Lunedì, 29 Aprile 2024

38° Pulcino di Pasqua - Rangers Savonera-Barcanova 2010, una partita da fiato sospeso

"Accarezziamo il pallone", chiede Angelo Biancorosso, istruttore del Rangers Savonera, e i suoi lo ascoltano alla lettera. I suoi sono i Pulcini 2010, impegnati nella gara con i coetanei del Barcanova, nella partita di torneo valida per il Girone A del Pulcino di Pasqua, disputata proprio sul campo base dei rossoblù.


BARCANOVA-RANGERS SAVONERA 2-3
RETI: pt 2' Becchio (R), 12' Caputi (B); st 1' Niang (B), 7' Modica (R); tt 12' Gurzi (R)
BARCANOVA: Kulla, Santonicola, Pelaia, Caputi, Niang, Duchi Gutierrez, Esosa-Sundy. All. Anelli. Dir. Candeloro-Maggia. 
RANGERS SAVONERA: Crivellari, Napoli, Modica, Bruzzese, Campaner, Errico, Gurzi, Merlo, Becchio, Zezza. All. Biancorosso. Dir. Bruzzese-Zezza-Napoli.

L'essenza della gara è in effetti proprio in quella carezza, che però per il Barcanova è stata uno schiaffo, in una gara equilibrata, decisa soltanto nel finale da una zampata di Mattia Gurzi che, per tante ragioni, è il vero man of the match di giornata; ma andiamo per gradi.

Dopo nemmeno un giro di lancetta dall'inizio della gara, Gurzi ha un'occasione d'oro solo davanti al portiere di casa Alessio Kulla, ma la punta non riesce a imprimere abbastanza forza nel tiro per rendersi davvero pericoloso. Il Barcanova tuttavia va in affanno e invece di reagire si fa schiacciare, il Rangers allora dimostra subito di essere una squadra matura, ben messa in campo; imposta dalle retrovie, cambia gioco con facilità, triangola di prima e fa girare palla rapidamente, tanto che al 2' segna il gol del vantaggio grazie a un colpo di testa di Andrea Becchio, che sfrutta con perfetto tempismo un filtrante dalla mediana, prendendo tutta la difesa rossoblù sul tempo con il suo inserimento dalla destra. Il Barcanova prova a reagire, si tira su le maniche e si attiva sfruttando la rapidità di Niang ed Esosa nel contropiede, ma a rendersi pericoloso è ancora il Rangers: Modica imposta e illumina alla Pirlo, Gurzi e Merlo ci provano in sequenza con due botte ravvicinate, ma è bravo Kulla a respingere e non farsi sorprendere. Eppure il calcio insegna: gol sbagliato, gol subito, così sul finire del primo tempo il Barcanova pareggia con Caputi, che scaglia una sassata a mezza altezza al termine di un rapido scambio iniziato con Duchi  e proseguito con Pelaia. Crivellari tocca, ma non basta. Si va a riposo sull'1-1.

Nella seconda frazione di gioco il Barcanova parte a spron battuto e dopo appena un minuto completa la remuntada e si porta in vantaggio con un gran gol di Niang, che insacca di destro con un rasoterra incrociato. Il suo siluro finisce sul palo opposto e poi in rete. Il Barcanova prende coraggio e consapevolezza, aumenta i giri sull'onda dell'entusiasmo e così il ritmo e l'intensità di gioco. Il Rangers allora si allunga e non riesce più ad allargare il gioco sulle fasce, finché Becchio fa partire una palla vagante dalla sinistra verso centro area che attraversa tutta la difesa. Napoli non riesce a correggere in rete per un soffio. Becchio prende per mano la squadra e prova a cercare il pari anche da fuori, ma la sua botta centrale si trasforma solo in un corner. Il Rangers crede nella reazione e alla fine viene premiato dal pari al 7', con un grandissimo gol dalla distanza di Modica. Allo scadere, poi, c'è ancora tempo per un'occasione di testa per Gurzi, fuori di poco. 2-2 a fine secondo tempo.

La terza frazione si apre proprio come si era chiusa, con Gurzi che manca un gol da distanza ravvicinata. Schiena troppo all'indietro e palla sparata alta sopra la traversa. Il Rangers insiste, il Barcanova resiste. Ci prova Campaner con un tiro debole, poi ancora Gurzi, con un'occasione fotocopia della precedente. Il Barcanova tiene duro per portarsi a casa almeno un pari, ma il Rangers non molla, vuole la vittoria, colpisce un palo, e quando la partita è ormai prossima allo scadere, Gurzi ha sui piedi l'ultima occasione per far dimenticare le occasioni mancate. Così, su un batti e ribatti cominciato con Becchio, il tap-in decisivo è del numero 7, che sigla il 3-2 finale con una carezza ravvicinata. Una carezza che vale tre punti.

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