volta lo ipnotizza e mantiene vive le speranze di pareggio dei suoi. Con il passare dei minuti, queste però via via sono destinate ad appiattirsi. A maggior ragione quando il direttore di gioco manda sotto la doccia il già ammonito Robotti per un intervento a centrocampo. Il Toro ha quindi la possibilità di gestire palla e tempo per conquistare la prima vittoria stagionale. Al 95’ l’obiettivo diventa realtà. Il Toro batte di misura i rossoneri e pone la prima pietra per un’annata che dovrà essere quanto meno differente da quella passata. 

TORINO-MILAN 1-0
RETI: pt 36’ Di Marco 
TORINO: Milan, Pagani, Reali, Dellavalle, Angori, Di Marco (st 31’ Maugeri), Savini, Garbett, Lindkvist (st 8’ Antolini), Baeten (st 21’ Akhalaia), Rosa (st 32’ Caccavo). A disp. Vismara, Fiorenza, Gregori, Gyimah, Amadori, Barbieri, Chiarlone, Giorcelli. All. Coppitelli
MILAN: Pseftis, Kerkez, Obaretin, Robotti, Capone, El Hilali (st 15’ Gala), Bosisio (st 15’ Traore), Tolomello (st 30’ Foglio), Bright (st 16’ Coubis), Stanga, Rossi (st 39’ Roback). A disp. Desplanches, Lapo, Polenghi, Alesi, Bozzolan, Amore. All. Giunti

2^ GIORNATA – L’ampio turnover adottato da Bonatti non paga: Omar, Bernasconi e una doppietta di Lozza rendono vane le reti di Chibozo e Turco, entrambi ancora in gol come a Firenze. 


La Juventus di Andrea Bonatti fa un passo indietro notevole rispetto allo scorso turno. L’Atalanta controlla il match fin dai primi minuti e condanna i bianconeri a una sconfitta segnata da ben quattro reti avversarie. Bonatti cambia ben sei undicesimi rispetto alla vittoriosa trasferta di Firenze: 4-3-2-1 con Scaglia a difesa dei pali, Savona e Mulazzi sugli esterni, Citi e Nzouango al centro della difesa. A centrocampo Maressa, Ledonne e Bonetti. Chibozo punta centrale, supportato da Iling e Galante. Turnover massiccio, dettato dall’imminenza dell’impegno di Youth League con il Malmö (martedì ore 15). L’Atalanta cerca il riscatto dopo il k.o. della prima giornata con l’Inter. Nel match odierno trova invece alla perferzione le misure del campo e degli avversari. La squadra di Brambilla si rende protagonista di una prestazione dal grande dispendio atletico e fisico. Il pressing degli orobici è incessante e dopo dieci giri di lancette si consuma il primo passo verso il pomeriggio da incubo della Juventus. Grande giocata difensiva di Ceresoli che ruba palla a centrocampo per poi spingersi sul fondo della fascia sinistra e servire al centro dell’area Omar. L’attaccante, già a segno con una doppietta contro l’Inter, calcia di piatto destro e il suo tiro colpisce il palo per poi insaccarsi alle spalle di Scaglia. L’Atalanta gioca sul velluto, aiutata dalla mancata reazione della Juventus. Al 29’ Chiwisa si mangia un gol a porta libera, rimandando così l’appuntamento con il raddoppio, che giunge al 33’ con un diagonale mancino di Bernasconi che batte un non impeccabile Scaglia. Situazione complicata per gli ospiti, i quali sembrano costruirsi presupposti interessanti per la seconda frazione. Chibozo al 44’ sigla la rete del meno uno con un sinistro coadiuvato da una deviazione che sorprende Dajcar. Seconda rete consecutiva per l’attaccante originario del Benin. Alla ripresa ci si aspetta un’altra Juve. Bastano invece trenta secondi a spegnere ogni speranza di rimonta. Merito dell’Atalanta e di Lozza, che si rende protagonista di una micidiale doppietta in soli due minuti dal ritorno sul terreno di gioco. Il gol del 3-1 vede Lozza battere Scaglia in uno contro uno consumatosi con una realizzazione dalla freddezza glaciale; mentre il poker nasce da un errore in impostazione di Iling che consegna la palla agli avversari con l’attaccante orobico viene servito in area di rigore e spedisce in rete. Partita in cassaforte. La Juventus è abbattuta e forse già con la testa alla gara di martedì. Nonostante ciò, prova a costruire per rientrare in partita. Al 64’ Bonetti spreca un’importante occasione a tu per tu con Dajcar, che riesce a neutralizzare il tentativo dello juventino. All’82 c’è spazio per la rete del subentrato Turco, già in gol a Firenze, il quale raccoglie un servizio in area con una spaccata vincente. Non ci sono però i presupposti per il forcing finale e la Juve deve così fare i conti con il primo k.o. stagionale. 


ATALANTA-JUVENTUS 4-2
RETI: pt 10’ Omar (A), pt 33’ Bernasconi (A), pt 44’ Chibozo (J), st 1’,2’ Lozza (A), st 37’ Turco (J)
ATALANTA: Dajcar, Bernasconi (st 26’ Regonesi), Scalvini, Berto, Ceresoli, Sidibe, Zuccon (36’ Roaldsoy), Chiwisa (st 21’ Giovane), Oliveri, Omar (st 36’ Mediero), Lozza (st 26’ Fisic) . A disp. Stabile, Sassi, Hecko, Muhameti, Saleh. All. Brambilla
JUVENTUS: Scaglia, Savona (st 33’ Dellavalle), Citi, Nzouango, Mulazzi, Maressa (st 8’ Omic), Ledonne (st 21’ Hasa), Bonetti (st 21’ Sekularac), Iling, Galante, Chibozo (st 33’ Turco). A disp. Daffara, Senko, Dellavalle, Doratiotto, Fiumanò, Mbangula, Muharemovic, Rouhi. All. Bonatti 

GIRONI – Girone A all’insegna dell’equilibrio, tre piemontesi nel B


Manca sempre meno al primo fischio d'inizio della nuova stagione del Campionato Nazionale Juniores Under 19, fissato per sabato 2 ottobre alle ore 15.30. Dopo un lunghissimo periodo di stop, le 154 compagini appartenenti alla Serie D, hanno finalmente conosciuto le avversarie con cui si daranno battaglia fin dalle uscite inaugurali. Nella giornata di ieri sono stati resi noti i 12 raggruppamenti del torneo. Piemontesi protagoniste nei Gironi A e B, composti entrambi da 16 squadre. Il primo vede la presenza di Asti, Bra, Casale, Chieri, Fossano, Derthona, Pro Vercelli (fuori classifica), Ticino, Saluzzo e Pontdonnaz-Honearnadevancon più le liguri Imperia, Lavagnese, Ligorna, Sanremese, Sestri Levante e Vado. Il girone B è invece a netta maggioranza lombarda con Borgosesia, Gozzano e Novara che dovranno vedersela contro Alcione Milano, Arconatese, Caronnese, Casatese, Castellanzese, Città di Varese, Crema, Fanfulla, Folgore Caratese, Legnano, Leon, City Nova e Vis Nova Giussano.

GIRONE A: ASTI, BRA, CASALE, CHIERI, FOSSANO, DERTHONA, PRO VERCELLI, TICINO, SALUZZO, PONTDONNAZ-HONEARNADEVANCON, Imperia, Lavagnese, Ligorna, Sanremese, Sestri Levante, Vado

GIRONE B: Alcione Milano, Arconatese, BORGOSESIA, Caronnese, Casatese, Castellanzese, Città di Varese, Crema, Fanfulla, Folgore Caratese, Legnano, Leon, City Nova, Vis Nova Giussano, GOZZANO, NOVARA

ESTATE CALDISSIMA– Tanta attesa per gli innesti della Primavera. Gioele Conte acquisto di punta dell'Under 15. Riusciranno a mantenere le aspettative?


L’estate del Torino sul versante mercato si è rivelata tra le più roventi delle ultime annate. Innanzitutto, i granata si sono messi definitivamente alle spalle la quasi decennale era Massimo Bava da responsabile del settore giovanile, nominando al suo posto l’ex spallino Ruggero Ludergnani. Il nuovo arrivato non è rimasto di certo con le mani in mano. Tante le trattative che hanno riguardato il club di Via dell’Arcivescovado, dall’Under 15 alla Primavera. Ripercorriamo ora tutti i movimenti che hanno interessato le giovanili granata, nella sessione estiva appena conclusa. 

UNDER 15 
Partiamo dai più piccoli. Sulla panchina dell’Under 15 non siederà più Christian Fioratti, ora collaboratore del tecnico della Primavera Federico Coppitelli, ma Antonio La Rocca. L’allenatore dei torelli farà affidamento su diversi nuovi innesti. Il portiere Cecchinato dal Novara, stesso club da cui approda anche il difensore De Mori che, insieme a Foschiani dal Pordenone, rinforza il reparto arretrato. A centrocampo arriva Acquah dal Brescia, mentre davanti i granata possono fare affidamento su Ronco, svincolatosi dalla Juventus, Tatarevic dal San Luigi e sul bomber Gioele Conte dal Lucento. Su quest’ultimo, la società si è dimostrata lesta, battendo la concorrenza di Atalanta e Juventus. L’acquisto di Conte, cresciuto calcisticamente nel Lascaris, è assolutamente di grande prospettiva: spiccano di lui la fisicità, la tecnica e il grande feeling con il gol, alla luce dei 13 centri siglati la scorsa stagione in sole 4 uscite. Il Toro Under 15, sul fronte cessioni, dovrà fare a meno del portiere Alessio Bruno, in prestito al Mirafiori, del centrale difensivo classe 2007 Andrea Mapelli, accasatosi al Rosta, dei centrocampisti Riccardo Caccamo (al Pozzomaina), Edoardo Ajmar e Loris De Colombi, entrambi spediti in prestito all’Alpignano. Stessa formula di trasferimento per l’esterno Andrea Gironi al Lascaris. 

UNDER 16
Novità in panchina anche per l’Under 16. Franco Semioli si rende protagonista di un doppio balzo all’indietro, passando dalla guida dell’Under 18 alla squadra che l’anno scorso era in mano a Roberto Fogli. L’organico vede l’inserimento di diverse new entry. L’estremo difensore Gianmarco Summa dall’AGA Messina si giocherà infatti il posto di guardiano dei pali granata con i confermati Alloy e Ribero. Dalla Pistoiese giunge il terzino sinistro classe 2006 Edorardo Capacci. Un giocatore dotato di buona tecnica, di un ottimo cross e di grande apporto sulla fascia di competenza. In più la scorsa stagione è stato allenato da una vecchia conoscenza granata come Sandro Cois. Il Torino, per portare a casa il giocatore, ha dovuto infrangere il pressing di Spal ed Empoli. In attacco arriva lo svedese, in orbita Nazionale Under 16, Johannes Kack dal Trellenorgs. In uscita da segnalare le cessioni in prestito del portiere Andrea Varallo al Lucento e del centrale difensivo Stefano Pomella al Vanchiglia. 

UNDER 17
L’Under 17 saluta Andrea Menghini, per dare il benvenuto al nuovo tecnico Attila Malfatti. Una faccia nuova nel panorama granata, che si aggiunge a diversi acquisti volti a migliorare la rosa. In difesa arrivano il centrale classe 2005 Yuri Maset dalla Spal e il centrale mancino della stessa annata Maissan Sardi dal Montrouge. Di quest’ultimo si parla di un difensore piuttosto duttile, capace di adattarsi alla perfezione sia in un sistema a tre che a quattro; in più spicca per ottime qualità in impostazione. Dal Chievo giunge poi il laterale Giorgio Nitri, insieme all’attaccante esterno Gregorio Ligi. Marco Dalla Vecchia dal Pordenone è il colpo per la metà campo: un centrocampista offensivo che ha dalla sua corsa e notevole tecnica; vanta tre presenze con l’Under 17 neroverde nella scorsa stagione. Ritorna poi alla base Alessandro Montanari, nelle ultime due stagioni in forza al Lucento. Saluta il Torino il portiere Gamerro (prestito al Vanchiglia); i difensori Manissero (Bra), Albertario, Lupo (in prestito al Lucento) e Laureana (Alessandria); i centrocampisti Scariano, D’Abramo e Terranova; gli attaccanti Haratau e Patruno (Pro Vercelli), Gerarca, Panetta e Palumbo (in prestito al Lucento).

UNDER 18
Come già anticipato Franco Semioli non siederà più sulla panchina dell’Under 18. Lo sostituisce la leggenda granata Antonino Asta, tornato alla guida di una formazione giovanile del Torino dopo nove anni.
In difesa l’Under 18 si assicura il centrale mancino Raul Alessandro Bura, svincolatosi dal Chievo, reduce da una stagione condita da 12 presenze nel campionato Under 17. Stesso percorso del compagno di reparto Ion Bordian, giunto l’anno scorso in Veneto dal Zimbru Chisinau e ora accasatosi in granata. In Italia ha disputato 3 partite nel campionato Under 17. In attacco, acquistata la punta classe 2004 David Palade dall’Entella, con cui ha disputato 5 gare in Under 17 e 4 in Primavera 2, senza mai trovare la via del gol. Cosa che gli è riuscita in una sola occasione con addosso la maglia l’Under 18 della Romania, con cui vanta due presenze, nella sfida contro la Bosnia. Dal Monza giunge poi la punta Luigi Caccavo, attaccante dalla notevole componente fisica, capace di mettere a segno 10 reti su 16 gettoni nella scorsa stagione in Under 17. Il Torino si è liberato di diversi giocatori non più funzionali al progetto tecnico. I portieri Bustone (Asti), Palano e Virano (Saluzzo); i difensori Dal Ferro, Garello (Chieri) e Fioccardi; il centrocampista Milazzo (Frosinone); l’esterno alto Mastrosimone; l’attaccante Rrok Toma, che lascia i granata dopo due stagioni per firmare con l’Albinoleffe.

PRIMAVERA
La Primavera granata è l’unica formazione ad aver confermato guida tecnica. Federico Coppitelli ha già iniziato una nuova stagione da allenatore granata, dopo essere subentrato l’anno scorso per mettere una pezza alla situazione disperata creatasi con il tecnico Marcello Cottafava. 
Coppitelli può fare affidamento su diversi innesti. I portieri Alberto Milan, in prestito dal Cittadella, Paolo Vismara dall’Atalanta e Valentin Vulcea dai romeni del Ripensia Timisoara. In difesa arrivano i difensori centrali classe 2003 Stefano Reali dall’Entella, che vanta due presenze in Serie B, Nicolò Giorcelli in prestito dalla Juventus, autore di due reti la scorsa stagione nel precedente prestito alla Roma; Samuele Angori dal Perugia, rientrato nell’operazione che ha portato Jacopo Segre nel capoluogo umbro. Angori è un profilo interessante. Esterno basso che può occupare entrambe le fasce e può essere schierato, all’occorrenza, da centrale di difesa o mediano. Nella scorsa stagione, 20 presenze e ben 5 reti nell’Under 17 del Perugia. Altro terzino, sinistro in questo caso, che si aggiunge alla rosa granata è Victor Amadori, anch’egli 2003, proveniente dal Trento, con cui ha già disputato 7 gare in Serie D. Il terzino destro Vittorio Pagani dal Novara, già impiegato la scorsa stagione nel calcio dei grandi, come dimostrano le 10 presenze, impreziosite da una rete contro l’Olbia, in Serie C. A centrocampo crea curiosità la firma del trequartista neozelandese classe 2002 Matthew Garbett. Un giocatore dall’importante struttura fisica (1.88 m), adattabile anche ai ruoli di prima punta e ala destra. Nella sua ultima stagione al Falkenberg, club di seconda serie svedese, 13 presenze e un assist. Quest’estate ha rappresentato la Nuova Zelanda ai Giochi Olimpici di Tokyo, venendo schierato in due occasioni. Per la mediana firma l’ex Chievo Jacopo Antolini. Un centrocampista offensivo dal dribbling facile, ma soprattutto duttile tatticamente, potendo all’occorrenza essere schierato come esterno a tutta fascia in un 3-5-2. Dall’Inter arriva in prestito il trequartista classe 2002 Elvis Lindkvist, lo scorso anno impiegato in 17 gare della Primavera nerazzurra. Stessa squadra da qui proviene Lado Akhalaia, reduce da una stagione caratterizzata da 15 gettoni in Primavera senza mai figurare nel tabellino. Ha segnato soltanto una rete in Coppa Italia Primavera, in occasione del 3-0 casalingo sul Crotone che ha permesso ai nerazzurri di approdare ai quarti di finale. Non un gran bottino, in un’annata che l’ha visto protagonista di una squalifica di tre giornate per un suo comportamento scorretto consumatosi successivamente al triplice fischio della gara, manco a dirlo, col Torino. Nel capoluogo piemontese torna Dennis Stojkovic. Ala, seconda punta e trequartista italo-serba, svincolatasi dal Partizan Belgrado. Nel 2016 aveva abbandonato il club granata per accasarsi al Chelsea, per poi fare un lungo giro per l’Europa che lo ha condotto, infine, all’esordio in Primavera granata nel k.o. con la Roma. Nella stagione passata è stato schierato 7 volte nel massimo campionato serbo. In più vanta 2 gettoni nei preliminari di Europa League. Come prime punte Ludergnani si affida al belga Thibo Baeten, in prestito con diritto di riscatto fissato a 200 mila euro dal NEC Nijmegen, al 2004 lettone Bruno Melnis, arrivato in prestito dal club lettone del Metta, e al 2003 Alessio Rosa, prestato dall’Atalanta con cui la scorsa stagione è andato a segno in 6 occasioni in Primavera 1 e che rientra nel giro della Nazionale Under 19. Curiosità verso l’ala destra brasiliana Stenio Zanetti, prelevato in prestito dal Cruzeiro. 
La Primavera granata è stata sottoposta a un’importante opera di restyling che ha visto partire giocatori già facenti parte della rosa di Coppitelli e interpreti provenienti dall’Under 18. Hanno salutato il Torino i portieri Cariolo (Settimo), Mattiello (Venaria), Edo (Chieri, prestito), Girelli; i difensori Foschi (Delta Porto Tolle, prestito), Juricic (Casale, prestito), Nagy (Entella), Cotruta, Bellato (Albese), Todisco (Bra), Celesia (Cremonese, prestito), Dal Ferro, Mirabelli, Calò (Chieri); i centrocampisti Fimognari (Borgaro), Horvath, tornato in patria allo Szeged, Karamoko, che ha raggiunto negli ultimi giorni di mercato Kryeziu (in prestito) al club belga del Virton, Tesio (Torres), La Rotonda (Sanremese, prestito), Greco (Pordenone), Continella (Casale),Ientile (Arconatese), De Marcos; gli attaccanti Ovzisach (S.Maria Cilento), Lovaglio (Fermana, prestito), Favale (Frosinone), Donato (Viterbese), Vianni (Trento). 

1^ GIORNATA – Esordio shock per i ragazzi di Federico Coppitelli. Il Toro non entra mai in partita e la Roma ne approfitta: 0-4 firmato Voelkerling e Tahirovic nel primo tempo, Volpato e Rocchetti alla ripresa.


L’anno del riscatto granata comincia sulla falsariga delle ultime due stagioni horror. I ragazzi di Coppitelli vengono spazzati all’esordio al “Pozzo/ La Marmora” di Biella da una Roma di Alberto De Rossi che dimostra di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. Fin dai primi minuti la differenza è netta. L’atteggiamento dei giallorossi mette in apprensione i granata, sofferenti alla luce dell’aggressività messa in campo fin dai primi minuti dai capitolini. Il Toro mostra poi evidenti difficoltà difensive anche in termini comunicativi. Gli scambi veloci da una fascia all’altra del terreno di gioco mandano in cortocircuito la retroguardia granata, di cui soltanto Gregori sembra essere veramente in partita. È suo, infatti, il salvataggio sulla linea al 15’ che dice di "no" ad un Afena-Gyan scatenato, precedentemente capace di seminare il panico sull’out di destra. A livello di costruzione offensiva, il Toro si affida a lanci lunghi verso le punte, isolate grazie anche a una difesa ospite dal grande coefficiente organizzativo. Davanti la squadra di Coppitelli si presenta in stato semi-confusionale e non riesce mai, per tutta la durata del match, a mettere realmente in difficoltà lo spettatore non pagante Mastrantonio. A metà primo tempo, il Toro appare essere finalmente uscito dallo stato di apnea che fino a quel momento l’aveva caratterizzato. E come spesso accade a un minimo segnale di ripresa, giunge la beffa che taglia le gambe. La Roma passa al 22’ con Voelkerling. Azione di qualità pura con Oliveiras che sulla trequarti destra serve con un esterno dolcissimo il compagno posizionato all’altezza dell’area piccola: incrocia con il mancino e batte Milan. La Roma da quel momento diventa incontenibile. Al 29’ Volpato, vero ras della fascia destra, si libera con maestria e mette al centro un cross per Oliveiras. L’iberico stacca di testa a botta sicura e a negargli la gioia del gol è soltanto la traversa. Il gioco riprende da calcio d’angolo per via di una deviazione granata. Sul corner battuto da destra un difensore del Torino spazza di testa, la sfera però arriva sui piedi di Tahirovic il quale scocca una botta col destro e costringe Milan a superarsi e a spedire nuovamente il pallone all’altezza della bandierina. La Roma ha fretta di chiudere il discorso partita. Oliveiras e Volpato insistono sulle loro rispettive fasce producendo traversoni succulenti. Dall’altra parte il Toro non riesce ad arrivare con decisione sulla trequarti avversaria e non sviluppa alcuna azione degna di nota. Al contrario ogni creazione giallorossa appare sempre giusta per impensierire lo “stressato” Milan. La Roma ottiene così al 36’ il meritatissimo gol del raddoppio. Ottimo recupero sulla trequarti granata, Tahirovic riceve palla, tenta un mancino da trenta metri che si va infilare sulla sinistra di un Milan colpevolmente in ritardo. Il Toro, quanto mai ferito nell’orgoglio, alza il pressing e l’intensità della sua partita. Nel secondo tempo i granata tentano di entrare nel vivo del match, ma bene o male il canovaccio non varia. Afena-Gyan a solo un giro di lancette dal ritorno sul terreno di gioco ha la possibilità del tris su servizio di Missori, ma la sua capocciata si spegne sopra la traversa. Ancora Missori protagonista al 51’, con lo stesso epilogo. Questa volta si porta sul fondo della fascia destra, per poi servire al centro Voelkerling che tutto solo spara alto. Nel Toro Stojkovic è il più frizzante, alza il livello qualitativo dei suoi, ma è poco supportato dai compagni. La Roma così flirta con il tris più inevitabile che mai che arriva al minuto 66. Protagonista Volpato, autore di un’azione di grande spessore: il neo-entrato Satriano ruba palla sulla fascia sinistra per poi servire il dieci giallorosso, che stoppa con il mancino e si cimenta in un “sombrero” che gli permette di scavalcare l’immobile difesa granata, per poi calciare al volo e battere per la terza volta Milan. Il Toro, ormai abbattuto, prova almeno a reagire con le sostituzioni. Entra il neozelandese Garbett e in concomitanza entra in partita l’isolatissimo Baeten, il quale conquista un paio di calci da fermo interessanti. La Roma, nonostante il triplo vantaggio, non accenna a calare il livello del pressing. In più si dimostra ingorda e così a tre dalla fine cala il poker. Prima del gol che metterà la parola fine alle offensive, Afena-Gyan manda in tilt con un doppio passo sul versante mancino dell’area di rigore i difensori granata per poi lambire il palo più lontano. Sul successivo rinvio, la Roma guadagna una rimessa laterale a desta, dalla cui battuta si giunge sul lato opposto dove è lesto Rocchetti ad entrare in area e scoccare il mancino dello 0-4 definitivo che si infila all’incrocio dei pali. Triplice fischio con altrettanti minuti di anticipo. Si conclude un match che in fin dei conti non c’è mai stato. C’è tanto da lavorare per Coppitelli in vista della seconda giornata che vedrà i granata impegnato ancora tra le “mura amiche” contro il Milan. 


TORINO-ROMA 0-4
RETI: pt 22’ Voelkerling, pt 36’ Tahirovic, st 21’ Volpato, st 42’ Rocchetti
TORINO (4-3-1-2): Milan, Pagani, Giorcelli (st 17’ Chiarlone), Reali, Gregori (st 34’ Antolini), Di Marco, Savini, Lindkvist (st 10’ Ciammaglichella), Stojkovic (st 17’ Garbett), Akhalaia (st 35’ Gyimah), Baeten. A disp. Vismara, Maugeri, Rettore, Dolcini, Calò, Cesari. All. Coppitelli
ROMA (3-4-1-2): Mastrantonio, Evangelisti, Tripi, Feratovic, Missori, Faticanti (st 44’ Cassano), Tahirovic (st 37’ Di Bartolo), Oliveiras (st 20’ Rocchetti), Volpato (st 37’ Dicorato), Voelkerling (st 20’ Satriano), Felix. A disp. Berti, Baldi, Vicario, Morichelli, Zajsek, Ngingi, D’Alessio. All. De Rossi

1^ GIORNATA – La Juventus sbanca il “Bozzi” di Firenze e gioisce per la prima volta in campionato. Decisive le reti di Chibozo e Turco nella prima frazione. Gol toscano firmato Corradini su penalty.


La Juventus di Andrea Bonatti si aggiudica i primi tre punti della stagione. A farne le spese, i padroni di casa della Fiorentina, mai realmente pericolosa dalle parti di Senko. Gli ospiti per l’esordio in campionato devono fare a meno del difensore Mulazzi e dei centrocampisti Pisapia e Sekularac. D’altro canto, possono contare sul nuovo acquisto Muharemovic, che, insieme a Nzouango e agli esterni Savona (destra) e Turicchia (sinistra), difende la porta di Senko. Centrocampo a quattro con Omic e Bonetti mediani, Iling a sinistra e Hasa a destra. Davanti fa il suo esordio ufficiale il tandem offensivo Turco-Chibozo. La Fiorentina si schiera invece con un 3-5-2 e prova fin dai primi minuti a fare la partita, in particolare sfruttando la fascia sinistra dove Di Stefano è parecchio propositivo. La Juve è costretta ad abbassarsi, con un atteggiamento al limite dell’attendismo. Entrambe le compagini, una volta recuperato il pallone, svolgono le loro offensive attraverso imbucate centrali verso le punte. Chibozo viene spesso incontro ai compagni: è particolarmente coinvolto nella manovra e agisce da vero e proprio “play” offensivo con passaggi illuminanti. La Juventus dopo qualche giro di lancette alza il pressing e man mano si impossessa della partita. Qualche imprecisione di troppo sulla trequarti rendono vane le rapide e qualitative uscite dal basso; vero e proprio marchio di fabbrica della filosofia di gioco impartita da Bonatti da quando siede sulla panchina della Primavera. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto a destra, Hasa, quest’oggi mascherato, si avventa sulla ribattuta della difesa anticipando Di Stefano, il quale arriva in ritardo e lo stende. Non c’è dubbio, è calcio di rigore. È il minuto 12 e sul dischetto si presenta Chibozo. La sua conclusione è debole e centrale, bensì basta a battere l’incerto Fogli, che tocca ma non trattiene: 0-1 Juve. Per gli uomini di Bonatti è una grossa iniezione di fiducia. La manovra bianconera cresce a destra, dove Hasa si fa apprezzare per abnegazione tattica e Savona punta verso il fondo per mettere al centro cross interessanti. In più si nota una maggiore reattività negli ospiti sulle seconde palle e nelle situazioni difensive. I giocatori viola vengono infatti più volte triplicati, rendendogli la vita complicata. La Fiorentina è abile nel palleggio ma risulta piuttosto sterile. Bianco prova a scuotere i suoi con qualche scorribanda a mille all’ora. Peccato per la poca malizia dei gigliati nello sfruttare le diverse leggerezze degli avversari. Al 26’ Frison tenta di scavalcare Senko con un pallonetto. Il portiere ungherese risponde con un tuffo felino, riuscendo persino a bloccare la patata bollente tra i guantoni. Poi ci pensa Chibozo a inguaiare i suoi con un passaggio scellerato all’indietro, su cui Muharemovic deve metterci una pezza. I ragazzi di Aquilani sono poi baciati... dalla sfortuna quando sul finale di prima frazione devono fare a meno del loro attaccante più pericoloso. Toci, infatti, subentra per sostituire il claudicante Munteanu. Per il romeno infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare anticipatamente il campo. Al contrario la Juventus può contare su uno dei suoi attaccanti di livello, anche se si tratta di un esordiente della categoria:  Nicolò Turco, il quale prima chiama in causa Fogli con un mancino da fuori che costringe al volo l’estremo difensore, poi… non perdona più. Suicidio sulla fascia destra di Bianco che si fa scippare il pallone da Nzoaungo. L’ex Amiens serve Turco che si aggiusta il pallone e da fermo calcia a giro di mancino portando i suoi sullo 0-2 al 44’. Prima rete in Primavera 1 per l’attaccante di Tortona, autore nella scorsa stagione di sei reti in Under 17. Gol che conferma il cinismo dei bianconeri e, allo stesso tempo, l’ingenuità della Fiorentina in costruzione dal basso. Alla ripresa la Fiorentina gestisce il pallone ma fatica a essere incisiva. La Juve dimostra grande attenzione e chiude le vie di accesso ai gigliati. La squadra di Aquilani si può iscrivere al format “difese da incubo”, ma la Juve è comprensiva con gli avversari e manca più volte l’appuntamento con il tris. Nel frattempo, nei viola cresce l’apporto di Egharevba e il suo lavoro dà coraggio ai compagni. Al 64’ Gentile crossa dall’out di destra verso Toci. L’attaccante controlla e tira. A dirgli di “no” non sono le mani di Senko, ma quelle di Nzouango. È penalty e giallo per il difensore francese. Corradini affronta Senko e prevale nel tête-à- tête: il suo mancino finisce sul lato opposto spiazzando il portiere classe 2003. La Juve dopo il gol subito cambia assetto. Citi entra al posto di Chibozo, dunque Bonatti opta per una difesa a tre con l’ex Milan al centro, Nzouango a destra e Muharemovic a sinistra. Bonetti fa coppia con Turco. La Fiorentina, galvanizzata dal gol, ci crede e pressa altissimo. Porta diversi uomini nell’area bianconera. A venti minuti dalla fine la Juventus boccheggia vistosamente e si dispone guardinga nella sua metà campo. All’80’ Galante e Maressa sostituiscono Bonetti e Turco. La Fiorentina si cimenta in un forcing incessante ma che non genererà alcun frutto. Dopo tre minuti di extra-time è la Juventus ad aggiudicarsi la vittoria. Una gara convincente, ma è ancora presto per capire la vera natura di questa squadra. Prossimo appuntamento dei bianconeri sabato 11 settembre in casa dell’Atalanta. 


FIORENTINA-JUVENTUS 1-2
RETI: pt 12’ rig. Chibozo (J), pt 44’ Turco (J), st 20’ rig. Corradini (F)
FIORENTINA (3-5-2): Fogli, Gentile, Ghilardi (st 22’ Krastev), Frisone, Corradini, Di Stefano (st 30’ Petronelli), Bianco, Munteanu (pt 39’ Toci), Agostinelli (st 30’ David), Egharevba, Kayode. A disp. Dainelli, Larsen, Favasuli, Falconi, Gori, Amatucci, Rocchetti, Barducci. All. Aquilani
JUVENTUS (4-4-2): Senko, Savona, Nzouango, Muharemovic, Turicchia, Hasa (st 44’ Mbangula), Omic, Bonetti (st 35’ Galante), Iling, Turco (st 35’ Maressa), Chibozo (st 20’ Citi). A disp. Scaglia, Daffara, Elefante, Rouhi, Doratiotto, Ledonne, Dellavalle, Strijdonck. Bonatti 

UFFICIALE LO STAFF TECNICO BIANCONERO - La Juventus prepara la nuova stagione delle formazioni giovanili. Comunicati le date di ripartenza e gli staff tecnici. Il club bianconero accoglie due nuovi tecnici. Come avevamo anticipato Marco Pecorari passa dalla Sisport a un ruolo nel club bianconero. Sarà lui il vice del tecnico dell’Under 17 Francesco Pedone. Stessa mansione per Andrea De Martini, al Torino fino alla scorsa estate, al seguito dell’Under 16 di Piero Panzanaro. 


Le formazioni giovanili della Juventus sono pronte a ripartire. Il countdown per l’inizio della nuova stagione è ormai agli sgoccioli. Si parte lunedì 26 luglio con il raduno dell’Under 19. Sulla panchina della Primavera bianconera siederà ancora mister Andrea Bonatti, determinato a migliorare la già positiva stagione passata per puntare a fregiarsi di un tricolore assente a Vinovo da ben 15 anni. Lo staff del tecnico ex Lazio e Salernitana sarà composto dal vice Edoardo Sacchini, i preparatori atletici Ivan Teoli e Stefano Vetri e dall’allenatore dei portieri Daniele Borri. 

Una settimana più tardi riprenderanno invece i lavori dell’Under 17. Il 6 agosto la squadra di Francesco Pedone si riunirà con buoni presupposti, successivamente al mancato accesso alle fasi finali del torneo concluso un paio di mesi fa. Il tecnico verrà affiancato in panchina dal vice Marco Pecorari, nome non nuovo all’ambiente bianconero, per via dei suoi trascorsi da calciatore nella cantera della “Vecchia Signora”, ora pronto a ritornare alla base dopo oltre 400 presenza tra i professionisti e una carriera da allenatore tra Arezzo, Lucento, Chieri e, per ultima, l’esperienza in Sisport. Completano lo staff il preparatore atletico Alessandro Giacosa e quello dei portieri Pietro Pipolo. 

A catena ritorneranno in campo le altre compagini giovanili bianconere. Il 7 agosto mister Piero Panzanaro getterà le basi per la stagione dell’Under 16, nell’anno passato impegnata perlopiù in match amichevoli, per via della mancata ripresa del campionato di categoria. Tra i suoi collaboratori ci sarà spazio per un nome nuovo, quello di Andrea De Martini, reduce da un’esperienza triennale nel settore giovanile del Torino. Il preparatore atletico sarà Samuele Callegaro e l’allenatore dei portieri Stefano Baroncini. 

Cambio alla guida per quanto riguarda invece la Juventus Under 15. La ripresa è fissata per l’8 agosto e non vedrà la presenza di mister Corrado Grabbi, passato al timone dell’Under 14. Il percorso dei 2007 verrà infatti continuato da Marcello Benesperi. Nel suo staff eserciterà da secondo Claudio Grauso, Eugenio Gastaldi da preparatore atletico e Luca Squinzani come allenatore dei portieri. 

COMUNICATO UFFICIALE- Novara escluso dal calcio professionistico. Il comunicato ufficiale della FIGC


Dieci anni fa la gioia più grande. Il Novara di Attilio Tesser batteva, in un Piola più azzurro che mai, il Padova per 2-0 e conquistava la Serie A dopo ben 55 anni di assenza. Che dire… più che un decennio sembrano essere passate ere geologiche. Ad oggi, infatti, il Novara è quasi a tutti gli effetti una società dilettantistica. In 113 anni di storia non era mai successo. Nessuna retrocessione dai campionati pro, nessun fallimento. Un vanto, infangato in pochi mesi di presidenza Pavanati, il quale aveva preso il posto a sua volta della mai amata famiglia Rullo. Non è bastato il ricorso presentato nella giornata di martedì 13 dal club: il Consiglio federale ha respinto il disperato tentativo e ora c’è da appellarsi ad un’ultima remota speranza. Il motivo dell’esclusione dalla prossima Serie C? Beh, ha del clamoroso. La Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) sostiene che la società non abbia rispettato tutte le norme per la partecipazione al torneo. Le perplessità dell’ente derivano sulle modalità attraverso cui la nuova società abbia versato i contributi Inps e Irpef. Immediate le scuse della società, la quale si appella ad un peccato di inesperienza. Essi avrebbero infatti agito secondo pratiche erariali e industriali, ma non utili all’iscrizione di un club di calcio in un campionato professionistico. I pagamenti sostengono siano stati riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate ed effettuati tra il 27 e il 28 giugno. 
Il Novara presenterà ricorso al Collegio di garanzia del Coni, con l’obiettivo di stravolgere una sentenza che ha del drammatico alla luce (poca in questa faccenda) dell’importanza di una società storica sia per quanto riguarda il calcio piemontese che nazionale. La sentenza giungerà tra il 23 e il 27 luglio, ovvero il giorno della composizione ufficiale dei gironi di Serie C. Intanto tra ieri e oggi non è mancata la voce profondamente delusa dei supporters azzurri. Numerosi tifosi si sono presentati a Novarello per confrontarsi con il presidente Pavanati e altri membri della dirigenza, divisi da una barriera umana di poliziotti, e manifestare il loro malcontento, dettato da una situazione volta a infangare un percorso lungo 113 anni. 

Questo il Comunicato Ufficiale rilasciato in merito dalla FIGC nella giornata odierna: 
“La Co.Vi.So.C., nella riunione del 7 e 8 luglio 2021, esaminata la documentazione prodotta da codesta Società e tenuto conto di quanto certificato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, ha rilevato il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ottenimento della Licenza Nazionale ai fini dell’ammissione al Campionato di Serie C 2021/2022, di cui al Titolo I) del Comunicato Ufficiale n. 253/A del 21 maggio 2021. Nello specifico, la Co.Vi.So.C. ha riscontrato i seguenti inadempimenti: - omesso versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di novembre e dicembre 2020 e di gennaio e febbraio 2021, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento e, inter alia, è avvenuta in parte, in data 29 e 30 giugno 2021, e quindi oltre il termine perentorio prescritto dalla disciplina di riferimento fissato al 28 giugno 2021; - omesso versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti, per le menzionate mensilità di novembre e dicembre 2020 e di gennaio e febbraio 2021, alle altre figure previste dal Sistema delle Licenze Nazionali. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento; - omesso versamento dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di febbraio, marzo, aprile e maggio 2021, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento e, inter alia, è avvenuta in parte, in data 29 giugno 2021, e quindi oltre il termine perentorio prescritto dalla disciplina di riferimento fissato al 28 giugno 2021; - omesso versamento dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di febbraio, marzo, aprile e maggio 2021, alle altre figure previste dal Sistema delle Licenze Nazionali. Dall’istruttoria condotta, infatti, è emerso che la Società ha provveduto all’estinzione dei relativi debiti tributari in ragione di compensazione con crediti Iva facenti capo ad altri soggetti giuridici. Tale modalità di adempimento, tuttavia, è da ritenersi irrituale e non consentita dal vigente ordinamento - tenuto conto che, sulla scorta del suddetto parere che costituisce parte integrante del presente provvedimento, la società NOVARA CALCIO S.p.A. non ha soddisfatto tutte le condizioni e i requisiti richiesti per l’ottenimento della Licenza Nazionale per la stagione sportiva 2021/2022, ai fini dell’ammissione al campionato di competenza; - su proposta del Presidente Federale, visti l’articolo 12 della legge n. 23 marzo 1981, n. 91 e gli artt. 3, 8 e 27 dello Statuto Federale h a d e l i b e r a t o di respingere il ricorso della società NOVARA CALCIO S.p.A. e per l’effetto di non concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2021/2022, con conseguente non ammissione della stessa al Campionato di Serie C 2021/2022. Il presente provvedimento è impugnabile con ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI - Sezione sulle competizioni professionistiche - da proporsi nei termini e con le modalità previsti dall’apposito Regolamento, emanato dal CONI, con deliberazione n. 1667 del Consiglio Nazionale del 2 luglio 2020 e pubblicato sul sito del CONI"

Ora sarà curioso capire quali saranno i risvolti di questa discesa nel dilettantismo nell’ambito delle compagini giovanili del club azzurro. E pensare che neanche un mese fa il presidente Pavanati aveva manifestato la volontà di rimanere il minor tempo possibile in Serie C. Missione tristemente compiuta…

 

CERRI RITORNA IN GRIGIO – Sarà l’ex collaboratore di Paquale Sensibile a sostituire Nereo Omero


L’Alessandria ufficializza sul proprio sito ufficiale la nomina a responsabile del settore giovanile di Massimo Cerri. Sarà lui a sostituire Nereo Omero. Nelle ultime stagioni ha lavorato come direttore sportivo di Monopoli e Catanzaro ed è stato accostato nei giorni precedenti al Novara. Cerri ha però deciso di ritornare all’Alessandria, dove ha già lavorato tra il 2017 al 2019 come componente dello staff dell’ex ds mandrogno Pasquale Sensibile.
Questo le parole di benvenuto dell’Alessandria: 

“Un gradito ritorno in Grigio: da oggi Massimo Cerri è il nuovo responsabile del settore giovanile della società. A lui un affettuoso bentornato con gli auguri di buon lavoro”.