Domenica, 28 Aprile 2024

International Europe Garino Cup - Al lavoro per la nuova edizione, il presidente del Garino Gianni Matacchione fa il punto della situazione

INTERVISTA - Dopo il successo della scorsa edizione si prospetta un terzo anno altrettanto proficuo. Folto il parterre di partecipanti, mancano ancora alcuni nomi, ma anche quest'anno sarà importante la partecipazione di rinomati club esteri.
 


Un impegno importante quello messo in campo dalla Polisportiva Garino. E che tutto sia andato bene nel prestigioso torneo Under 12 femminile lo dimostrano i numeri e la partecipazione di tante squadre di livello e l'interesse suscitato in tante realtà. Manca ancora un po' di tempo all'evento, che presenta una grande novità come sottolinea il presidente Gianni Matacchione.

"Il cambiamento più rilevante rispetto allo scorso anno sarà che il torneo non si disputerà ai primi di giugno, ma durante Pasqua. Sappiamo che ci sono altri tornei in quel periodo e alcune società potrebbero essere impegnate, ma è stato necessario per avere tre giorni pieni in cui disputare il torneo. Lo scorso anno giocammo in concomitanza con la festa della Repubblica che cadeva di venerdì, con 28 squadre partecipanti tre giorni sono il minimo indispensabile perché tutto si svolga nel migliore dei modi e anche così è stato uno sforzo logistico notevole. Però per noi è stata una grande soddisfazione, probabilmente il più importante evento realizzato da quando esiste il Garino, con circa 2000 persone coinvolte tra squadre, staff e genitori al seguito. Anche quest'anno avremo tra le 28 e le 30 squadre ospiti, purtroppo di più al momento non possiamo, ecco spiegato il cambio di data. Questo potrebbe però permetterci di coinvolgere più facilmente qualche società estera, visto che la festa in questo caso coinvolge anche loro a differenza del 2 giugno".

Per quanto riguarda i nomi presenti, a che punto siete?

"Siamo in contatto o in attesa di risposta da alcune realtà, abbiamo allargato i nostri orizzonti. Oltre alle società della zona, avremo un ospite da Milano, il Nizza, una compagine maltese, questi i nomi certi da fuori. Il Lione dovrebbe essere dei nostri e stiamo aspettando conferme da altre francesi e dal San Diego, dagli Stati Uniti. Ci fa molto piacere essere in contatto con loro, a giugno faranno una tournée qui in Europa e per loro ho organizzato un'amichevole con la Biellese. Il movimento femminile è molto attivo negli USA, sarebbe bello se riuscissero a partecipare. Abbiamo contattato anche le spagnole, per ora ci ha risposto il Barcellona, ma sono già impegnati. Anche in Italia cerchiamo di spingerci più lontano, provando a coinvolgere la Lazio, il Frosinone. L'evento è riconosciuto probabilmente una delle manifestazioni più importanti per quel che riguarda la categoria in Italia, siamo contenti dell'interesse suscitato e puntiamo a definire tutto entro Natale. Le iscrizioni terminano il 30 novembre e a tal proposito lancerei anche un messaggio, visto che al momento le società coinvolte sono un ventina mancano pochi posti, chi fosse interessato ci contatti presto. Credo che tra 15-20 giorni avremo tutto più chiaro, poi come detto prima di Natale saremo pronti con regolamento, calendari. Potremmo fare una presentazione come lo scorso anno, magari sorteggiando dal vivo i vari gironi. Vedremo".

L'interesse del Garino per il calcio femminile è stato ben rimarcato lo scorso anno. A che punto siete con il suo sviluppo?

"Purtroppo ancora ci è precluso. Il nostro problema sono gli spazi, per ora non è cambiato nulla dalla scorsa stagione, ma lavoriamo con pazienza in quella direzione. Non vogliamo partire con soluzioni tampone che poi magari ci porterebbero a dover rinunciare, a formare squadre per poi essere costretti a scioglierle e bruciare tutto il settore. Quando inizieremo sarà perché abbiamo solide basi, la volontà di investire c'è. Nel frattempo proseguiamo con la collaborazione con la Juventus e continuiamo a guardarci intorno in cerca di soluzioni valide. Ci teniamo anche perché nel complesso il movimento cresce sempre di più. Pensiamo anche ai risultati della scorsa edizione del torneo. Ha vinto la Pro Sesto superando la Roma e al 4° posto è arrivata l'Accademia Torino, tenendosi dietro tante realtà molto più attrezzate. Tutte le squadre hanno dato battaglia e le piemontesi hanno fatto una bella figura. E' un buon segnale della salute del movimento nel dilettantismo, segno che il livello piano piano si sta alzando e questo garantisce maggior competitività".

Per quanto riguarda il settore giovanile invece come sta andando questo inizio anno?

"E' una stagione sicuramente complicata per le due annate che fanno i regionali. Stanno avendo qualche difficoltà ad adattarsi al livello della categoria, ma non facciamo drammi, anche in questo frangente vogliamo tornare a buoni livelli, ma con pazienza. Sono esperienze allenanti per i nostri ragazzi, è la strada da percorrere. Ai provinciali abbiamo un gran bel gruppo come i 2009 che sta facendo molto bene, mentre ci dispiace un po' per i 2010 che non faranno i regionali, ma sono sicuro si toglieranno le loro soddisfazioni nei provinciali. Per quanto riguarda l'Under 14 non è stata una brutta idea reintrodurre queste qualificazioni, anche se con i gironi in questo modo per noi sarà sempre difficile, visto che passano due squadre e una di queste sarà sempre il Chisola. Quest'anno abbiamo trovato come avversario una buon squadra come il Piossasco e non si può sbagliare niente che vieni punito, però è importante che i ragazzi siano artefici degli eventuali cambi di categoria, anche nelle altre annate. Che si giochi sul campo e non si dipenda da ciò che fanno gli altri, solo così si può migliorare".

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