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Giovedì, 30 Luglio 2015 10:30

Ivrea - Più di un secolo di storia, dalla serie C2 all'attuale frammentazione

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CAPITOLO 1 - Fondata all'inizio del Novecento, la società orange raggiunge l'apice all'epoca della famiglia Zucco, poi fallisce, rinasce e si mescola fino alla situazione attuale: Banchette Ivrea da una parte (sarà oggetto del capitolo 2), Ivrea Montalto dall'altra (capitolo 3), e ancora Fc Ivrea 1905, San Grato e Bellavista. 

C’era una volta l’Ivrea calcio… Inizia come una favola la storia della gloriosa società eporediese, perché la sua fondazione risale alla notte dei tempi - 1901 come sezione football dell'Ivrea Sporting Club, 1905 come Ivrea calcio –e soprattutto perché sono incredibili le evoluzioni vissute in più di un secolo di storia, fino alla frammentazione di oggi: Asd Banchette Ivrea, concentrata sull’Eccellenza ma non solo; Usd Ivrea Montalto, tutta sul Settore giovanile; poi Fc Ivrea 1905, nata per riprendere il nome originario, e ancora San Grato e Bellavista, tutte società di Terza categoria. Almeno a questo punto della favola, non proprio un lieto fine.

LA STORIA - DALLA SERIE C2 CON LA FAMIGLIA ZUCCO ALLA FRAMMENTAZIONE

Affiliata alla F.I.G.C. nel 1913-1914 con la denominazione Ivrea Foot-Ball Club, rinata dopo la Grande Guerra come Eporediese, tornata alla denominazione Ivrea F.B.C. dalla stagione 1925-1926, quindi rifondata come A.C. Ivrea (nel 1940 fa la sua comparsa la storica maglia arancione), in serie C a cavallo della seconda guerra mondiale, poi di nuovo negli anni Sessanta, e – dopo 37 anni di assenza, in cui la figura di riferimento è Gianfranco Piacentino, anima e corpo dell’Ivrea che saltava dall’Eccellenza alla serie D – di nuovo in C2 nella stagione 2002/2003. È il decennio d’oro della società eporediese, che sotto il controllo della famiglia Zucco (ma il presidente è Mario Benvenuti) arriva, nella stagione 2005/2006, fino alla serie C1. Il direttore sportivo è Stefano Braghin, oggi alla Juve: prima di lui Enzo Barbero, dopo Enrico Ferrero, comunque tutti personaggi di grande spessore. Il bomber Cristian Bertani che poi andrà al Novara e alla Sampdoria, ma sono tanti i giocatori importanti passati da quell’Ivrea. In quel periodo inizia anche, come responsabile delle giovanili, Gianni Marchetti, oggi presidente dell’Ivrea Montalto.

Dalle stelle alle stalle, purtroppo, il passo è breve. Giuliano Zucco e il figlio Andrea si ritirano, l’Ivrea fallisce e scompare: è il 2009, l’anno nero. Quella vecchia e gloriosa matricola, cui tutti fanno riferimento quando parlano dell’Ivrea che fu, muore definitivamente. Ma rinasce, subito, la prima delle tante società che da allora si succederanno nella città eporediese: l’U.S.D. Ivrea di Gianni Marchetti, che si occupa solo del Settore giovanile e prende la gestione del Pistoni.

Nell’estate 2010 la Montaltese (squadra di Promozione di Montalto Dora) si trasferisce a Ivrea e cambia la propria denominazione in A.S.D. Montalto Ivrea: anche il calcio dei “grandi” torna, dopo un anno, allo stadio Pistoni, grazie al presidente Gianluca Actis Perino. La società è ambiziosa: playoff al primo anno, salto in Eccellenza la stagione successiva, nel 2011/2012. Quindi i nuovo cambio di denominazione: il 23 luglio 2012 la società eporediese diventa l’A.S.D. Calcio Ivrea.

Nella stagione 2010/2011 arriva anche un titolo regionale, nella categoria Giovanissimi fascia B, con il gruppo ‘ 97 allenato da Andrea Angeli: vittoria per 3-1 contro il Pinerolo nella finale di Borgaro, in quella squadra spiccava il talento del centrocampista Jean Marc Favre, poi andato al Chievo Verona. È l’apice raggiunto dal Settore giovanile eporediese, un successo da ascrivere all’U.S.D. Ivrea di Marchetti.

Per un lungo periodo, comunque, convivono sotto lo stesso tetto due società formalmente distinte - l’A.S.D. Calcio Ivrea di Actis Perino e l’U.S.D. Ivrea di Marchetti - che però si dividono oneri e onori, la gestione dello stadio Pistoni e anche le categorie delle giovanili, per evitare sovrapposizioni e indebolimenti reciproci. Entrambe le squadre indossano la maglia arancione, i due loghi sono quantomai simili: insomma, un progetto unico diviso in due matricole. Un idillio che si è spezzato quest’estate.

LA STORIA SI RIPETE - IL NUOVO FALLIMENTO, LA NUOVA FRAMMENTAZIONE

La storia si ripete, drammaticamente. Nel 2009 nessuno aveva voluto o potuto aiutare la famiglia Zucco e l’Ivrea era sparito. Nel 2015 nessuno ha voluto o potuto aiutare Gianluca Actis Perino, che si è visto costretto a passare la mano, rischiando di trascinare nel baratro anche i “cugini” di Gianni Marchetti.

E allora, inevitabile, la nuova diaspora. Dalla fusione tra il Calcio Ivrea  del presidente Gianluca Actis Perino e il Banchette del presidente Egidio Tritto, nasce l’A.S.D. Ivrea Banchette: l’Eccellenza è salva (in panchina William Paonessa), si punta anche sul Settore giovanile, ma la società gioca sul campo di Banchette con i colori rossoblù e arancione.

L’U.S.D. Ivrea si unisce con la Montaltese – corsi e ricorsi della storia - con l’obiettivo di realizzare un grande polo a livello giovanile sui campi del Pistoni (a loro l’onere della gestione dello stadio) e Acotto di Montalto: l’eredità delle giovanili orange si concentra in questa nuova realtà, mentre la Prima squadra è in Terza categoria. Ma non finisce qui, perché l’Ivrea è come la fenice, rinasce dalle proprie ceneri.

FC IVREA 1905, LA NUOVA SOCIETA’ VOLUTA DA STEFANO BRAGHIN

Saranno quattro le squadre di Ivrea nel campionato di Terza categoria nella prossima stagione: non solo l’Usd Ivrea Montalto, San Grato e Bellavista, ma anche l’ennesima nuova società, “F.C. Ivrea 1905”. Fin dal nome è chiaro il riferimento alla storia della società orange, la squadra giocherà allo stadio Pistoni e indosserà le classiche maglie di colore arancione. Il fondatore è Stefano Braghin, eporediese doc, oggi direttore generale del Settore giovanile della Juventus, per alcuni anni direttore sportivo dell’Ivrea tra i professionisti (fino alla serie C1 con patròn Giuliano Zucco e presidente Mario Benvenuti). Oltre a Braghin e al presidente Ludovico Capussella, in società Celere Spaziante, Igor Trovero, Antonio Cuomo, in panchina Fabio Masi. 

Ultima modifica il Giovedì, 30 Luglio 2015 10:46

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