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Giovedì, 19 Novembre 2015 11:09

Allievi fascia B - Lucento salvato dalla nebbia: partita sospesa sull'1-0 Bra. Venerdì il replay

Scritto da Redazione

SPAREGGI / LA PARTITA - I padroni di casa erano chiamati all'impresa sul proprio campo di corso Lombardia dopo la disfatta di Bra (3-0). Dopo un buon inizio però, i ragazzi di Peirone hanno trovato il vantaggio e la qualificazione sembrava solo più una formalità, finché il destino non ha cambiato tutto. Clamorosa seconda chance servita: domani alle ore 18.00

 

LUCENTO-BRA  SOSPESA
RETI: pt 16' Ambroz rig. (B)
ARBITRO: Abdelaziz di Torino
LUCENTO (4-3-1-2): Boncristiano; Ciliberti, Sanità, Shaker, Coulibaly; Sacco, Gerardi (10' st Di Matola), Patitucci, Tagliaferri; Ciurleo, Curione. All. Commisso. 
BRA (4-3-3): Mattis, Peirano, Viberti, Fiore, Stroppiana; Cammarata, Tarable, Vanzetti; Patrascu Ambroz, Sandri. All. Peirone. 
NOTE: Partita sospesa al 28’ della ripresa sul risultati di 0-1;  ammoniti Stroppiana (B), Shaker e Sacco (L); espulso Sanità (L, 23’ st) per doppia ammonizione.

Partita difficilissima sulla carta per gli undici di casa, in questa occasione seguiti in panchina da Commisso, che devono ribaltare il 3 a 0 subito all'andata sul campo del Bra. 

La voglia di farcela non manca agli Allievi fascia B del Lucento, che cercano di attaccare con decisione la porta difesa da Mattis, già dal fischio d'inizio. L'impresa da compiere è però di quelle epiche e nonostante i genitori spingano sugli spalti, la squadra in divisa blu non riesce a concretizzare. Al 16' del primo tempo, dopo una ripartenza veloce, Fiore, colto in controtempo, commette fallo in area. L' arbitro si vede così costretto ad ammonire il giocatore e ad assegnare il rigore al Bra, trasformato da Ambroz. La pressione per il mancato ribaltamento del risultato sale  dopo il penalty e la difficoltà nel compiere l'impresa cresce di minuto in minuto. Il Lucento cerca di rendersi pericoloso per mezzo dei calci piazzati, ma nessuna conclusione impensierisce il numero 1 del Bra.

Serve una scossa ai padroni di casa e la svolta arriva grazie al fattore meteo. All' inizio del secondo tempo, la nebbia inizia a scendere lentamente sul perimetro e la qualità del gioco ne risente. Il Lucento cerca di non mollare e attacca con foga, ma le azioni create risultano imprecise e poco concrete. Lo sbilanciamento in attacco apre dei varchi al Bra che cerca di pungere con veloci ripartenze. Già dal 12' della ripresa la visibilità è ridottissima e le due squadre non possono che limitarsi ad un gioco fatto di lanci lunghi e poco efficaci. Al 23', dopo un contrasto tra Peirano e Sanità, l'arbitro espelle il difensore centrale del Lucento, reo di aver colpito l'avversario con una gomitata. In un attimo si crea una bolgia vicino alla tribuna. E' il 24' e tra le proteste dei giocatori e dei dirigenti del Lucento per l' espulsione e le urla degli infreddoliti spettatori, il direttore di gara sancisce la sospensione della gara per mancata visibilità sul terreno di gioco.

Ad incontro sospeso i due allenatori offrono spunti differenti: mister Commisso sottolinea la difficoltà riscontrata sin dai primi minuti, dettata dal risultato secco dell' andata; nonostante ciò l'obiettivo, prevedibile del resto, era quello di attaccare dal primo minuto e di non mollare fino alla fine. Ma il rigore assegnato agli avversari ha tagliato non poco le gambe al suo undici di partenza.

Per quanto riguarda la partita del Bra, Peirone afferma di aver patito inizialmente il pressing alto degli avversari, soprattutto a centrocampo; dopo il penalty realizzato dalla sua formazione, però, la difesa è stata brava a concedere poco spazio agli avversari. La reazione dopo qualche difficoltà iniziale è stata convincente, fino alla sospensione, evitabile a suo avviso.  

Si andrà al replay quindi, già fissato per domani pomeriggio alle ore 18.00, per sancire chi tra Lucento e Bra approderà ai regionali e chi, invece, dovrà accontentarsi del campionato provinciale. Certo è che gli ospiti, a 10’ dalla fine in vantaggio e con l’uomo in più, possono almeno permettersi di sentirsi sfortunati (se non presi in giro) perché la pratica qualificazione era già archiviata. 

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