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Venerdì, 29 Aprile 2016 13:51

Massimo Capussotto: “Questo titolo regionale è il frutto del lavoro di anni: merito di Ambrosini, del suo staff e di un gruppo di giocatori straordinari”

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INTERVISTA - Il direttore generale del Settimo celebra la vittoria della Juniores: “Adesso andiamo a divertirci alla fase nazionale. Undici di questi ragazzi hanno già esordito in Eccellenza, vogliamo arrivare a costruire la Prima squadra”.

È una grande soddisfazione, enorme, un risultato straordinario. Questo è un gruppo su cui puntavamo, ha molta qualità, gioca e vince insieme da anni, speravamo di arrivare il più lontano possibile. Ma è chiaro che la strada verso il titolo regionale è talmente complessa che non può essere un obiettivo dichiarato. Vincere il titolo è sempre qualcosa in più di quello che ci si può aspettare”.

Parola di Massimo Capussotto, direttore generale del Settimo campione regionale Juniores. Smaltita la “sbornia” dei festeggiamenti, è l’ora dell’analisi: “Undici di questi ragazzi – spiega Capussotto – hanno già esordito in Eccellenza, se non è un record poco ci manca. È la dimostrazione che mettiamo in pratica quello he abbiamo detto in sede di programmi, puntiamo al massimo sui giovani non solo a parole, vogliamo arrivare a costruire la Prima squadra con i nostri giovani, il più possibile”.

Massimo, di chi sono i meriti di questo titolo regionale?
“Le vittorie hanno sempre tanti padri… In questo caso è il frutto di un lavoro durato tanti anni, mister Ambrosini è un allenatore straordinario, con lui tutto lo staff e i dirigenti che lo hanno accompagnato in questi anni. Il merito principale ovviamente è dei giocatori, sono loro che vanno in campo. Poi chiaramente la società ha dato il suo contributo, cito per tutti Nicola Scaccia, direttore della Prima squadra, che ha lavorato tanto con questo gruppo”.

C’è un giocatore simbolo?
“Quando una squadra arriva al titolo regionale, al di là del valore dei singoli conta la compattezza del gruppo. Questo è davvero un gruppo forte, una squadra più forte di ogni paura, che affronta ogni avversario con la consapevolezza di poterlo battere, con un carattere che riflette quello del suo allenatore. Poi ci sono elementi particolarmente talentuosi, ma rendono al meglio nel contesto costruito in anni di lavoro”.

Adesso c’è la fase nazionale…
“Da adesso ci divertiamo. Saranno tutte partite complesse, contro avversari di altissimo livello, noi ce la andiamo a giocare sapendo che faremo tribolare chiunque. Vedi, ho parlato con la squadra a inizio campionato, ho detto ai ragazzi: ‘so che potete arrivare lontano, mettetecela tutta, poi alla fine ci riparliamo e facciamo le valutazioni’. Speriamo di tenere in serbo questo discorso il più a lungo possibile…”

Massimo, l’anno scorso eri alla Junior Libertas Biellese ed è arrivato il titolo regionale con gli Allievi fascia B. Quest’anno sei arrivato a Settimo ed è arrivato il titolo regionale Juniores. Sta diventando una bella abitudine…
“Sì, una splendida abitudine, speriamo di continuare. L’anno scorso, con i ‘99 della Biellese, è stata una bellissima cavalcata, anche quella frutto del lavoro di anni. Quest’anno c’è addirittura un valore aggiunto, se teniamo conto che questi ragazzi hanno dato una mano in Prima squadra. In entrambi i casi, è il frutto della programmazione e del lavoro basato sulla qualità”.

Come si chiamerà la società del tuo prossimo titolo regionale? Visto che si parla tanto della fusione tra Settimo e Pro Settimo Eureka…
“Spero - risponde Capussotto dopo una risata - che vengano fatte le scelte più opportune, ma la palla è nelle mani dei presidenti. A prescindere dal nome della società, spero che tu mi faccia la stessa domanda tra un anno, vuol dire che nel frattempo avremmo vinto un altro titolo regionale…”

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