Mercoledì, 04 Dicembre 2024

Fabrizio Novarese e Daniele Bindini preparano il terreno, con ambizione e serenità per crescere con la Polisportiva Garino

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NUOVO CORSO - Fabrizio Novarese e Daniele Bindini portano la loro esperienza in seno alla società rosso blu. Ambizione condivisa e un'idea di crescita graduale, per proseguire nel processo di crescita del sodalizio guidato dal presidente Gianni Matacchione.
 


Alla presentazione della seconda edizione della International Europe Garino Cup, il presidente Matacchione era stato chiaro: grande soddisfazione per il successo riscontrato dal torneo dedicato all'Under 12 femminile e la speranza che questo possa fare da trampolino per lo sviluppo del settore nella società rosso blu.
La scelta come Dg di Fabrizio Novarese punta decisa in questa direzione e il diretto interessato sottolinea l'impegno che verrà intrapreso a tal proposito.
"Vedere quanto successo ha riscontrato l'anno scorso la manifestazione, tanto da raddoppiare i suoi numeri quest'anno, è una grande soddisfazione. La scorsa stagione su 12 squadre era presente una sola straniera, l'Olympique Marsiglia, quest'anno ci saranno le due dilettanti del Gap Foot 05 e CA Plan de Cuques e due eccellenze come Nizza e Olympique Lione. La grande richiesta che ci ha portato anche a dover dire no ad alcuni club per mancanza di spazi sufficienti (saranno 28 le squadre al via n.d.r.), a conferma dell'interesse sempre crescente che c'è anche in Italia per il movimento femminile. Un movimento che guarda avanti e per cui tutti dovremmo fare la nostra parte. Qui a Garino c'è la piena volontà di crescere da questo punto di vista e aiutare lo sviluppo di questo sport. Purtroppo in Italia siamo indietro, è un discorso che riguarda il sistema calcio in generale. Il primo problema sono gli spazi, le società come prima cosa devono ripensare in certa misura gli impianti, per dedicarne una parte ad uso esclusivo di bambine e ragazze. In Francia un tempo la situazione era molto indietro, ma dagli anni '80 hanno iniziato un processo di riqualificazione degli impianti, con investimenti, progetti importanti, che ora portano la nazione ad essere un punto di riferimento in Europa. Una squadra come il Lione ne è l'esempio lampante con i suoi trionfi, ma anche la Nazionale è ormai tra le eccellenze del continente. Qui da noi è importante che tutte le realtà si attivino in proposito, perché per avere un così largo bacino da cui pescare sempre più giocatrici valide, non basta l'impegno delle sole professioniste. Come detto la crescita del movimento e l'interesse verso di esso sono in aumento, i numeri lo certificano anche negli stadi. Un tempo forse c'era un problema culturale che ne rallentava la crescita, ma credo che ora si sia superato".

Gli obbiettivi nel breve e lungo periodo quindi quali sono?
"Per ciò che concerne il calcio femminile, cercheremo già dalla prossima stagione di avere un gruppo di bambine al Garino, riorganizzando gli spazi come viene fatto ora per permettere alla Juventus di allenarsi nella struttura. E' ambizioso, ma l'esempio dato dalla società bianco nera e l'impegno profuso in questa collaborazione ci aiuta a capire certe esigenze. Nel lungo periodo invece si prospetta un progetto più articolato, ma è qualcosa che non dobbiamo avere fretta di realizzare subito.
E' lo stesso per il calcio maschile. Abbiamo un vicino di casa importante e di gran livello come il Chisola. Una società che si è costruita col tempo i suoi successi, un esempio virtuoso da guardare con rispetto, ma senza l'ansia di raggiungerli nell'immediato. Cercare di arrivare a quei livelli, ma con scelte oculate e una crescita graduale. Il punto di partenza è decisamente buono, ci sono dei bei numeri e punteremo a crescere dal punto di vista sportivo, provando a strutturare qualche gruppo che possa fare molto bene. Per questo sarà importante il lavoro con Daniele Bindini. La sua esperienza e conoscenza del calcio giovanile darà tanto alla società e con lui faremo piano piano le valutazioni necessarie per rafforzare i vari gruppi, cercando di non stravolgere quanto fatto fino a qui".

Una comunione di intenti che sottolinea anche Daniele Bindini, nuovo Ds del Settore Giovanile, estremamente soddisfatto del nuovo incarico, dove le varie esperienze a Pecetto, Nichelino Hesperia, Beiborg.
"Non conoscevo Fabrizio e con il presidente Matacchione ci siamo incontrati solo da avversari quando io ero al Pecetto, ma quando mi è stato proposto l'incarico ho accettato subito. Ho sentito subito un ambiente familiare qui a Garino, una società fatta da persone vere, trasparenti e con l'ambizione negli occhi. Qui si respira calcio fatto bene, un luogo dove lavorare serenamente. E' ancora presto per fare certe valutazioni, ma parlare con Fabrizio Novarese è un piacere, una persona preparata con cui riuscire a confrontarsi. Io mi occupo solo del maschile, non essendo esperto della controparte, ma sarà importante riuscire a costruire una filiera femminile, grazie alla collaborazione con la Juve, che sono sicuro possa dare tanto a noi come a loro.
Per quanto riguarda le idee per il futuro, chiaramente è ancora presto per prendere certe decisioni. Le annate stanno andando tutte piuttosto bene e c'è la possibilità di conquistare i Regionali con qualche gruppo, ma la nostra idea di sviluppo prescinde in questo momento dalla categoria. Puntiamo naturalmente ad un parco allenatori preparato e che accompagni alle competenze sul campo la capacità di formare spirito di gruppo e di appartenenza. Dobbiamo crescere ragazzi che sentano il legame con la società e poi formino la base su cui puntare per formare la prima squadra. Loro devono essere al centro di tutto e cercheremo di non stravolgere, ma concentrarci su cambiamenti ragionati. Vogliamo evitare di formare squadre meteore, che salgano e scendano di categoria da un anno all'altro, dobbiamo strutturare le varie annate insegnando ai ragazzi ad essere pronti a qualsiasi evenienza".

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