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Venerdì, 18 Novembre 2022 15:13

U16 Provinciali / Intervista - Tutti per uno, uno per tutti: Filippo Bisecco ci racconta com'è allenare un gruppo forte e unito

Scritto da Laura Pappalardo

INTERVISTA - Per il tecnico Bisecco e il suo Bacigalupo la stagione è iniziata a gonfie vele. La squadra si trova prima in classifica, con l’avversaria più temuta a due punti di distacco ottenuti dopo lo scontro diretto terminato 2-2 in casa.
L’obiettivo è uno: cercare di vincere il campionato e riportare i ragazzi ai regionali.


Come definisce l’inizio di questa stagione con una parola?
“Se devo scegliere una sola parola, ciò che mi viene da dire è “Bravi”; i ragazzi fanno parti di un gruppo che l’anno scorso ha giocato molto bene i regionali, e quindi calarsi ai provinciali non è stato facile. Nonostante questo, non smettono mai di crederci e danno sempre il massimo”.

C’è qualche partita che è stata particolarmente sofferta?
“La partita con il Caselle perché sono a 2 punti dietro di noi e rimangono una squadra molto forte. Anche loro hanno un passato simile arrivando dai regionali”.

Il segreto per questi risultati.
“Il fatto che i ragazzi siano rimasti tutti là e continuino a giocare insieme. Non sono andati a fare i regionali anche se molti avevano l’occasione di giocare in altre società.”

Come si pone con i ragazzi di fronte ad eventuali difficoltà o mancanza di autostima?
“Facendoli giocare. Sono uno che pensa che se un ragazzino ha un periodo no, ad esempio un attaccante che per un tot di partite non segna, la soluzione è farlo giocare, non lo lascerei mai in panchina. Per loro deve essere divertimento giocando. Credo che così il ragazzo può migliorare e ricominciare a credere in se stesso. Stare fermi non cambia nulla”.

Come vede il gruppo.
“Ho allenato squadre di vari livelli, anche forti, ma in vent’anni che alleno, questo è uno di quei gruppi uniti. Sono amici al di fuori del campo”.

Obiettivi di squadra.
“Inutile nascondersi, l’obiettivo è quello di vincere il campionato e riportare il gruppo ai regionali. Ovviamente questo è il piano, ma io sono dell’idea che si vince all’ultima partita, prima di quel momento non si può cantar vittoria”.

Punti di forza in campo.
“A quest’età non credo tanto nei numeri. Credo nella disposizione e nell’occupazione di uno spazio nel campo di gioco. Prima del calcio d’inizio sono tutti piazzati, subito dopo ognuno cerca di fare qualcosa e le posizioni lasciano il tempo che trovano. Per me l’importante è che si impari a occupare gli spazi di campo quando c’è il pallone e anche quando non c’è. Una delle prerogative è quella di cercare di giocare con la palla tra i piedi e bassa”.

Letto 1946 volte Ultima modifica il Venerdì, 18 Novembre 2022 15:51

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