Giovedì, 19 Giugno 2025
 Luca Mereu

Luca Mereu

SEMIFINALE - Appuntamento con la storia per il Torino, il 20 giugno contro il Milan i Torelli vanno alla caccia del loro primo alloro di categoria. 
 


UDINESE-TORINO 1-2
RETI: pt 31' Cantarella (T), 44' Visintini (U), st 24' rig. Ballanti (T)
UDINESE (3-4-2-1): Venuti, Fanin (st 34' Mossolin), De Paoli, Romanin (st 40' Gjergji), Marello, Cigaina, Ramku, Davia (st 34' Bottacin), Carrillo, Vettor (st 40' Elezzi), Visintini (st 17' Anghileri). A disp. Pirrò, Magonara, Germinaro. All. Gridel
TORINO (4-2-3-1): Cereser, Cekrezi (st 25' Moretti), Cantarella, Carrascosa, Bianchi (st 41' Penkov), Amisano, Ballanti (st 41' Gori), Sheji (st 1' Luongo), Lebrino (st 14' Turola), Bonacina, Falasca (st 25' Reynheim). A disp. Martena, Re, Marangon. All. Rebuffi
AMMONITI: pt 14' Amisano (T), st 13' Luongo (T), 18' Ramku (U)
ESPULSO: st 46' Turola (T)

Tensione alle stelle tra Torino e Udinese nella seconda semifinale di giornata. Entrambe si giocano l'accesso alla finale per conquistare il primo scudetto di categoria della loro storia ed entrambe partono guardinghe, studiando gli avversari a ritmi lenti. I friulani sono i primi a sbagliare: è il 19' quando su un disimpegno errato Bonacina si avventa sul pallone provando a portarsi a tu per tu con il portiere avversario, ma Venuti non si fa sorprendere intervenendo fuori area e salvando i suoi. I granata comunque si accendono e poco dopo sull'asse Sheji-Bianchi costringono ancora Venuti alla parata, con il portiere bianconero che si ripete alla mezzora neutralizzando la conclusione di Falasca. Il gol comunque è nell'aria e arriva un minuto dopo grazie a Cantarella, pescato ottimamente da un altro preciso cross di Sheji. Entrambe le squadre lottano strenuamente, ma sembra si possa arrivare all'intervallo senza ulteriori sorprese, quando al 44' Romanin mette la freccia a sinistra, servendo poi un cioccolatino a Visentini che vale l'1-1.
I Torelli al rientro in campo provano a essere subito aggressivi, ma è l'Udinese a tenere meglio il campo e a costruire le palle gol più ghiotte, prima con Visentini, poi con Ramku, ma in entrambi i casi Cereser si esibisce in interventi di qualità salvando il risultato. Ci prova anche Marello da fuori, conclusione di poco sul fondo, a dimostrazione che l'Udinese è decisamente più in palla in questa fase di gara. Rebuffi cerca soluzioni dalla panchina e si torna a un sostanziale equilibrio, rotto improvvisamente dalla giocata di Bonacina, che steso in area permette a Ballanti di andare dal dischetto a siglare il nuovo vantaggio. Brutto colpo per i friulani che non riescono più a farsi vedere in avanti, almeno fino al 43', quando Anghileri sfiora il palo. Ben 7 i minuti di recupero, per il Toro è lunghissima anche perché al 91' Turola viene giustamente espulso per un brutto intervento su Carrillo. Passa un minuto e De Paoli fa venire i sudori freddi a Cereser, ma è l'ultimo vero pericolo e anzi prima del triplice fischio è Luongo a mangiarsi il 3-1. Poco male perché alla fine l'arbitro fischia e i granata si prendono così la finalissima.

SEMIFINALE - Al Milan basta un tempo per decidere la partita, primi 45 minuti dominati con i rossoneri in rete ben tre volte. Non basta la reazione nella ripresa con la doppietta di uno straripante Elimoghale per ribaltare tutto, La Mantia spegne ogni velleità e in finale così va il Milan.
 


JUVENTUS-MILAN 2-4
RETI: pt 25' Pandolfi (M), 44' Lontani, (M), 46' Tartaglia (M), st 19' e 24' Elimoghale (J), 35' La Mantia (M)
JUVENTUS (3-4-2-1): Huli, De Brul (st 24' Vitrotti), Gielen (st 9' Cancila), Tiozzo (st 37' Samb), Badarau, Borasio (st 9' Malfatti), Repciuc (st 37' Specker), Durmisi (st 9' Bracco), Amadio, Barido (st 1' Ceppi), Elimoghale. A disp. Nava, Sibona. All. Cioffi
MILAN (4-3-1-2): Pittarella, Vechiu, Tartaglia (st 37' Borsani), Cullotta, Valeri, Cisse (st 27' Nolli), La Mantia (st 37' Grassini), Plazzotta, Lontani (st 7' Pisati), Pandolfi, Zaramella (st 37' Mazzeo). A disp. Bianchi, Ibrahimovic, Angelicchio, Lupo. All. Renna

Incredibile quanto visto nel primo parziale di questa semifinale, con la favorita Juventus letteralmente annichilita dal Milan, con il Diavolo che fa il bello e cattivo tempo dominando la frazione. Huli è chiamato agli straordinari, salva su Pandolfi e al 23' è a sua volta salvato dal palo sul tiro di Lontani. Per i due giocatori di Renna è però solo questione di minuti prima di trovare la via della rete. Pandolfi ci riesce con un bel diagonale incrociato, e a un minuto dall'intervallo regala anche l'assist per Lontani che è anche fortunato, visto che la sua conclusione leggermente deviata diventa imparabile. Il 2-0 sarebbe già un duro colpo, ma nel primo minuto di recupero arriva anche il 3-0 di Tartaglia sul servizio di Lontani e per la Juventus è notte fonda.
Il tecnico Cioffi deve aver dato una bella strigliata negli spogliatoi, perché quella che torna in campo è tutta un'altra versione dei bianconeri visti fino a quel momento. Il trascinatore è Destiny Elimoghale, che si carica la squadra sulle spalle e regala speranza con una doppietta nell'arco di cinque minuti. Primo gol da vero opportunista, il secondo di pregevole fattura con il bel taglio favorito dall'imbucata di Ceppi. Il palo questa volta salva il Milan sul tiro di Tiozzo dalla distanza, sembra la rimonta possa essere nell'aria, ma dal nulla arriva la mazzata finale. Su un contropiede infatti La Mantia sigla il poker rossonero e per la Vecchia Signora è un colpo terribile. Bravi comunque i ragazzi di Cioffi (espulso poco dopo per le eccessive proteste su un eventuale mancato rigore) a non arrendersi e serve il miglior Pittarella, sull'incornata di Tiozzo, per non far vivere al Milan ultimi minuti tribolati. Finisce così, Diavolo in finale in attesa di una tra Udinese e Torino.

SOCIETA' - Ultimi tasselli disposti in casa Gassino, Fabio Salomone (inizialmente designato per la squadra 2011) si dedicherà totalmente al ruolo di direttore generale. L'ex selezionatore della rappresentativa U15 gestirà il vivavio, Marco Gastaldo direttore sportivo di Juniores e Prima squadra.


Erano state tutte assegnate le panchine rossoblu, ma si è optato per un cambio nell'annata dei 2011. Inizialmente con Fabio Salomone alla guida, il compito verrà affidato a Carlo Ciluffo, con il direttore generale che si dedicherà quindi alla gestione societaria. Confermati quindi Marco Vianello in Under 17, Gabriele Assom in Under 16 e Mitia Savio in Under 14.

Non è l'unica ufficializzazione arrivata, perché è stato presentato Franco Di Nuovo come responsabile del settore giovanile e della scuola calcio. Nome di prim'ordine e grande esperienza quello dell'ex capitano della Primavera del Torino, che come calciatore vanta esperienze di rilievo nel professionismo e nel calcio piemontese (Empoli, Sanremese, Casale, Cuneo tra le tante) e con i granata per 20 stagioni si è dedicato alla formazione dei giovani nella scuola calcio. Per lui anche la vittoria nel 2024 del Torneo delle regioni alla guida della rappresentativa Under 15 Piemonte e Valle d'Aosta. Con lui ecco anche Marco Gastaldo, che ricoprirà il ruolo di direttore sportivo di Juniores e Prima squadra.

SEMIFINALE DI RITORNO - Obiettivo centrato, i bianconeri di mister Grauso si qualificano per la seconda volta alla finale per lo scudetto di categoria. Niente derby d'Italia e rivincita dell'edizione 2017/2018 andata all'Inter, l'avversaria della Vecchia Signora sarà l'Empoli, che ha estromesso i neroazzurri nel doppio confronto.
 


JUVENTUS-ROMA 3-1
RETI: pt 12' Demichelis, 29' Santa Maria, st 1' Bonifazi (R), 3' Rigo
JUVENTUS (4-3-2-1): Giaretta, Rigo, Del Fabro (st 7' Carfora), Brancato, Rocchetti, Demichelis, Giambavicchio (st 18' Banchio), Marchisio (st 39' Mosca), Santa Maria (st 39' Osakue), Corigliano, Salvai (st 18' Yeboah). A disp. Jakab, Basile, Pamè, Bruno. All. Grauso
ROMA (4-3-3): Bouaskar, Milocco, Strata (st 36' Florio), Bonifazi, Di Marino (st 1' Sperlonga), Vasta, Di Mascio, Proietti (st 36' Patteri), Dal Bon (st 29' Tombion), Guaglianone, Russo (st 1' Zekaj). A disp. Barone, Saviano, Rialti, Susin. All. Scala
AMMONITI: pt 18' Del Fabro (J), st 1' Rocchetti (J)
NOTE: st 1' Giaretta (J) para calcio di rigore a Bonifazi (R)

LA PARTITA

La Juventus arriva da favoritissima alla semifinale di ritorno con la Roma, nonostante il pari subito all'andata all'ultimo respiro. Ai giallorossi serve l'impresa, ma i padroni di casa dimostrano subito che giornata sarà trovando il vantaggio al primo vero affondo. E' il 12' quando dopo un calcio d'angolo Demichelis trova lo spiraglio giusto per infilare l'estremo difensore capitolino e portare avanti i suoi. I ragazzi di Grauso non sbagliano un colpo dietro e quando si propongono in avanti sono sempre capaci di far male e così al 29' ecco il raddoppio di Santa Maria, che in area deposita in rete il pregevole servizio di Salvai, autore oltre all'assist di una partita di gran livello. Giaretta non deve compiere neanche un intervento nel corso del primo parziale e sulle ali dell'entusiasmo i padroni di casa vanno al riposo sul doppio vantaggio.

La ripresa si apre con la rete che poteva riaccendere le speranze della Roma. Rocchetti atterra Sperlonga in area, rigore che Bonifazi si incarica di battere, ma la conclusione è sventata da Giaretta. La sfera però diviene preda del romanista che si fa perdonare l'errore e accorcia. Gli ospiti non hanno neanche il tempo di esultare che Rigo sigla il 3-1 e la rete chiude sostanzialmente i conti. Da qui alla fine infatti i pericoli latitano da una parte e dall'altra, man mano che i minuti passano aumenta il nervosismo con il direttore di gara che ha il suo bel da fare per calmare gli animi e Corigliano che testa i riflessi di Bouaskar nell'unica altra vera conclusione del secondo tempo. Si arriva al triplice fischio e il pubblico di Vinovo può festeggiare, appuntamento ora al 23 giugno per l'appuntamento con il primo, agognato scudetto.

2ª GIORNATA - Prova sontuosa dei ragazzi di mister Cocino (sostituito in questa occasione da Cristian Balice in panchina) al cospetto dei veneti del Montebelluna. Fioccardi superstar con una tripletta da urlo, ma nel complesso prestazione monstre di tutti i protagonisti bianconeri.
 


LASCARIS-MONTEBELLUNA 5-1
RETI: pt 2', st 1' e 29' Fioccardi, pt 33' Pizziola (M), st 22' Spina, 32' Scanavino
LASCARIS (4-3-3): Castaldi, Quattrocchi, Amorosi, Cottafava (st 24' Scanavino), Cattalano (st 6' Amendolagine), Bruno, Raviola (st 33' Ciliberti), Halip (st 10' Martinelli), Fabbrini (st 20' Spina), De Stefano (st 40' Camino), Fioccardi (st 33' Caglioti). A disp. Micheletti, Margiotta. All. Balice
MONTEBELLUNA (3-5-2): Muraru (st 34' Bortolin), Robazza (st 24' Rizzardo), Pellizzari, Tessariol (st 37' Bordin), Menegazzo, Pacini (st 6' Bernardi), Bresolin (st 29' Kakou), Vettorazzo, Marraffa, Dal Pietro (st 17' Amenta), Pizziola (st 37' Rossi). A disp. Toso. All. Ceccherini
AMMONITI: pt 21' Fabbrini (L), 40' Halip (L)

LA PARTITA

E' un Lascaris da stropicciarsi gli occhi quello che scende in campo nella sfida casalinga con il Montebelluna. I padroni di casa, oggi in completa divisa nera, partono a mille e nel primo quarto d'ora di gioco fanno letteralmente girare la testa agli avversari, che non riescono a porre un freno alle scorribande offensive lascarine. La corsia di destra presidiata da Raviola diventa immediatamente terra di conquista e lo sarà per tutta la gara anche una volta che saranno cambiati gli interpreti, con il malcapitato Pellizzari che finisce travolto a più riprese. La prima delle quali è già al 2' di gioco, con Fabbrini che si allarga, entra in area e scarica rasoterra per il taglio di Fioccardi, che di piatto in area piccola appoggia per l'1-0. E' solo l'inizio della giornata pazzesca dell'esterno con la maglia 11 sulle spalle e nei primi minuti la difesa non lo vede praticamente mai, presa sempre dì infilata dai suoi inserimenti. In 13 minuti ci sono infatti altre tre ghiotte palle gol che vedono l'autore del gol protagonista: al 6' il suo colpo di testa sul cross di Cottafava termina alto; al 9' stessa sorte tocca alla conclusione di Halip servito da Fioccardi, al 13' la giocata più bella, con il rapido fraseggio tra Cottafava e Halip a centrocampo, rapido scarico per Raviola che sulla destra sterza, si porta la sfera sul mancino e crossa per l'11, che tenta la spettacolare sforbiciata in area, ma contrastato dalla difesa il suo tiro diviene facile preda di Muraru.
Il Montebelluna non ci sta, ma sembra inerme, tuttavia allo scoccare del 15' manda il primo campanello d'allarme alla sin lì perfetta difesa del Lascaris. Bresolin trova spazio a sinistra, Marraffa spizza di testa per l'accorrente Pizziola che si divora un gol clamoroso, spedendo di testa a lato colpendo tutto solo dal limite dell'area piccola. La piccola disattenzione alza il livello di attenzione di Bruno e compagni, con il capitano che disputa una grande partita fin dall'inizio, dando vita con Marraffa a una sfida decisamente Muscolare, che però molto spesso evita con anticipi precisi e puliti. Tuttavia gli ospiti prendono un po' di coraggio e il metronomo Tessariol prova a caricarsi la squadra sulle spalle. Al 19' bell'alleggerimento proprio del 4 veneto, che vince uno dei rari duelli a centrocampo liberandosi di due avversari con una ruleta, avanza in campo aperto e dai 20 metri cerca la botta senza fortuna, con un tiro rasoterra poco potente che Castaldi blocca senza problemi. A questo punto per dieci minuti le due squadre sembrano tirare un po' il fiato e costruiscono poco, poi tra 31' e 33' l'incontro si riaccende. Prima è Quattrocchi ad andare vicinissimo al raddoppio, pescato da una punizione di Bruno battuta nella propria trequarti che sorprende la difesa. Il terzino si avventa sul pallone, Muraru esce malissimo, ma il colpo di testa del 2 bianconero termina fuori di nulla. Scampato pericolo un po' dal nulla gli ospiti trovano il pari, nell'unica indecisione della difesa di casa. Bravo Bresolin a trovare ancora spazio a sinistra, con l'esterno che è l'unico che prova ogni tanto a inventare qualcosa per i suoi, bravo anche Pizziola ad avventarsi sul cross ribadendo in rete, pur se marcato. Rete che arriva un po' dal nulla e spiazza i giocatori di Balice, che non riescono nel finale di tempo a creare altri pericoli e anzi è Castaldi che deve stare attento alla potente, ma centrale punizione di Dal Pietro battuta al 40'. Finisce così il parziale.

Si torna in campo con gli stessi 22 dei primi 45 minuti e come a inizio gara il Lascaris parte con il fuoco addosso, trovando il nuovo vantaggio dopo neanche 30 secondi. Sempre dalla destra è Raviola questa volta a trovare lo spunto giusto, palla in mezzo e di testa Fioccardi sigla il 2-1. Per il Montebelluna è una mazzata, anche perché i veneti, già sconfitti dal Tau Altopascio, hanno assolutamente bisogno della vittoria per nutrire qualche speranza, ma i padroni di casa sono scatenati e vogliono ora evitare di subire un altro scherzetto come nel primo tempo. Fabbrini servito da Fioccardi va vicinissimo al tris con un mancino da posizione defilata che però attraversa tutto lo specchio della porta finendo sul fondo, poi è Raviola a chiamare Muraru all'intervento. Cominciano i cambi per entrambe e Bernardi sembra dare un po' di vivacità sulla sinistra alla manovra ospite, ma Bruno e il neo entrato Amendolagine erigono una diga invalicabile e le mosse dalla panchina del Lascaris pagano tutte, non solo in difesa. Sono proprio i subentrati Martinelli e Spina a confezionare il 3-1 che di fatto chiude la partita, con il 20 che si esibisce in una bella rete di testa, non certo il suo marchio di fabbrica. L'incontro è virtualmente chiuso, anche perché i veneti subiscono il contraccolpo psicologico e i padroni di casa volano sulle ali dell'entusiasmo, andando poi a chiuderla in goleada. Fioccardi si porta a casa il pallone regalandosi la tripletta con una magistrale punizione, poi ci pensa Scanavino a realizzare un altro gran gol con una botta di prima intenzione sull'imbucata di qualità di Spina. Apoteosi Lascaris, con anche i tifosi del Montebelluna che applaudono le giocate dei padroni di casa, che due volte con Caglioti mancano poi l'occasione di arrotondare ulteriormente.
Finisce in festa con l'ennesima prova di qualità vista nell'impianto di via Claviere, ora testa alla trasferta con l'ostico Tau Altopascio, gara decisiva per il passaggio del turno. Il Lascaris ha due risultati su tre, vietato fare calcoli, ma questi ragazzi possono giustamente sognare in grande.

1ª giornata / Montebelluna-Tau Altopascio 1-2
2ª giornata / Lascaris-Montebelluna 5-1
3ª giornata / Domenica 22 giugno - Tau Altopascio-Lascaris

SEMIFINALE - Finisce la bella avventura della Pro Vercelli, in semifinale il Benevento travolge le Bianche Casacche senza appello, due reti per tempo e campani in finale. Gara dominata dai giallorossi, ma per i ragazzi di Melchiori restano gli applausi per una grande stagione che ha fatto sognare.
 


PRO VERCELLI-BENEVENTO 0-4
RETI: pt 18' Soprano, 35' Scalici, st 31' Grilli, 38' Del Gaudio
PRO VERCELLI (3-5-2): Breshak, Iuliano, De Faveri, Spassino (st 1' Money), Prella, Di Franza, Necchio (st 40' Ayachi), Orsi (st 40' Squarise), Shaker (st 33' Valentino), Canapa (st 22' Tabaku), Atzeni (st 1' Quaglino). A disp. Aloj, Villa, Zacchera. All. Melchiori
BENEVENTO (4-3-3): Cammarota, Kwete, Scarpitella (st 40' Pisani), Del Gaudio (st 40' Catiello), D'Ambrosio, Formicola (st 40' Cerulo), Battista (st 26' Cerbone), Grilli (st 33' Infante), Soprano (st 33' Matrone), Giugliano, Scalici (st 33' Giurolo). A disp. Luongo, Patriarca. All. Floro Flores

PANCHINE - Dopo una annata ricca di soddisfazioni la società della Pellerina prosegue nel suo percorso di crescita, puntando all'en plein regionale con tutte le categorie.
 


La società del presidente Tony Tucci è in continua ascesa, tanta qualità in campo e fuori, con il responsabile Raffaele Balluardo a garantire sempre un impegno di altissimo livello e il riconoscimento ricevuto come Academy Juventus. Le squadre poi si sono disimpegnate davvero bene in campionati durissimi, con il fiore all'occhiello dell'Under 15 che ha centrato la qualificazione alle fasi finali. I ragazzi del 2010 saranno guidati ancora dal presidente Tucci anche per la prossima stagione, così come completerà il biennio con gli Allievi Francesco Starace, capace di centrare la salvezza con i suoi 2009 al termine di una stagione davvero impegnativa in un girone di ferro e il netto dominio nel raggruppamento per gli spareggi. La stagione dei suoi ragazzi è andata in crescendo, la prossima stagione potranno togliersi ulteriori soddisfazioni.

Confermatissimo anche Beppe Mugavero alla guida della Juniores, con cui ha chiuso al primo posto il girone B di Torino, si giocherà la presenza ai regionali negli spareggi di settembre. Per disputare con tutte le annate i campionati regionali si dovrà aspettare anche gli spareggi pre campionato che vedranno coinvolta l'Under 14. Per centrare l'obbiettivo si è puntato sull'esperienza di Vincenzo Cirri, in arrivo da una complicata stagione all'Autovip San Mauro, ma capace due anni fa con il Druentina di sfiorare il titolo regionale. Sicura della categoria è l'Under 15, con i ragazzi del 2011 che si sono appena salvati negli spareggi con due giornate d'anticipo. Alla guida tecnica il prossimo anno ci sarà Marco Pedone, questa stagione al timone del Ciriè Under 15. L'ultimo nome è quello di Gianfranco Bilanzone, l'ex Academy Lascaris e RWC Lucento prenderà in carico la nuova Under 18.

FINALE SCUDETTO - Torino campione al termine di una finale tiratissima. Anino strepitoso, dall'altra parte il collega Marcaccini fa lo stesso, ma i cambi di mister Vegliato la decidono e i granata possono fare festa.
 


ROMA-TORINO 1-2 dts (1-1 dtr)
RETI: st 16' Ferraris, 28' rig. Sugamele (R), pts 7' Spadoni (T)
ROMA (4-3-1-2): Marcaccini, Marchetti, Zinni, Terlizzi, Cama (st 31' Lulli), Arduini (pts 9' Scacchi), Troiani (st 12' Morucci), Panico, Bah, Sugamele, Belmonte. A disp. Stomei, Tesauro, Sarac, Malafronti, Ferrara, Cinti. All. Ciaralli
TORINO (4-3-3): Anino, Gatto, Fiore (st 15' Acquah), Pellini, Finizio (st 32' Ressia), Brzyski (st 20' Conzato), Olinga, Sandrucci (st 1' Ferraris), Kirilov (pts 1' Spadoni), Cacciamani, Conte (st 1' Melo, sts 12' Kugyela). A disp. Bochicchio, Demian. All. Vegliato
AMMONITI: st 18' Finizio (T), 22' Cama (R)

LA PARTITA

Si gioca a Latina la finalissima per lo scudetto Under 18, sfida tra le due migliori squadre della stagione regolamentare, divise al termine del campionato da un solo punto. La doppia sfida ha visto grande spettacolo e grande equilibrio, con i giallorossi vincenti 3-2 in casa e i Torelli che hanno restituito la pariglia al ritorno con un pirotecnico 4-3. La Roma gioca praticamente in casa e cerca di imprimere subito il suo marchio all'incontro, con Cama e Sugamele che provano a trascinare i compagni. Anino tuttavia non corre grossi pericoli, anche se all'8' la squadra di Ciaralli richiede un calcio di rigore per fallo di mano, con i Lupacchiotti che tentano due volte la conclusione dopo un calcio d'angolo, ma il direttore di gara lascia proseguire. Il Toro agisce con pazienza e cerca di pungere con rapide ripartenze e al 19' costruisce una pericolosissima palla gol con Cacciamani, che con una splendida girata chiama Marcaccini alla super parata. La mancata occasione accende lo spirito granata, con i ragazzi di Vegliato che a questo punto sembrano prendere in mano le redini del gioco premendo sugli avversari. Proprio in questo momento però la Roma va vicino al vantaggio in due occasioni: al 27' Cama serve Sugamele a centro area, ma l'attaccante manca la conclusione al volo; al 31' non sbaglia invece il ragazzo di Anagni, il suo tiro da distanza ravvicinata però è neutralizzato dal grande intervento in allungo di Anino. I due portieri sono un fattore in questo primo tempo e lo dimostra ancora Marcaccini, che deve volare per deviare in maniera decisiva il tiro di Kirilov destinato all'incrocio. E' l'ultimo pericolo del primo tempo e dopo un minuto di recupero l'arbitro manda le squadre al riposo.

Vegliato pota per due cambi immediati, con Ferraris e Melo al posto di Sandrucci e Conte. Parte forte il Torino come sempre con il suo trascinatore Cacciamani, vicinissimo al gol con una conclusione a incrociare sul fondo di un nulla. Poi serve il miglior Terlizzi per fermare la corsa di Melo lanciato in campo aperto. Bene i Torelli, ma la Roma reagisce e la gara si assesta su un generale equilibrio. Poi, dopo il cambio forzato con Acquah che prende il posto dell'infortunato Fiore, ecco dal nulla la rete del Torino. E' Ferraris a bucare Marcaccini con una saetta improvvisa dalla distanza, rete fantastica che infiamma la sfida. La Roma non ci sta e trova il pari dopo 10 minuti, decisivo Sugamele dal dischetto dopo che Finizio aveva steso Morucci in area. Il finale è tutto di marca giallorossa, con il subentrato Lulli che si mette in mostra e Anino che per due volte nel recupero toglie ancora le castagne dal fuoco ai compagni con due grandi interventi, entrambi su Sugamele. E dove non arriva lui ci pensa il palo a salvare i granata, con Panico che si morde le mani. Si va quindi ai supplementari con la squadra di Vegliato che tira un bel sospiro di sollievo.

SUPPLEMENTARI

I tempi di recupero iniziano con l'ingresso di Spadoni per Kirilov e ancora una volta Vegliato pesca benissimo dalla panchina. Prima che il neo entrato si metta in mostra però è il sempre superlativo Anino a tenere invariato il risultato: cross dalla sinistra di Marchetti per Morucci, che da due passi sembra trovare il gol, ma la manona sinistra del portiere granata intercetta il pallone destinato in porta. Scampato pericolo ecco il gol dei Torelli: Cacciamani subisce fallo, alla battuta va Gatto che centra perfettamente per Spadoni che di testa riporta avanti il Torino. La Roma non riesce a reagire e anzi in apertura di secondo tempo è Conzato a sfiorare il 3-1. Poi i due portieri si esibiscono in un'altra, ennesima, miracolosa parata ciascuno che di fatto blocca il risultato. Si arriva al finale e dopo due minuti di recupero il Torino può alzare le braccia al cielo e festeggiare il suo primo scudetto di categoria.

QUARTI DI RITORNO - Un Torino tosto e combattivo estromette una delle favorite dalla corsa. Gran prova di carattere dei ragazzi di mister Rebuffi, che tra andata e ritorno hanno dato bella prova di se. Ora una tra Roma o Udinese per conquistare l'atto finale.
 


INTER-TORINO 2-2
RETI: pt 15' Virtuani (I), 33' Bonacina (T), st 41' Amisano (T), 44' Franchi (I)
INTER (4-3-3): Farronato, Lissi (st 17' Breda), Sorino (st 17' Rocca), Pavan (st 36' Allasufi), Peletti, La Torre, Grisoni (st 36' Salviato), D'Agostino, Carrara (st 11' Vukaj), Virtuani, Moressa (st 11' Franchi). A disp. Dorigo, Medina, Leoni. All. Handanovic
TORINO (4-3-3): Cereser, Cekrezi (st 29' Moretti), Gori (st 1' Bianchi), Amisano, Cantarella, Carrascosa, Bonacina (st 21' Luongo), Ballanti, Reynheim (st 1' Falasca), Lebrino (st 17' Turola), Sheji (st 21' Sheji). A disp. Martena, Re, Penkov. All. Rebuffi

LA PARTITA

L'Inter è costretta a fare la partita dovendo recuperare lo svantaggio dell'andata e prende immediatamente le redini dell'incontro. D'Agostino va al tiro già al secondo di gioco, ma la palla termina alta. Il possesso è costantemente sui piedi dei neroazzurri, che al quarto d'ora passano con il grandissimo gol di Virtuani, una botta di destro che va a togliere le ragnatele al sette. Il Torino fatica a gestire la palla, tuttavia nonostante la pressione non fa correre altri grossi rischi a Cereser e al 33' con Bonacina trova lo spiraglio giusto per agguantare il pareggio. Si combatte nel resto del parziale, ma nessuna delle due squadre va ulteriormente vicina al gol e così si arriva all'intervallo sull'1-1.

A inizio ripresa subito due cambi per Rebuffi, con gli ingressi di Bianchi e Falasca in vece di Gori e Reynheim. E' però ancora l'Inter a partire meglio e ci vuole il miglior Cereser al 15' per negare il 2-1 a Franchi, con una gran parata in allungo sulla conclusione a botta sicura dell'avversario. Girandola di cambi per entrambe, con l'Inter che prova a spingere con convinzione e i Torelli a ripartire, ma sono le due difese a farla da padrone e non si passa da una parte o dall'altra. Poi nel finale ecco che l'incontro si infiamma. Prima è Amisano a trovare la rete che lancia i granata verso la semifinale. I ragazzi di Handanovic non si arrendono e a un minuto dal 90' trovano il 2-2 con Franchi. Nel recupero La Torre prova la conclusione, ma la difesa respinge, alzando la barricata per gli ultimi assalti e spingendo così la squadra di Rebuffi al penultimo atto.

SEMIFINALE - Gara intensa, una vittoria bella e sudata per il Torino, risolta di misura dalla rete di rapina di Cacciamani. Ora l'atto finale, giovedì 12 giugno alle 20 a Latina, con il Toro che attende la vincente della sfida di questa sera tra Roma e Inter.
 


TORINO-CESENA 1-0
RETE: st 30' Cacciamani
TORINO (4-2-3-1): Anino, Gatto, Fiore (st 8' Ressia), Pellini, Olinga, Ferraris (st 39' Acquah), Cacciamani (st 39' Da Costa), Kirilov (st 39' Brzyski), Spadoni, Conzato (st 18' Finizio), Conte (st 18' Sandrucci). A disp. Bocchicchio, Kugyela, Yesin. All. Vegliato
CESENA (4-3-1-2): Fontana, Antoniacci (st 18' Gori), Ridolfi, Baietta, Bertaccini, Greco, Lantignotti, Lontani (st 32' Berti), Galvagno, Zamagni (st 36' Sanaj), Gabriele (st 18' Biguzzi). A disp. Gianfanti, Omokaro, Casadei T., Casadei E., Ricci. All. Lantignotti
AMMONITI: pt 13' Galvagno (C), st 34' Cacciamani (T)

LA PARTITA

L'incontro tra Torino e Cesena disputato a Latina parte subito a ritmi sostenuti e già nei primi 10 minuti entrambe le compagini si mostrano pericolose. I romagnoli sono costretti alla vittoria, dato che in caso di parità anche dopo i supplementari, non ci sarebbero i calci di rigore, ma passerebbe alla finale il Torino in virtù della miglior posizione in classifica conquistata nella stagione regolare. Bianconeri quindi aggressivi fin dal calcio d'inizio e sono proprio loro due volte con Lantignotti ad andare vicini al vantaggio, ma in entrambi i casi la pericolosa conclusione termina di poco sul fondo. Il Toro non sta a guardare e risponde con Conte, anche in questo caso però il suo tiro non inquadra lo specchio della porta. La prima mezzora di gioco vede le due contendenti molto pimpanti e sia Anino che Fontana devono superarsi. Prima è l'estremo difensore del Cesena a compiere un vero miracolo sulla bella conclusione a giro di Conzato, servito da un ispirato Cacciamani. Poco dopo ancora Fontana, ancora su Conzato, il cui tiro cross insidioso testa i riflessi dell'estremo difensore. Dall'altra parte è Zamagni a chiamare Anino alla parata in allungo. Anche Conzato tra i Torelli si dà molto da fare e crea non pochi grattacapi, ma la seconda parte del primo parziale è tutta appannaggio del Cesena e lo dimostrano le tre occasioni da gol costruite tra 39' e 47'. Nel primo caso Lontani dalla distanza sfiora il palo; nel secondo ancora Anino bravo a dire no a Greco; nel terzo Antoniacci sugli sviluppi di un corner ha campo libero, ma colpisce al volo in maniera scordinata e la sfera termina alta, chiudendo così il primo tempo.

Stessi 22 in campo a inizio ripresa e come nel primo tempo le emozioni non mancano. Anche in questo caso a partire meglio è il Cesena con Lontani, ma Fiore ribatte salvano i suoi. Immediata la risposta del Torino con Cacciamani, ma l'esito è uguale al precedente confronto, con Fontana che piazza una paratona tenendo la porta inviolata. Vegliato è costretto al cambio all'8' di gioco, problemi muscolari per Fiore, al suo posto Ressia, che entra in un momento favorevole ai romagnoli. Lantignotti e Ridolfi creano un'altra palla gol ben neutralizzata da Anino, i granata non riescono a pungere e sono anche sfortunati, visto che pure Conzato è costretto ad alzare bandiera bianca. E' ancora Cacciamani che prova a scuotere i suoi con il servizio per Spadoni, il cui colpo di testa però manca il bersaglio. E allora si fa nuovamente sotto il Cesena, in questo caso a salvare tutto ci pensa Finizio con un grande intervento difensivo sul tentativo di Gori. Il gioco si fa duro e allora i duri cominciano a giocare e guarda caso è ancora Cacciamani a togliere le castagne dal fuoco per i Torelli. Al terzo tentativo il granata vince la sua personale sfida con Fontana, favorito proprio da un errore del portiere bianconero, che pecca nell'intervento sul cross di Gatto, lasciando la sfera comoda da depositare in rete. A questo punto il Cesena deve riversarsi in attacco, ma la difesa di mister Vegliato alza le barricate in maniera magistrale e va anche vicino al raddoppio con Da Costa, lanciato in contropiede da Sandrucci, ma sulla sua strada il numero uno cesenate fa muro. L'ultimo vero pericolo per Anino e compagni arriva da una punizione di Bertaccini calciata fuori di pochissimo, poi nel recupero non si rischia più nulla e la finalissima è così raggiunta.