Martedì, 14 Maggio 2024

INTERVISTA - Dopo una splendida cavalcata che ha portato i suoi Under 16 a contendersi il titolo regionale, l'allenatore astigiano è pronto per una nuova avventura, questa volta in prima squadra. 
 


Com'è nata l'idea di passare dalle giovanili alla prima squadra?
"E' un percorso che avevo già deciso di intraprendere anni fa, ma che per diversi motivi non ho potuto percorrere. Da un lato non ci sono state occasioni, dall'altro non ho spinto io più di tanto, ho dato priorità alla famiglia, al lavoro. Ora i tempi sono maturi ed è arrivata questa chiamata. L'Asti sapeva di questo mio desiderio e ci siamo separati serenamente. Con il Ds della Santostefanese ci siamo sentiti e in breve tempo siamo arrivati ad un accordo".

Quali sensazioni hai riguardo il passaggio dal calcio giovanile a quello adulto?
"So che ci saranno delle difficoltà, ma sono pronto a calarmi subito nella nuova realtà. Ormai è 30 anni che alleno, prima ancora come giocatore, di gavetta ne ho fatta tanta e nell'astigiano ho allenato un po' tutte le categorie giovanili. Non mi è però mancata l'esperienza anche nel calcio dei grandi. Ho fatto il secondo di Merlo ad Asti, ho avuto esperienze anche come preparatore atletico e una decina di anni fa allenai in Promozione alla Sandamianese. Cambieranno tante cose, ne sono consapevole. La gestione del gruppo in primis, ci sarà un confronto diverso con i giocatori, anche da un punto di vista tecnico/tattico, ma sono convinto usando il buon senso tra persone adulte si possa lavorare bene. Come detto, mi sento pronto".

Che approccio userai?
"Meritocratico, così come faccio per i ragazzi. Guardo ciò che succede sul campo e prendo le mie decisioni. Proverò a trasmettere anche qui tutte le mie conoscenze".

A proposito di ragazzi, lasci l'Under 16 dopo una stagione esaltante.
"E' stata un'annata fantastica. Come sono arrivato ho trovato un gruppo eccellente, con un ottimo staff, un team di ragazzi seri e uniti. La loro forza è stata proprio nel gruppo e le loro capacità sono venute subito fuori, si sono sempre applicati con dedizione. In certi allenamenti non c'era bisogno di dirgli nulla, sapevano cosa fare. Naturalmente la sconfitta in finale ha generato un po' di amarezza, ma non toglie nulla alla consapevolezza del percorso intrapreso. Siamo stati capaci di giocare tante belle gare, vincere il nostro girone mettendoci alle spalle una squadra forte come il Chieri e chiudendo la stagione regolare come una delle migliori difese della categoria. Ci siamo creati la nostra fortuna e i ragazzi ne sono consapevoli e anche in finale, contro un avversario di quel livello, siamo usciti sconfitti a testa altissima. Con loro si è creato un bel legame e gli auguro il meglio, sono sicuro che possano crescere ancora. Tutta la squadra ha dato il meglio di se nel corso del campionato, Paolin è stato un esempio, da vero capitano carismatico e la difesa ha fatto vedere grandi cose. Garro e West sono l'esempio di quanto i ragazzi possano migliorare, sono cresciuti tantissimo durante l'anno e sono sicuro non si fermeranno qui".

Saluti i campionati giovanili, cambieresti qualcosa nell'ambiente?
"Alcune cose, si. La speranza è che ovviamente tante società a tutti i livelli puntino sempre più sui giovani, ma che vadano avanti quelli che lo meritano, che si badi più alla sostanza che al nome. Discorso che vale anche per gli adulti. Inoltre, per migliorare ulteriormente, credo a livello dirigenziale si debba cercare sempre maggior professionalità. Noi allenatori abbiamo diversi patentini, facciamo corsi per aggiornarci, evolvere, credo sia un discorso che debba valere anche per i dirigenti. Hanno a che fare con tantissime dinamiche relative all'organizzazione, al confronto con i genitori, alla gestione del gruppo, che spesso non basta che ciascuno porti il suo bagaglio di conoscenze. Competenze e capacità possono essere formate con lo studio, credo sia importante come concetto, anche se mi rendo conto presenti difficoltà. Servirebbero investimenti, si svilupperebbe un percorso più lungo, che magari non porterebbe subito a dei risultati. Credo però ne gioverebbero tutti alla fine".

VANCHIGLIA / UNDER 14 - La Pro Eureka vince una finale pressoché impeccabile contro il forte Volpiano e saluta al meglio il suo condottiero Marco Ferreri, che lascia un grande gruppo guidato mirabilmente dopo i due difficilissimi anni appena passati. Sul gradino basso del podio il Mirafiori, che di cuore si impone 2-0 sul Lucento e si prende i meritati applausi al termine di un torneo di spessore. 
 


FINALE 3°/4° POSTO

Si apre col botto la giornata dedicata alle finali del torneo disputato sul campo del Vanchiglia. Il Mirafiori stende il più quotato Lucento e si assesta sul gradino basso del podio, dopo un incontro davvero caparbio.
L'inizio di gara è tutto di marca lucentina, con soprattutto a sinistra sull'asse Tusha-Occhino che si vedono le cose migliori. I ragazzi di Calò faticano a farsi vedere dalle parti di Amodio, ma dietro non corrono grossi pericoli e per avere un sussulto si deve attendere il 14', quando il piattone da centro area di Sogos chiama alla grande parata in allungo basso Pedrinola. Scampato pericolo la squadra fa quadrato e prende coraggio, e piano piano guadagna campo, neutralizzando ogni sortita avversaria. Per sbloccarla però serve un episodio e così Pisano prova la conclusione dai 25 metri: il tiro non sembra irresistibile, ma seppur centrale inganna l'ottimo Amodio (premiato a fine gara come miglior portiere della manifestazione) e lancia il Mirafiori. Rabbiosa reazione del Lucento, che con Calì di testa sfiora subito il pari, ma il parziale termina qui.
Ci si aspetta una ripresa con Ferjani e compagni arrembanti, ma sono i rivali a partire con maggior grinta e al 2' infilano nuovamente la retroguardia lucentina. Perucca a centrocampo conferma quanto di buono fatto vedere fino a qui regalando un filtrante preciso, sul quale Galota si avventa per concretizzare il 2-0. Il colpo è durissimo, ma la gara non finisce certo qui e serve il miglior Pedrinola per tenere a galla i suoi. All'11' e superlativo su calcio di punizione, nel finale decisivo a sventare le conclusioni di Croce e Ferjani. In mezzo Amodio era stato chiamato al miracolo in uscita dopo la serpentina in area di Bissal, ma è a livello difensivo che il Mirafiori la porta a casa, giocando un restante parziale di grande sacrificio. E il premio a capitan Mattia Saviano come miglior difensore del torneo è la ciliegina sulla torta per un gruppo che si è reso assoluto protagonista, avendo la meglio di squadre più quotate e facendo vedere ottime prospettive per una nuova annata più serena.

LUCENTO-MIRAFIORI 0-2
RETI: pt 28' Pisano, st 2' Galota
LUCENTO: Amodio, Farisco, Tusha (st 4' Cutrupi), Sgroi (st 4' Bruni), Calì, Ferjani, Pedalino (st 4' Morlano), Sogos, Occhino (st 4' Ikeh), Berardelli, Soleti (st 11' Croce). A disp. Tuccio, Patrone. All. Rapisarda
MIRAFIORI: Pedrinola, Mastrazzo (st 10' Fusaro), Mazzucco, Fagni, Boscolo, Saviano, Galota, Perucca, Bissal, Mussi (st 21' Nobile), Pisano (st 10' Frasnelli). All. Calò

FINALE 1°/2° POSTO

La finalissima comincia sulla farsa riga della scorsa gara, visto che il Volpiano sembra subito prendere le redini dell'incontro e già al 3' fa venire i brividi con lo scambio Odello-Reci, che porta al tiro il 9 delle foxes che manca il gol di un nulla. E come la scorsa gara però, ben presto la sfuriata viene contenuta e la Pro Eureka esce fuori mostrando i muscoli. Al 10' Shaker sale in cattedra e con un mancino imparabile da fuori area manda avanti i suoi. La bellissima rete subita non abbatte il Volpiano, che risponde subito con Cirillo, dirompente sulla destra nell'entrare in area, ma è bravo Feninno a sventare il pericolo. Pare si possa assistere ad una sfida estremamente equilibrata, ma al 17' arriva la mazzata per le volpi: Piras sale sulla mattonella dal quale il compagno ha segnato precedentemente, scaglia un potente mancino basso che Novello è bravissimo a deviare, ma sul tap-in si avventa Shaker che non lascia scampo e si regala la doppietta personale. Il colpo stavolta viene avvertito ed è la Pro Eureka che si impadronisce delle redini dell'incontro, mettendo in crisi un frastornato avversario. Ad un minuto dal duplice fischio la sentenza: su un rilancio basso di Novello ai compagni fuori area l'incomprensione regna sovrana, Mazzone si catapulta tra le maglie volpianesi rubando la sfera, entra in area e batte l'estremo difensore in uscita. Il gol, oltre che chiudere di fatto la gara, è il giusto premio personale per colui che verrà eletto miglior centrocampista della manifestazione.
Dall'altra parte le foxes però si fregiano del miglior attaccante, ovvero Reci, ma il bomber con la maglia 9 sulle spalle fatica a sfondare l'impenetrabile difesa avversaria e l'unico vero pericolo corso da Feninno e su un tiro a palombella da posizione impossibile, che impatta sulla parte alta della traversa. L'estremo difensore del Volpiano corre un pericolo simile poco dopo su punizione, ma è al 17' che esalta le sue qualità con un grande colpo di reni sull'incornata di Mazzone da azione d'angolo. Il finale vede gli sconfitti provare a premere e al 19' Cirillo, uno dei migliori dei suoi, approfitta dell'unica disattenzione della retroguardia della Pro su una punizione per realizzare la rete della speranza. Tuttavia non ci sono da qui alla fine grossi sussulti, anche se al 25' arriva l'unica macchia su una partita piacevole ed intensa, con il direttore di gara che non ravvede un nettissimo fallo di mano avvenuto in area blu-arancio, che avrebbe certamente regalato cinque minuti di fuoco.

Il triplice fischio da il là ai festeggiamenti meritati per la Pro Eureka, che saluta al meglio Marco Ferreri, destinato al Gassinosanraffaele dopo 10 anni passati in società. Queste le sue parole di commiato.
"Sono contento e orgoglioso di questi ragazzi, dopo un'annata difficile sono venute fuori tutte le loro qualità. In campionato abbiamo chiuso secondi dopo una grande rimonta proprio sul Volpiano, sfiorando le fasi finali, abbiamo onorato questo torneo al meglio, al di là del risultato finale che fa molto piacere. Non dimentichiamo anche che siamo campioni regionali Under 13 Elite. Siamo molto contenti del lavoro svolto, cercando sempre di mettere al centro di tutto i ragazzi, trasmettendogli quello che è il mio credo dal punto di vista dei valori umani e sotto l'aspetto tecnico. E' un lavoro che magari all'inizio paghi rispetto ad altri, ma alla lunga viene fuori e oggi siamo stati ulteriormente premiati. La vittoria di oggi è la ciliegina sulla torta di una stagione che sarebbe stata comunque ottima, mi auguro che questa squadra la prossima stagione possa continuare a crescere. Personalmente gli auguro il meglio, ora mi aspetta una nuova sfida, con un gruppo che quasi sicuramente giocherà i Provinciali, che per me sono una novità e so saranno impegnativi. In ogni caso non sarei mai riuscito, per una questione di cuore, a prendere un'annata 2008 e trovarmi a fronteggiare i ragazzi della Pro. E' stata anche una scelta affettiva quella di puntare su una nuova annata. Ad inizio stagione, nei momenti più difficili, ho detto loro che non avrei cambiato nessuno della rosa con chiunque altro, ora è il momento di festeggiare con questo gruppo, poi da domani comincerà una nuova avventura, con tutta l'umiltà e l'impegno del caso".

PRO EUREKA-VOLPIANO 3-1
RETI: pt 10' e 17' Shaker, 29' Mazzone, st 19' Cirillo (V)
PRO EUREKA: Feninno, Trianni, Lo Monaco, Mazzone, Timo, Lorusso, Piras (st 25' Basile), Vermiglio, Shaker, Furfaro (st 10' Piccolo), Traso. A disp. Dalessandro, Ruffinatto, Ciambrone, Mocca, Vitillo. All. Ferreri
VOLPIANO: Novello, Cirillo, Mosca, Aggero, Algozzini, Moncalvo, Fresia (st 8' Pirone), Sereni, Reci, Odello, Murgia. A disp. Basilicata, Giardina, Aresti, D'Antuono, Mascolo. All. Scanavino
AMMONITI: st 30' Mazzone (P)

TORNEO - Under 13, Under 14 e Under 15 della Rivarolese hanno dato vita a delle belle sfide contro le concorrenti Volpiano, Ivrea Banchette e Caselle. In un clima di festa i padroni di casa si sono imposti in due categorie su tre, arrendendosi solo ai calci di rigore all'Ivrea Banchette con l'Under 14. Alla fine degli incontri premiazione non solo di squadra, ma anche per i tanti singoli che si sono messi in mostra. Un bel modo per segnare la fine dell'annata che ha sancito la definitiva ripartenza dei campionati giovanili e proiettarsi subito verso la prossima, con ancora più voglia ed entusiasmo. (Scorri in fondo al pezzo per la gallery con tutte le premiazioni)
 


UNDER 13
RIVAROLESE-VOLPIANO 2-0
RETI: Verretto, Rossi

MIGLIOR GIOCATORE
Verretto (R)

MIGLIOR PORTIERE
Marchese (R)

UNDER 14
RIVAROLESE-IVREA BANCHETTE 1-1 (5-6 d.c.r.)
RETI: Torredimare (I), Elclichy (R)

MIGLIOR GIOCATORE
Torredimare (I)

MIGLIOR PORTIERE
Gili (I)

UNDER 15
RIVAROLESE-CASELLE 1-0
RETE: Gallo T.

MIGLIOR GIOCATORE
Dileno D. (C)

MIGLIOR PORTIERE
Gallo P. (R)

PANCHINE - Scelti i nuovi tecnici per la stagione che verrà, con tutte le categorie nei campionati provinciali per l'increscioso episodio di Venaria, in attesa di eventuali ricorsi. Mario Gentile confermatissimo in Under 16 dopo il doppio impegno di quest'anno, che ha portato anche alla salvezza (poi vanificata) dell'Under 17


Dopo la retrocessione d'ufficio di tutte le squadre del Borgaro Nobis per l'increscioso episodio contro il Venaria, in attesa di sapere se ci saranno eventuali ricorsi o ripescaggi, la società prepara la prossima annata, affinché la probabile avventura ai Provinciali sia solo momentaneamente di passaggio, e si possa disputare in tutte le categorie un campionato da assoluti protagonisti.

Si parte con l'Under 17, con l'ex Spazio Talent Soccer Maurizio Tonus. Gradito ritorno per il tecnico, che oltre al Borgaro Nobis vanta esperienze a Venaria e Rivoli. Se i giocatori venissero confermati, il nuovo tecnico eredita un gruppo di assoluta qualità, capace di piazzarsi 4° durante la stagione regolare nel campionato Under 16, e di salvare sul campo la categoria Under 17, una volta che Mario Gentile è salito in sella a metà stagione, confermando la fiducia che aveva nei ragazzi del 2006, portati abbondantemente da titolari nella categoria regina delle giovanili. Lo stesso Gentile è confermato alla guida proprio dell'Under 16, con i 2007 che tanto bene si sono disimpegnati in campionato chiudendo terzi.

Per i 2008, altra annata ottima, arriva Antonio Campagna, già alla Cbs, poi alla guida del Pecetto nella sfortunata stagione interrotta dalla pandemia. Chiude il parterre di allenatori Giuseppe Squillace. Già mister della Pro Eureka, poi al Settimo per diverse stagioni, guiderà il gruppo dei 2009 nel difficile approdo all'attività agonistica, portando tanto entusiasmo. Il neo tecnico è estremamente felice di questa nuova avventura, come commenta lui stesso: "Sono molto contento di approdare in una delle società più importanti della regione, non vedo l'ora di iniziare la mia avventura con la passione che ho per questo sport".

SCONFITTE - Dopo l'Under 15 del Chisola, Lombardia ancora fatale. Il Lascaris di Cristian Balice si arrende alla Virtus Ciserano Bergamo e interrompe la sua corsa.
 


Domenica si è conclusa la corsa dell'ultima compagine piemontese presente alle fasi nazionali.
Fatale ai bianconeri del Lascaris Under 17 la trasferta in casa della Virtus Ciserano Bergamo, impostasi 2-1. Che non sarebbe stato facile si sapeva, oltretutto i lombardi avevano due risultati su tre, ma la corazzata di Balice ha mostrato ulteriormente il suo valore. Dopo un primo tempo chiuso a reti bianche, la ripresa si è accesa pressoché subito con il vantaggio all'ottavo dei bergamaschi. I padroni di casa hanno poi raddoppiato a metà parziale su rigore e nonostante poco dopo Marotta accorci sempre dal dischetto, non basta per la rimonta e la gara si conclude così.
Una sconfitta che non toglie comunque nulla alla splendida stagione dei bianconeri, che anche l'anno prossimo potrebbero riprovarci, forte di un gruppo 2006 che arriva nella classe regina del settore giovanile da campione.

Prima del Lascaris si era fermato il bel Chisola di Fabio Moschini, che in Under 15 è stato bloccato nella seconda gara dall'Alcione Milano. Un po' di rammarico per il 2-2 che ha estromesso i vinovesi dalla competizione, visto il primo tempo chiuso sul 2-1, ma a pesare è stata la sconfitta in Sardegna per mano dell'Alghero.
Per Boukhanjer e compagni però può essere un buon punto di partenza, una preziosa esperienza prima di iniziare il percorso nel biennio Allievi che li possa magari aiutare a riprovarci tra due anni.

FINALE - Non basta un cuore immenso all'Alpignano per avere la meglio di un avversario imbattibile. Ruolino di marcia impressionante per entrambe fino alla finale, ma i ragazzi di Garrone hanno trionfato meritandosi tutti gli allori.
 


CHISOLA-ALPIGNANO 3-1
RETI: pt 16' Curri (A), 32' e st 32' Giambertone, pt 33' Chessa
CHISOLA: Santoro, D'Acierno, Franzè (st 36' Macri), Bianchi, Cammarata, Scarangella (st 35' Centinaro), De Notarpietro (st 12' Rizza), Mallamace, Arcudi (st 31' Duò), Giambertone, Chessa. A disp. Prato, Alliu, Caglioti, Zocco, Lazzarin. All. Garrone
ALPIGNANO: Traversi, Rossano, Calliero (st 24' Cittadino), Amorosi, Miceli S., Curri, Donadio, Miceli D. (st 9' Ciliberti), Sumin, Fioccardi, Molon. A disp. Greco, Zanella, Dilettoso, Covacci, Celotti, Ledda. All. Baseggio

LA PARTITA

Vince il Chisola una finale meritata, ma la squadra di Garrone ha dovuto tirare fuori il meglio di se al cospetto di un avversario che ha dato tutto e dimostrato le sue qualità, costringendo in diverse occasioni i vinovesi agli straordinari.
L'inizio è molto equilibrato e a parte un innocuo tiro di Giambertone, nel primo quarto d'ora nessuna delle due corre grossi pericoli. L'Alpignano è più guardingo, conscio della potenza offensiva ospite ed è letale alla prima occasione a passare avanti, con il preciso colpo di testa di Curri da azione d'angolo. Il Chisola reagisce da grande squadra qual è, e prima con Chessa su punizione da distanza siderale, poi con la bellissima girata di Giambertone dal limite, va vicino al pari. Tuttavia è ancora l'Alpignano ha sfiorare il gol prima della mezz'ora, con Fioccardi che centra il palo a portiere battuto.
Lo scampato pericolo mette ancora più pepe agli imbattibili di Garrone, che in un minuto ribaltano tutto prima con Giambertone, sempre di testa da angolo, poi con Chessa, che va come un treno sulla sinistra, si libera del diretto marcatore e con il destro a giro non lascia scampo.
Nonostante il vantaggio la gara risulta davvero equilibrata, visto che la difesa dei ragazzi di Baseggio è eroica e limita al massimo i servizi per il bomber della categoria, mentre a centrocampo si accendono dei gran duelli. Il Chisola spinge di più, ma trova pane per i suoi denti e un minuto prima del duplice fischio una incredibile punizione di Simone Miceli stile Del Piero va vicinissima all'incrocio.

La ripresa parte decisamente bloccata, nonostante il duo Chessa-Giambertone quando si affaccia nei pressi dell'area avversaria faccia sempre venire i brividi, ma dove non arrivano i suoi compagni, ci pensa Traversi a risolvere la situazione. Come al 13', quando è reattivo in uscita sul solito 10 vinovese, bravo a sfondare in area sulla destra.
L'Alpignano è encomiabile nel cercare sempre il palleggio per ripartire e si disimpegna in alcune interessanti triangolazioni sull'asse Sumin-Donadio-Molon, ma la coppia di centrali composta da Bianchi e Cammarata risulta un muro invalicabile. E a lungo andare ha la meglio sui tentativi alpignanesi, che barcollano al 22', quando Giambertone tutto solo fallisce il 3-1. Ed sono ancora salvati da Traversi al 26', miracoloso su Chessa in uscita.
I ragazzi di Baseggio cercano di gettare il cuore oltre l'ostacolo, ma la pressione offensiva lascia ampi spazi nelle retrovie, che i vinovesi sono implacabili a sfruttre. Tuttavia il colpo del k.o. arriva solo da calcio da fermo, ancora da angolo e ancora con Giambertone a timbrare di testa. Sembra fatta, ma qui sale in cattedra Santoro, che appena 30 secondi dopo compie una parata irreale sul colpo di testa del sempre presente Curri, ancora servito dalla bandierina. Il colpo di reni del portierone del Chisola mette definitivamente la parola fine alle velleità avversarie, che fino al triplice fischio non smettono però di lottare. L'ultima firma sull'incontro è ancora sul filo del duello Giambertone-Traversi ed è la parata dell'ottimo portiere dell'Alpignano a sancire i titoli di coda e far partire gli applausi per entrambe le compagini. 

FINALE - Una gara bella e palpitante è decisa dal bellissimo gol del 7 bianconero. Asti che esce tra gli applausi dei supporter avversari. Giusto tributo ad una splendida cavalcata. Fantastica doppietta del sodalizio di Pianezza dopo l'affermazione con l'Under 17, con Massimo Ricardo che lascia celebrato dai suoi ragazzi.
 


LASCARIS-ASTI 1-0
RETE: st 30' de Luca
LASCARIS: Lavina, Friso, Italiano, Mammolenti, Favilla (st 32' Maniscalco), Naso, De Luca, Kingidila, Ragusa (st 40' Malavasi), Peinetti (st 33' Caputo), Simonetti (st 35' Pozzobon). A disp. Allegretti, Rubini, Ponzano, Sconfienza, Bisi. All. Ricardo
ASTI: Ferlisi, Degli Agli (st 25' Abela), Brenchi, West, Garro, Baralla (st 35' Doro), Fakir (st 31' Bo), Manicone, Cia, Del Monte (st 5' Lafleur), Paolin. A disp. Di Dio, Guza, Omegna, Vignale, Freilino. All. Redento 
AMMONITI: st 7' Italiano (L), 35' Kingidila (L)

LA PARTITA

Inizia forte il Lascaris la finalissima per il titolo regionale Under 16. Al 5' Ragusa ha una ghiotta occasione in area, ben pescato dal traversone di Friso, ma il suo colpo di testa è alto. E' subito chiaro come l'Asti sia chiamato a reggere l'urto iniziale, per poi tentare con rapide ripartenze di prendere d'infilata la forte difesa avversaria. Ma al 7' i ragazzi di Redento ringraziano una chiamata dubbia che nega la rete a De Luca.
E' subito dopo però che la topica arbitrale, confermata da foto scattate dalla tribuna, nega ai ragazzi di Ricardo il meritato vantaggio, con Kingidila che spinge facilmente in rete dopo essere partito in posizione regolare, ma il guardalinee sbandiera.
I due gol annullati spengono un po' l'ardore del Lascaris e la partita si blocca, merito anche di un Asti che non cede un centimetro e ha in West un vero baluardo. Il centrale astigiano, così come il duo Mammolenti-Naso, si esalta anche in qualche disimpegno elegante, che fa venire i brividi alle tribune, ma risulta tremendamente efficace. 
La compagine di Redento prende man mano fiducia e chiude ogni corridoio, e al 24' arriva al tiro con Del Monte, ma la sua botta potente è centrale e ben controllata da Lavina. I ragazzi di Pianezza rispondono poco dopo con Simonetti dai 30 metri, ma l'11 pecca forse di egoismo, visto che era accompagnato sulle fasce e la difesa avversaria era scoperta. E lo stesso fa De Luca subito dopo, avendo Friso totalmente libero in accompagnamento sul lato destro.
Nel finale di tempo è però ancora l'Asti a farsi sotto e da fallo laterale la palla arriva a Fakir che chiama Lavina al grande intervento di piede.

La prima parte di gara ha offerto la dimensione dell'incontro, con il Lascaris a manovrare e l'Asti a tentare di ripartire rapidamente con Paolin e soprattutto Cia che in moto incessante provano a far venire il mal di testa ai rocciosi avversari. E la ripresa sembra ricalcare il resto della gara, visto che al 5' i bianconeri (oggi in completo nero) hanno una clamorosa palla gol. Kingidila è braccato a centrocampo, con una magia lancia l'accorrente Friso sulla destra e il Lascaris si ritrova 3 contro 2. Palla al centro per Ragusa che controlla e tira, ma la difesa ribatte sullo stesso 9, che a quel punto, invece di allargare al compagno libero a sinistra, prova ancora la conclusione, stavolta con il mancino, ma termina sul fondo.
In breve poi, sebbene la difesa non corra grossi pericoli, l'inerzia sembra passare sempre più all'Asti, che mostra maggior freschezza fisica e impedisce ogni transizione offensiva di Simonetti e compagni.
Arriva così qualche conclusione degli astigiani, prima con Manicone, poi con Cia, entrambe potenti, ma centrali. Ma il brivido più grande lo provoca un'uscita a vuoto di Lavina su una punizione insidiosa calciata in area. Il buco del portiere favorisce il colpo di testa dell'ottimo Cia, ma il palo salva il Lascaris e la difesa rimedia in angolo.
I ragazzi di Ricardo sembrano in ambasce, patiscono la maggior foga avversaria e paiono poco lucidi nella manovra. Ma è proprio nei momenti di difficoltà che viene fuori tutta la classe dei campioni. Kingidila è inarrestabile, prende palla a centrocampo e allarga a destra per De Luca, che controlla e dal limite lascia partire una staffilata di destro ad incrociare che non lascia scampo all'incolpevole Ferlisi.
E' l'apoteosi per i bianconeri, che negli ultimi 10 minuti più recupero non rischiano nulla e anzi vanno vicino al raddoppio con il neo entrato Pozzobon, imbeccato in area dall'intelligente punizione rasoterra di Caputo.
E' l'ultimo sussulto dell'incontro, il Lascaris è campione regionale e la gara si conclude con i bellissimi applausi tributati alle due squadre dalle tifoserie. Da sottolineare come tutti si siano comportati in maniera esemplare in campo e sugli spalti, nonostante gli errori (o almeno, un errore sicuramente) sui gol annullati e una partita decisamente maschia, mai degenerata in scorrettezze.

FINALE - Una gara intensa e controllata per larghi tratti permette alle foxes di laurearsi campioni regionali. L'Alpignano ci ha provato, ma dopo il rosso la gara è diventata pressoché impossibile da raddrizzare.
 


ALPIGNANO-VOLPIANO 1-3
RETI: pt 5' rig. Ceschin, 43' Lamaj (A), st 5' Sponzilli, 23' Bertaglia
ALPIGNANO: Dosio, Mirabella (st 8' Scrima), Zappalà (st 43' Ciccalotti), Rizzo, Bertini, Imperadore, Lamaj (st 25' Manfrin), Balestra, Critelli, Andrei (st 8' Caponnetto), Mastrapasqua (st 32' Frigato). A disp. Giardini, Novo, Caponnetto, Ciccalotti, Scrima, Manfrin, Frigato, Panetta, Arena. All. Lapiccirella
VOLPIANO: Longo, Savva, Ceschin, Grandini, Szasz-Spataru, Cavallari (st 1' Vetri), Cavalla (st 6' Cimenti), Bertaglia, Bussolo (st 14' Bellomo), Erriquez (st 25' Manzani), Sponzilli (st 47' Gagliano). A disp. Disint, Piscitelli, Guzzo, Iovene. All. Santoro
AMMONITI: pt 5' Mirabella (A), 43' Cavallari (V) e Balestra (A), st 6' Cavalla (V), 17' Balestra (A), 24' Caponnetto (A), 27' Longo (V), 31' Bellomo (V)
ESPULSO: st 17' Balestra (A), 40' Giardini (A)

LA PARTITA

Inizio di fuoco per il Volpiano nella finalissima con l'Alpignano. Le foxes spingono subito sulla destra sull'asse Savva-Sponzilli, mettendo apprensione alla difesa avversaria già al 4', con proprio l'11 volpianese che costringe Dosio alla prima parata dell'incontro. Sull'angolo la difesa non libera, Savva mette nuovamente in mezzo e l'arbitro ravvede un fallo di mano di Lamaj. Dal dischetto il sempre letale Ceschin porta avanti i suoi.
Il copione della gara sembra molto chiaro, con l'Alpignano a cercare di sorprendere la difesa con lanci a tagliare la linea avversaria per gli scatti dell'attivissimo Critelli e il Volpiano a premere sulle fasce. Ma la prima parte di gara è tutta di marca Volpiano, con Grandini a cercare con insistenza gli inserimenti e la difesa alpignanese a mettere più di una pezza. Grandini centra il palo esterno, Sponzilli ci prova, ma altri grossi pericoli non si registrano.
L'Alpignano prova a reagire, ma è nell'ultimo quarto d'ora che riesce a dare una sterzata alla gara, facendosi vedere con maggior insistenza dalle parti di Longo. Tuttavia è con l'unico vero tiro nello specchio che arriva il gol: lancio dalla destra, Mastrapasqua chiama all'intervento Longo, ma la palla passa e sulla linea Lamaj segna la più facile delle reti.

Nella ripresa la compagine di Lapiccirella comincia sulla falsa riga della fine del parziale precedente, mostrandosi più decisa è aggressiva. Tuttavia la doccia fredda arriva immediatamente: è il 5' quando da sinistra Ceschin regala un cioccolatino a Sponzilli che di testa incrocia imparabilmente. Segnatura meritatissima per l'11 delle volpi e il colpo risulta durissimo per gli avversari. Al 16' rischiano di capitolare sul colpo di testa di Szasz-Spataru, ma Dosio è miracoloso, graziato poi sulla ribattuta da Erriquez, che da dentro l'area piccola calcia incredibilmente alto.
E' un minuto dopo però che la gara si risolve, con Balestra che rimedia il secondo giallo e lascia così i suoi in 10. Sembra fatta, ma l'orgoglio dell'Alpignano viene subito fuori e Lamaj arriva al tiro, strozzando però troppo e mettendo sul fondo.
Gol sbagliato, gol subito e pochi istanti dopo Bertaglia sigla il definitivo 3-1 con un colpo di testa che dopo essere rimbalzato su traversa e palo viene poi giudicato dentro dal guardalinee. La gara termina di fatto qui, anche se Mastrapasqua è l'ultimo ad arrendersi e scheggia il palo dopo una caparbia azione di sfondamento sulla destra. E' l'ultimo vero squillo per l'Alpignano, che si innervosisce un po' e vede Giardini allontanato direttamente dalla panchina. Il finale poi è tutto di marca foxes, con Manzani a chiamare al miracolo un eroico Dosio, frastornato dopo uno scontro di gioco, e Ceschin all'ultimo respiro a calciare alto.
Finisce qui e la festa può iniziare, per un trionfo meritato per quanto visto nei 90'.

PANCHINE - Tutti confermati i tecnici in sella in questa stagione appena conclusa. Si punta ad un pronto riscatto in tutte le categorie retrocesse.
 


E' stata una stagione complicata per la Rivarolese. Data la grande competitività nei vari gironi la società ha perso con tre annate la categoria regionale, ma invece di stravolgere tutto punta tutto sul gruppo e su chi conosce bene ragazzi e ambiente. 
Si parte quindi dalla Juniores, che Giuseppe Giannettino ha guidato alla salvezza e con cui proseguirà il lavoro, ereditando il gruppo dei 2005 che al pari dei colleghi più grandi si è salvato permettendo alla società di tenere la categoria Allievi. Sarà sempre Massimo Scalone al timone, stesso discorso per il duo Gallo-Sinato che prosegue il lavoro con l'Under 16. Per il Ds Fabrizio Gallo impegno incessante, con anche i 2010 presi in carico. Chi mantiene l'annata è Renato Beltrani, che proseguirà con i sui 2008, mentre l'Under 14 è affidata a Massimiliano Marras. Scende invece Walter Madaschi, che dopo aver concluso il biennio con i Giovanissimi ripartirà dalla scuola calcio, prendendo gli Esordienti per guidarli nella transizione verso il calcio a 11. 
Come detto, obbiettivo nei Provinciali vincere i campionati e riprendersi la categoria appena persa.

PANCHINE - Tutto deciso per la nuova stagione, i volti nuovi arrivano da Cbs e Bacigalupo e andranno a guidare le due categorie di Allievi.


Chiusa un'annata positiva al Nichelino Hesperia, si riparte subito con i nomi per la prossima stagione. Salvo ripescaggi, sono due le categorie che dovranno cercare di riconquistare i regionali. A Francesco Bonasera il compito di riprendersi la Juniores, proseguendo con l'ottimo gruppo che ha strappato una buona salvezza mantenendo la categoria Allievi. Chi dovrà cercare di risalire sono anche i 2008, che proseguono come l'Under 19 nel segno della continuità guidati da Giuseppe Fratello, che dopo la salvezza strappata in questa stagione proverà a migliorarsi ulteriormente. 

Per le restanti panchine, il nome di spicco è quello di Elio Bert. Già al Chisola, poi Cbs, in questa stagione ha guidato i 2006 del Bacigalupo ed eredita la truppa sempre dei 2006, che l'ex Luigi Munno (passato al Rosta) lascia in piena salute, forse la squadra più forte tra quelle del sodalizio bianco rosso. Proverà a fare ancora meglio nella classe regina dei campionati giovanili.

Con lui dalla Cbs arriva Loris Fasiello, che prende i classe 2007 e tenterà di replicare la buona salvezza ottenuta con i 2008 rossoneri. Infine sarà Francesco Starace a prendere per mano gli Esordienti 2009 e traghettarli nel difficile passaggio all'attività agonistica.

A dirigere il Settore giovanile, con il ruolo di responsabile, rimane Nicola Sgueglia, sempre in collaborazione con il direttore generale Damiano Zurlo.