PANCHINA - La società torinese ufficializza la nomina di Vanacore al posto del dimissionario Michele Ricco. Nelle prossime ore la scelta del nuovo allenatore dell’Under 17 collinare, prima in classifica a punteggio pieno dopo tre giornate
“La società USD Carrara 90 rende noto che Michele Ricco ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore responsabile della prima squadra. La società ringrazia il tecnico per i traguardi raggiunti e per il lavoro svolto, augurandogli le migliori fortune umane e professionali. Contestualmente, il club comunica di aver deciso di affidare la guida tecnica a Rino Vanacore”.
Con questa nota pubblicata sulla pagina Facebook, il Carrara ha ufficializzato la ufficializzato la nomina di Rino Vanacore come nuovo allenatore della prima squadra, che milita nel campionato di Promozione. Dopo sole tre giornate di campionato, il Chieri Under 17 si ritrova in testa al girone E a punteggio pieno, ma senza allenatore. Già nella scorsa stagione Vanacore aveva lasciato l’Under 17 in corsa, nel mese di marzo, per poi rientrare a Chieri un mesetto dopo, ma alla guida dell’Under 16, con il gruppo 2008 con cui ha iniziato la stagione in Under 17. Questa volta però la scelta è definitiva, perché un allenatore può cambiare società entro novembre, ma ovviamente non tornare indietro. La decisione, che riguarda due società “sorelle” come Chieri e Carrara, è stata veloce: ora rimane da capire chi sarà il nuovo allenatore dell’Under 17 collinare.
Ecco il post social di Rino Vanacore: “Da oggi inizia una nuova avventura. Ringrazio la società Chieri Calcio dove ho passato momenti bellissimi, dove mi sono sentito sempre stimato e apprezzato, dove credo di aver fatto un buon lavoro. Ringrazio il direttore Marinaccio per aver sempre creduto in me, il presidente Claudio Bello per avermi sempre sostenuto e per avermi dato questa grande opportunità che aspettavo da molto tempo. Darò tutto me stesso sperando di non deludere nessuno”.
TROFEO GRANDE TORINO / UNDER 10 - Il Real Madrid ha rispettato i pronostici e vinto nella categoria Pulcini 2015. I blancos si sono imposti in uno spettacolare triangolare di qualificazione su Manchester City (1-1 nellos contro diretto) e Benfica per la miglior differenza reti. Poi sono serviti i calci di rigore per battere il combattivo Parma in semifinale e il Milan, che ha sfiorato una clamorosa doppietta, nella finalissima: entrambe le partite si erano concluse a reti bianche nei tempi regolamentari. Terzo posto per il Cska Mosca, che ha battuto 1-0 il Parma nella finale di consolazione. Premiato come miglior giocatore Jaime Alameda, regista del Real Madrid; miglior numero 1 Rafael Tavares del Benfica.
FINALI
Il Real Madrid si conferma, anche nell’ultima partita del torneo, una squadra spettacolare: il fisico non conta, quando la testa pensa veloce e i piedi rispondono sempre nel modo giusto. Ma il Milan non è da meno, tiene botta ed è sempre pronto a ripartire, grazie alla qualità di Canito e Sabella.
La prima occasione è spagnola: Roman si esibisce in uno stop fantastico e offre l’assist a Gonzales, il cui destro è ben parato da Bufano. I rossoneri rispondono con un paio di calci d’angolo, da cui nascono mischie pericolose: c’è anche un gol annullato a Morganella, ma a gioco ampiamente fermo. Il fenomeno Alameda si esibisce in un paio di rabone che mandano in delirio il pubblico, ma è ancora il Milan pericoloso, con il tiro-cross di Vera Garcia salvato sulla linea da Alonso. Gli ultimi pericoli arrivano su calcio di punizione: il rossonero Licaj calcia fuori di poco da lontanissimo, dall’altra parte è da brividi la conclusione di Camacho, che l’ottimo Bufano salva con l’aiuto decisivo della traversa. Si va ai rigori, dove il Real Madrid è ancora una volta più freddo: la trasformazione decisiva è quella di Herrero, la coppa vola in Spagna.
FINALE 1°/2° POSTO - MILAN-REAL MADRID 2-4 dcr (0-0 dtr)
MILAN: Marchini, Licaj, Lucarelli, Ottaviano, Vera Garcia, Morganella, Canito, Bufano, Pinnelli, Sabella, Ferri, Djilo Kom. All. Luca Tettamanti
REAL MADRID; Rodriguez, Daoudy, Balsera, Diego Alonso, Alameda, Camacho, Galan, Del Pino, Herrero, Roman, Alvaro Gonzalez, Garcia, Badas, Serrano.
SEQUENZA RIGORI: Roman (R) gol, Canito (M) fuori, Camacho (R) parato, Sabella (M) parato, Alonso (R) gol, Morganella (M) gol, Balsera (R) gol, Pinnelli (M) gol, Herrero (R) gol.
FINALE 3°/4° POSTO - CSKA MOSCA-PARMA 1-0
RETE: Deykalo.
CSKA MOSCA: Morenkov, Deykalo, Vakhitov, Sachkov, Birnikov, Loahkin, Smirnov, Golovnev, Khurtselava, Shevchenko, Gerasimov, Gabrielian, Gerken, Murzin.
PARMA: Carretta, Ficarelli, Ziveri, Balzanelli, Merloni, Gaviglio, Torelli, Cosenza, Generali, Oppido, Lannutti. All. Giorgio Guarini.
SEMIFINALI
La semifinale sulla carta più combattuta risulta invece quella senza troppa storia: il Milan supera il CSKA Mosca con un metto 2-0. I russi iniziano forte sfruttando la loro fisicità, ma il vantaggio rossonero arriva presto, con la perfetta verticalizzazione di Sabella che libera Morganella davanti al portiere, il centravanti è freddo e firma l'1-0. Ancora il numero 9 si rende pericoloso, stavolta nelle vesti di assist man, ma nessuno arriva all'appuntamento con il suo traversone radente. È sempre Milan: Lucarelli centra la traversa con una punizione potente, Pinelli chiama il portiere russo alla parata con un bel colpo di reni. Il raddoppio è nell'aria, lo confeziona il furetto Sabella che chiama il triangolo a Morganella e segna il 2-0.
La sfida tra Real Madrid e Parma, invece, viene decisa solo ai calci di rigore. Eppure, la partita è stata a senso unico, un monologo blancos basato tutto sulla qualità e sulla rapidità dei suoi interpreti. Il simbolo del dominio, e insieme la spiegazione del finale a reti bianche, sono nei tre pali colpiti dal Real, con Herrero, Alameda (regista con la maglia numero 5, premiato come miglior giocatore del torneo), e Roman. Il numero 10, altro mancino spettacolare, calcia da tutte le posizioni, e non è da meno l'esterno sinistro Balsera, ma il portiere ducale Carretta sfoggia miracoli in serie. Quando il Parma esce dal guscio, lo fa in modo pericolosissimi: il numero 7 Torelli scappa in contropiede e si trova solo davanti al portiere Rodriguez che chiude la saracinesca ed evita la beffa. Nel finale sembra fatta, ma quando il sinistro di Balsera supera anche il portiere, Merloni salva sulla linea. Si va ai rigori: la trasformazione decisiva è quella di Herrero, Real Madrid in finale con pieno merito, anche se al Parma vanno i complimenti per la grinta e il coraggio.
MILAN-CSKA MOSCA 2-0
RETI: Morganella, Sabella.
REAL MADRID PARMA 4-3 dcr (0-0 dtr)
SEQUENZA RIGORI: Alameda (R) parato, Cosenza (P) parato, Del Pino (R) gol, Torelli (P) gol, Alonso (R) gol, Oppido (P) gol, Roman (R) gol, Balzanelli (P) gol, Herrero (R) gol, Ficarelli (P) parato.
TROFEO GRANDE TORINO / UNDER 11 - Tutte partite di altissimo livello tecnico e agonistico. Palotta, Ilardi e Portanova firmano la finalissima tutta lombarda con il Monza. In semifinale ancora Palotta e Campus regolano i croati, poi terzi grazie alla goleada sugli svedesi dell’Allella
Nella finalissima tutta lombarda, il Milan regola il Monza con un netto 3-0, confermando una qualità tecnica superiore, messa in mostra per tutta la durata del torneo: l’uomo copertina è il numero 10 Christian Sartori, che danza sul pallone e regola il gioco rossonero con una naturalezza disarmante. Eppure la partita era cominciata con un brivido per i futuri campioni, con lo scatto di Manzi che brucia Barhoumi ma calcia a lato. Ma già al 6’ il Milan passa in vantaggio con il solito Palotta che, ben imbeccato da Guerci, trova l’angolino con un diagonale chirurgico. I rossoneri sfiorano il raddoppio con Sartori, che scheggia la traversa con una botta dalla distanza. Il Monza è in partita, il centravanti Merati sgomita, vince un paio di contrasti e calcia di sinistro a colpo sicuro, ma Barhoumi salva sulla linea a portiere battuto. È un fuoco di paglia, perché il Milan si scatena e chiude la partita nel giro di due minuti: al 16’ Ilardi raddoppia di testa, palla sotto l’incrocio su calcio d’angolo; al 17’ Portanova triplica con un tocco ravvicinato sul traversone radente di Palotta. Finisce qui: rossoneri campioni della prima edizione della “Invincibili Kup - Trofeo Grande Torino”, con pieno merito.
Senza storia la finalina, stravinta dalla Dinamo Zagabria sugli svedesi dell’Alella, che ormai avevano finito la benzina: i croati hanno confermato di essere una squadra davvero competitiva, segnando 5 reti pur andando al piccolo trotto.
FINALE 1°/2° POSTO - MILAN-MONZA 3-0
RETI: 6’ Palotta, 16’ Ilardi, 17’ Portanova
MILAN: Casati, Barhoumi, Esiemoghie, Ilardi, Portanova, Boriani, Palotta, Sartori, Campus, Gionchetta, Guerci, De Chiara. All. Mattia Proserpio.
MONZA: Barocelli, Arama, Sarno, Fierro, Bellini, Manzi, Pistillo, Merati, Perfetti, Durante, Trolio. All. Daniele Erba.
FINALE 3°/4° POSTO - DINAMO ZAGABRIA-ALELLA 6-0
RETI: Bosnak, Paramygin, Cajhem, Bosnak, Benic
DINAMO ZAGABRIA: Vrhovec, Pasalic, Semren, Ivancic, Stiplosek, Miyak, Paramygin, Bosnak, Benic, Svec, Mihaljevic, Cajhem. All. Tomislav Barbaric.
ALELLA: Alfredsen, Johasson, Rushiti, Zarisnesky, Bugday, Grape, Behnan, Gibruna, Sannsevand.
SEMIFINALI
Era una semifinale, ma sembrava una finale quella tra Milan e Dinamo Zagabria: una partita bellissima, combattuta e tirata fino all’ultimo minuto di gioco. La sfida si mette subito sui binari rossoneri, grazie al gol di Palotta che chiude una bella azione corale con un piattone preciso. A quel punto i croati sono costretti ad attaccare a testa bassa, ma i milanesi non rinunciano mai alle giocate in cerca del raddoppio. Le occasioni si susseguono a ritmo impetuoso: Casati sfoggia una super parata sulla punizione mancina di Bosnak; Miyak colpisce di testa su azione d’angolo, ma la palla finisce alta; in ripartenza il rossonero Campus si libera alla grande, ma calcia alto; Sartori di testa trova l’esterno della rete. Gli animi si scaldano quando la Dinamo Zagabria chiede un rigore (che poteva starci), l’arbitro dice di no e i tifosi croati dimostrano di conoscere molto bene le parolacce in italiano. Il Milan viene salvato dal numero 12 Gionchetta, in uscita bassa su Mihaljevic, che poco dopo ne scarta due ma calcia a lato. I rossoneri sono sempre pericolosi in contropiede e, all’ultimo minuto, Campus chiude le ostilità in contropiede.
Senza storia la semifinale tra il Monza e l’Alella, nonostante il vantaggio svedese arrivato al primo minuto di gioco, con Bugday che insacca a porta vuota dopo un disimpegno sbagliato dai brianzoli. Ma è un fuoco di paglia, perché il Monza si scatena e si gioca a una porta sola: il numero 9 Merati prima confeziona il pareggio di Manzi, che ribadisce in rete una ribattuta del portiere sulla sua acrobazia, poi si mette in proprio e raddoppia con un’azione solitaria conclusa con un destro secco sul primo palo. L’esterno Manzi è scatenato, altre due volte con opportunismo e completa la sua tripletta personale. Ci sono ancora un’occasione sciupata da Arama e una traversa di Sarno, prima del quinto gol segnato da Durante con un destro imparabile.
MILAN-DINAMO ZAGABRIA 2-0
RETI: Palotta, Campus
MONZA-ALELLA 5-1
RETI: Bugday (A), Manzi, Merati, Manzi, Manzi, Durante
GALLERIA FOTOGRAFICA - La giornata finale, ospitata nello stadio di Savigliano, si è conclusa con le premiazioni dei Piccoli Amici e delle prime tre della classifica finale: Cuneo Olmo, Fossano e Centallo. Qui la classifica finale e le dichiarazioni dei protagonisti
GALLERIA FOTOGRAFICA - La giornata finale, ospitata nello stadio di Savigliano, si è conclusa con le premiazioni dei Piccoli Amici e delle prime tre della classifica finale: Cuneo Olmo, Fossano e Centallo. Qui la classifica finale e le dichiarazioni dei protagonisti
GALLERIA FOTOGRAFICA - In campo i piccoli campioni di Roretese, Cuneo Olmo, Monregale, Morevilla, Caraglio, Saviglianese, Salice, Pedona, Centallo, Infernotto, Valle Po, Marene, Fossano, Saluzzo, Busca e Albese
GIORNATA FINALE - Tanti applausi per i 2016 di Roretese, Cuneo Olmo, Monregale, Morevilla, Caraglio, Saviglianese, Salice, Pedona, Centallo, Infernotto, Valle Po, Marene, Fossano, Saluzzo, Busca e Albese
Una splendida giornata di festa, ospitata nella cornice dello stadio Morino di Savigliano, ha chiuso la terza edizione del SuperOscar di Cuneo. In campo, i Primi calci 2016 hanno regalato grandi giocate e sano agonismo, con quell’entusiasmo che solo i bambini sanno trasmettere quando giocano a pallone. Non ci sono stati risultati né classifiche, solo tanti gol, gli abbracci di chi festeggiava, qualche lacrima di chi ha perso: per tutti, un tassello importante nel percorso di crescita calcistica.
Le partite sono state seguite dalle premiazioni dei 2016 e dalla vincente del SuperOscar, il Cuneo Olmo, che nella classifica generale ha preceduto Fossano e Centallo: qui l’articolo.
PARTITE
Roretese-Cuneo, Caraglio-Saviglianese, Centallo-Infernotto, Fossano-Saluzzo, Monregale-Morevilla, Salice-Pedona, Valle Po-Marene, Busca-Albese, Roretese-Monregale, Caraglio-Salice, Centallo-Valle Po, Fossano-Busca, Morevilla-Cuneo, Saviglianese-Pedona, Infernotto-Marene, Saluzzo-Albese, Roretese-Morevilla, Caraglio-Pedona, Centallo-Marene, Fossano-Albese, Cuneo-Monregale, Saviglianese-Salice, Infernotto-Valle Po, Saluzzo-Busca
FORMAZIONI
Roretese: Meli, Tibaldi, Ferrua, Barbero, Mana, Dogliani, Porello, Cerato, Fissore, Ben Abdellatif. All. Giuseppe Anania.
Cuneo Olmo: Pellegrino, Peloponneso, Dutto, Dagdag, Rachino, Prezioso, Tolu, Gennari, Tivoli.
Monregale: Cattaneo, Cuniberti, Fenoglio, Matano, Musso, Ponato, Strinini, Suriadnyi. All. Diego Garelli.
Morevilla: Lacinej, Giordana, La Bella, Marengo, Pjetri, Bano, Savino, Mossello. All. Fabio Savino.
Caraglio: Degioanni, Barale, Cerato, Lerda, Casu, Becura, Ravinale, Taga, Dodo Cunero, Gazzera.
Saviglianese: Gastaldi, Tremiliti, Marchisio, Pashuku, Luka, Ussei, Mellano, Rossetto. All. Eloisa Bortolotti.
Salice: Kane Simoni, Olivero, Barin, Caramanno, Boglione, Zouhair, Di Gennaro, Rivoira, Beganello. All. Donato Gasparre.
Pedona: Taricco, Sessa, Rosa, Kuli, Zappatore, Rossitto, Dosso, Amarante, Selvaggi, Chiapella. All. Fabrizio Miino.
Centallo: Hashem, Mariano, Silvestro, Panero, Tenuzzo, Brignone, Bruno, Zancanaro, Kone. All. Francesco Bruno.
Infernotto: Garetto, Sammori, Barra, Maurino, Chiabrando. All. Jourdan Rachid.
Valle Po: Sabino, Anselmo, Bossa, Cresco, Fantone, Ferrero. All. Nicola Campanella e Gianmaria Verduna.
Marene: Dompe, Apolito, Calliero, Fissore, Gerbaudo, Thomas Mondino, Fabio Mondino, Olivero, Sellini, Serra, Abrate, Silvestru. All. Dario Serra.
Fossano: Quattrocchio, Pechenino, Fazio, Sampò, Mascali, Bacega, Picciurro, Tchaoue, Fazzari, Giordano. All. Davide Ferrua.
Saluzzo: Gjoni, Cuffari, Pisco, Lukaj, Gergji, Fino, Ponso, Gjerovini, Singh, Allasia. All. Amady Ndoye.
Busca: Topazi, Travet, Armando, Biasiucci, Daquino, Fiandino, Mujkic, Pomir, Ramli, Valenti. All. Mattia Pomir e Alessandro Brunetto.
Albese: Foti, Valentino Borgonovo, Corio, Manno, Corrato, Ruffini, Marcarino, Mozzillo, Riccardo Borgonovo.
TORNEO - Molto soddisfatto Matteo Pipino, ideatore e organizzatore della manifestazione: “I numeri parlano da soli: 158 squadre, 10 cambi base, più di 2000 atleti in campo, quasi 300 partite disputare. Sempre con educazione, senza una polemica: grazie a tutti”
Il Cuneo Olmo trionfa nel SuperOscar di Cuneo, torneo arrivato solo alla sua terza edizione, ma già diventato grande. Le migliori società della provincia Granda si sono sfidate con tutte le squadre del settore giovanile e della scuola calcio, i biancorossi si sono imposti di misura su Fossano e Centallo, mente le altre - a partire da Salice e Monregale - sono più distanti.
Molto soddisfatto Matteo Pipino, ideatore e organizzatore della manifestazione: “I numeri parlano da soli: 158 squadre, 10 cambi base, più di 2000 atleti in campo, quasi 300 partite disputare. Ma soprattutto sono contento della serietà dimostrata da tutte le società partecipanti e dell'educazione di addetti ai lavori e ragazzi. Abbiamo sempre giocato in un clima di festa, senza alcuna tensione, per me è un immenso orgoglio. Devo ringraziare tutti, dalle società ai dirigenti, dai giocatori alle loro famiglie, per aver reso speciale questo torneo. Non ci fermiamo certo qui, stiamo già lavorando per la prossima edizione, che vogliamo ancora più grande”.
Gianfranco Pecoraro, responsabile della scuola calcio del Cuneo Olmo, si gode il successo: “Una bella soddisfazione, il modo migliore per iniziare la stagione. Non è una vittoria banale, perché è il frutto del lavoro di tutta la società e arriva in torneo cresciuto tantissimo, che ormai è uno dei riferimenti del cuneese. Creare il SuperOscar anche qui è stata un’ottima idea, ci permette di far giocare i ragazzi prima dell’inizio dei campionati in modo continuativo e contro le società migliori. Il prossimo passo sarà quello di confrontarsi con le torinesi. Per quanto riguarda la nostra società, stiamo vivendo un ottimo periodo, cerchiamo di crescere ancora sulla base di quanto fatto negli ultimi anni. Lavoriamo per il futuro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Ermanno De Maria, responsabile della scuola calcio del Fossano: “Un torneo come il SuperOscar, che arriva nella fase iniziale dell'attività, dà spunti interessanti, le prime indicazioni sui tuoi e sulle altre squadre prima dell’inizio dei campionati, perché si gioca da subito con competitività, agonismo e voglia di vincere, pur nel rispetto dei fair play. Per questo motivo penso che sia grande cosa averlo portato a Cuneo: qui il movimento calcistico deve ancora crescere, soprattutto nella mentalità”.
Ecco la classifica finale, dettata dalla somma dei risultati ottenuti con tutte le annate in gara, a parte i Primi calci.
TORNEO - Molto soddisfatto Matteo Pipino, ideatore e organizzatore della manifestazione: “I numeri parlano da soli: 158 squadre, 10 cambi base, più di 2000 atleti in campo, quasi 300 partite disputare. Sempre con educazione, senza una polemica: grazie a tutti”
Il Cuneo Olmo trionfa nel SuperOscar di Cuneo, torneo arrivato solo alla sua terza edizione, ma già diventato grande. Le migliori società della provincia Granda si sono sfidate con tutte le squadre del settore giovanile e della scuola calcio, i biancorossi si sono imposti di misura su Fossano e Centallo, mente le altre - a partire da Salice e Monregale - sono più distanti.
Molto soddisfatto Matteo Pipino, ideatore e organizzatore della manifestazione: “I numeri parlano da soli: 158 squadre, 10 cambi base, più di 2000 atleti in campo, quasi 300 partite disputare. Ma soprattutto sono contento della serietà dimostrata da tutte le società partecipanti e dell'educazione di addetti ai lavori e ragazzi. Abbiamo sempre giocato in un clima di festa, senza alcuna tensione, per me è un immenso orgoglio. Devo ringraziare tutti, dalle società ai dirigenti, dai giocatori alle loro famiglie, per aver reso speciale questo torneo. Non ci fermiamo certo qui, stiamo già lavorando per la prossima edizione, che vogliamo ancora più grande”.
Gianfranco Pecoraro, responsabile della scuola calcio del Cuneo Olmo, si gode il successo: “Una bella soddisfazione, il modo migliore per iniziare la stagione. Non è una vittoria banale, perché è il frutto del lavoro di tutta la società e arriva in torneo cresciuto tantissimo, che ormai è uno dei riferimenti del cuneese. Creare il SuperOscar anche qui è stata un’ottima idea, ci permette di far giocare i ragazzi prima dell’inizio dei campionati in modo continuativo e contro le società migliori. Il prossimo passo sarà quello di confrontarsi con le torinesi. Per quanto riguarda la nostra società, stiamo vivendo un ottimo periodo, cerchiamo di crescere ancora sulla base di quanto fatto negli ultimi anni. Lavoriamo per il futuro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Ermanno De Maria, responsabile della scuola calcio del Fossano: “Un torneo come il SuperOscar, che arriva nella fase iniziale dell'attività, dà spunti interessanti, le prime indicazioni sui tuoi e sulle altre squadre prima dell’inizio dei campionati, perché si gioca da subito con competitività, agonismo e voglia di vincere, pur nel rispetto dei fair play. Per questo motivo penso che sia grande cosa averlo portato a Cuneo: qui il movimento calcistico deve ancora crescere, soprattutto nella mentalità”.
Ecco la classifica finale, dettata dalla somma dei risultati ottenuti con tutte le annate in gara, a parte i Primi calci.
GALLERIA FOTOGRAFICA - “Dalla Basilica di Superga, gli Invincibili vi vedranno giocare sui campi di Gassino, Settimo e Caselle. E se voi alzerete la testa durante i momenti più intensi del gioco, vedrete gli Invincibili, che vi daranno la forza di crederci sempre e di non mollare mai”. Così Corrado Buonagrazia, responsabile dell’attività di base del Torino, ha chiuso la serata di gala organizzata allo Stadio Olimpico Grande Torino per aprire la prima edizione della “Invincibili Kup - Trofeo Grande Torino”, una festa davvero grandiosa, che ha coinvolto quasi tutte le 120 squadre partecipanti e le loro famiglie: due anelli dei distinti pieni di pubblico dimostrano una grande partecipazione. In campo, oltre la sfilata di circa 1.500 giovani calciatori, si sono alternati balletti, il saluto di Perr Schuurs, il mega-selfie dei ragazzi di “Che fatica una vita da bomber”, il ricordo di Torino e Benfica, gli interventi dei parenti degli Invincibili. Tutto bellissimo. Ma da oggi parla il campo…
Servizio fotografico a cura di Thomas Parisi