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Giovedì, 20 Gennaio 2022 18:37

Moderna Mirafiori, Natale Moncada traccia la strada: “Gruppi competitivi, conquistare subito una categoria regionale sarebbe un sogno”

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Natale Moncada Natale Moncada

INTERVISTA - Parla il responsabile del Settore giovanile: “L’avventura della nuova società è iniziata bene, siamo in linea con i programmi. La base sono allenatori, istruttori e staff societario preparati e competenti. Il momento non è facile, ma andiamo avanti per il bene dei ragazzi”


Facciamo qualche passo indietro. La società del Moderna Mirafiori è nata questa estate dalla fusione di Moderna (o meglio Mo.De.R.Na) Bacigalupo e Atletico Mirafiori. L’acronimo Mo.De.R.Na, efficace perché celebra la contemporaneità, nasce a sua volta dalla crasi dei nomi e cognomi dei due fondatori: De. R. è l’attuale presidente Riccardo De Maglianis; Mo. e Na. sono le iniziali di Natale Moncada, che del Moderna Mirafiori è il responsabile del Settore giovanile.

“Sei anni fa - racconta Moncada - io e Riccardo abbiamo deciso di fondare una società tutta nostra. Siamo partiti da una prima squadra e intorno abbiamo costruito giovanili e Scuola calcio. Adesso la sfida che ci siamo messi in testa di vincere è molto più grande, perché l’Atletico Mirafiori è un marchio storico nel calcio torinese e noi vogliamo riportarlo dove merita”.

Classe ’60, Natale Moncada vive da sempre sui campi di Torino e provincia. Settore giovanile nel mitico Barcanova del presidente Pampione, poi tanta Promozione con Cirié e Rivarolo, le prime esperienze in panchina mentre ancora giocava con un’altra società storica come l’Ivest, quindi tante stagioni al Vianney, come allenatore e direttore tecnico. Poi l’avventura del Moderna, in sinergia con il Bacigalupo, e finalmente il Moderna Mirafiori, insieme all’amico di sempre Riccardo De Maglianis, e a nuovi compagni di viaggio come Luciano Ferramosca e Pasquale Blandi.

Una sfida impegnativa, ma il primo anno è incoraggiante.

“Forse è meglio dire l’anno zero… ma sì, l’inizio di questa avventura è incoraggiante, siamo in linea con quanto ci eravamo prefissati. Abbiamo una Prima squadra competitiva, un Settore giovanile completo, una buona base della Scuola calcio, in tutto più di 200 tesserati sono un buon numero. Ma soprattutto abbiamo costruito una società fatta di persone competenti, preparate, conosciute e stimate in tutto l’ambiente. Istruttori e allenatori sono stati la nostra priorità, perché il valore di una società è dato dalle persone che la compongono”.

Concentriamoci sul Settore giovanile.

“L’’Under 17 di Francesco Di Monda e del suo vice Alberto De Maglianis è in piena corsa per i regionali, è stata a lungo prima anche se ora deve recuperare qualche posizione: vediamo, certo sarebbe un traguardo storico, al primo anno di attività della nuova società. Anche le altre squadre sono competitive: i 2006 di Jonathan Pintus sono a metà classifica; i 2007 di Claudio Ivaldi sono una squadra esuberante, divertente da vedere, sempre votata all’attacco; anche i 2008 di Marco Russo stanno crescendo bene, anche se è il gruppo che abbiamo faticato di più a costruire. E dietro ci sono i 2009 di Francesco Faggio, una sicurezza. La cosa che mi fa piacere è che sono tutte squadre con una loro fisionomia ben precisa, non un gruppo di ragazzini buttati in campo a caso. C’è tanto da migliorare, ovviamente, ma si vede che dietro c’è un progetto, un programma che tutti devono seguire”.

Il momento che stiamo vivendo non è però dei più felici.

“Proprio no, la situazione è problematica, per il mondo del calcio ma non solo ovviamente. Capisco le scelte della Federazione, ma voglio sottolineare che lo sport è fondamentale perché i giovani possano crescere in modo sano, non bisogna mai dimenticarlo. Noi stiamo andando avanti con gli allenamenti, ma con la giusta cautela, anche perché ogni assenza fa sempre suonare un campanello di allarme… Cerchiamo di tenere sotto controllo la situazione, insieme alle famiglie, e andiamo avanti per il bene dei ragazzi. Speriamo che a metà febbraio, come da programma, si possa veramente tornare in campo”.

Chiudiamo con i vostri obiettivi per questa stagione e più in prospettiva.

“Vogliamo migliorare e crescere, un passo per volta, da tutti i punti di vista. Sarebbe bello salire di categoria con la Prima squadra, sarebbe un sogno conquistare subito una categoria regionale, ma senza ansia, se non sarà per questa volta, ci riusciremo nella prossima stagione. Poi dovremmo migliorare la qualità delle nostre squadre e costruire i gruppi mancanti nella Scuola calcio, indispensabili per dare continuità alle giovanili. Andiamo avanti a fari spenti”.

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