Sabato, 27 Aprile 2024

Nella quinta giornata di campionato si affrontano le ragazze del Torino e il Venaria, in una partita giocata con ritmo e intensità, che ha visto le ragazze del Torino disputare un primo tempo indimenticabile.


Primo tempo: il Torino forte, parte mostrando fin da subito di dominare il campo. Già nei primi minuti passa in vantaggio con un goal di Alessia (1-0). Passano pochi minuti e il Torino sigla il secondo goal con un preciso assist di Gaia per il bomber Laura (2-0). Il domino delle ragazze è totale. Il bravo portiere del Venaria cerca di arginare il divario, ma nulla può su un tiro di Emma, che porta il parziale sul 3-0. Nel finale del tempo le torelle sono decisamente “cattive” agonisticamente : altri due goal del bomber Laura chiudono la prima frazione con un Torino - Venaria 5-0.

Nel secondo tempo da subito si capisce che i ragazzi del Venaria non ci stanno. Iniziano con diverse azioni ad avvicinarsi alla porta, ed è proprio sotto porta che segnano, portandosi cosi il risultato sul 5-1. L’azione del Venaria non si ferma, e trova ulteriore spinta tanto da costringere il bravo portiere del Torino Sara agli straordinari: para due tiri da fuori, ma nulla può su un altro tiro del Venaria, che porta il risultato sul 5 a 2. Le torelle però non mollano ed ecco che un goal di Nicole sul finale del tempo ridà energie alla squadra Torino - Venaria 6-2.

Terzo tempo: il Torino riparte con grande slancio e subito ripristina il dominio territoriale con Gaia, che sigla due goal in rapida successione (8-2). La partita si fa vivace perché il Venaria, nonostante il passivo, non molla mai e ci prova sempre fino a segnare il suo terzo goal (8-3). Sul finale del tempo Cristina segna su un tiro da fuori il nono goal delle torelle. Nulla può più il quarto goal del Venaria, proprio nei minuti finali. La partita si chiude con il risultato di Torino 9 Venaria 4, in una partita bella, ricca di azioni e tanti goal che il pubblico ha gradito. Brave le ragazze e i ragazzi, anche per il comportamento in campo sempre corretto.

Cristoforo Falconi

Testa coda meno scontato del previsto. Gli ospiti del Candiolo passano di misura su un Perosa coriaceo e grintoso, che vende cara la pelle.


Davide contro Golia. Per chi non sapesse nulla di calcio e non conoscesse altro che i dati statistici che precedono l'incontro, la sfida andata in scena a Perosa Argentina in un bel sabato autunnale poteva sembrare uno scontro simile alla più biblica sfida. Ultima contro prima della classe. Dieci i punti che separano in classifica gli ospiti del Candiolo e i padroni di casa del Perosa fermi ancora al palo.

Ma la bellezza del gioco, quando i protagonisti sono i bambini, sta proprio qui. Davide è il più piccolino, apparentemente spacciato contro il presunto gigante Golia. Ma Davide ci mette l'anima: corre e si sbatte esaltandosi con e oltre i suoi limiti. Golia invece sonnecchia. Porge il fianco, non mette il piede sull'acceleratore. E allora Davide, ci prova. Ci crede e non cade in tutta la prima frazione di gioco. Strappa con denti e unghie un prezioso e gratificante zero a zero.

Golia continua a girare per il campo con presunzione. Sa di essere il più forte, ma si scorda che il calcio, come la vita, è, o almeno dovrebbe essere, meritocrazia: non tutto è dovuto. E così Davide affonda, prova il colpo grosso. Punizione dal limite per i padroni di casa: difesa alta, molto. La palla si insacca nella rete. Davide (Perosa) in vantaggio. Golia, alias Candiolo, prova a reagire, almeno a non prenderle. Ma non è facile cambiare l'inerzia di una cosa quando la si è iniziata con il piede sbagliato. Fortuna degli ospiti è che il piede giusto, Ardizzoni ce l'ha, eccome. E' una sua fiondata su punizione (povero Davide, colpito con la sua stessa arma) a rimettere il risultato in parità. 1 a 1 alla fine del secondo tempo.

Nella terza frazione, il finale della vicenda mitologica prevederebbe la vittoria del piccolo Golia. Ma il calcio e i bambini ci regalano sempre emozionanti colpi di scena. E la scena, nello specifico, se la prende tutta Giordano. Gol vittoria, pesante, da tre punti, finalmente non in fuorigioco.

A Davide l'onore delle armi. A Golia la vetta solitaria della classifica, sfruttando la giornata di riposo del Pinerolo. Nella consapevolezza che ogni piccolo risultato va sudato e conquistato. Senza mai sottovalutare l'impegno. Solo così, facendosi umili, si può diventare davvero grandi.

Fabio (Candiolo)                 

Perosa - Candiolo 1-2 (0-0, 1-1, 0-1)

RETI: Perosa, Ardizzoni, Giordano.

CANDIOLO: Sasso, Coco, Ardizzoni, Pegorin, Masi, Fantone, Caglioti, Bellotto, Mollica, Giordano, Urbano, Zhan, Abdel, Barsotti. All. Beppe Fratello.

La capolista in grande spolvero in casa contro i Tetti Francesi e non perde il contatto con la vetta, sempre condivisa col Pinerolo. Gli ospiti invece tornano a Rivalta con la soddisfazione di essere stati i primi a violare la porta del trio di portieri Sasso-Coco-Borelli.


Candiolo inizia a spron battuto e nel primo tempo mette al sicuro il risultato con i gol di Pegorin, Masi e le doppiette di Caglioti e Fantone. Un 6 a 0 che mette alle corde gli ospiti, che trovano comunque la forza di ben reagire e non subire più goal nella ripresa, che termina a reti inviolate. Nell'ultima frazione di gioco, al rigore di Luise, fa seguito il bel gol del numero 10 ospite, che insacca nella porta candiolese. Dopo più di 220 minuti, finisce l'imbattibilità del trio di portieri biancorossi. Un gran bel piccolo record. Da condividere e, quindi, ancora più bello. Giordano si ripete in tutto e per tutto nella magia già vista a Pinerolo: gran tiro a effetto che finisce in fondo al sacco! Urlo nuovamente strozzato in gola: è ancora fuorigioco. Fantone e Caglioti si dividono il pallone da portare a casa e, con una sillaba a testa, scrivono la parola FI-NE a quello che passerà alle statistiche con il 9-1 finale. Ma questo è solo un particolare! Ci sono situazioni in cui i dettagli fanno la differenza. Anzi, i dettagli fanno sempre la differenza. E se il sabato sera al Grande Torino il biondo olandese della squadra ospite tocca in area la palla con il braccio senza che arbitro e Var intervengano, destino diverso è riservato la domenica mattina al giovane atleta dei Tetti Francesi che, compiendo lo stesso gesto, viene sanzionato con punizione ben differente: rigore. Siamo già nel terzo tempo e la partita è incanalata su binari che vedono il punteggio saldamente in mano alla squadra locale. Vorrebbero tutti calciare, poi uno dei ragazzi in panchina, districandosi tra gli "Io! Io!", si fa largo e il mister gli affida la responsabilità. Lui, il più piccolo del gruppo, l'ultimo arrivato. La rincorsa e il tiro fanno parte di una trepidante ed emozionante attesa, il gol e l'esultanza sono lo scoppio di una sana e genuina felicità, quella che vorremmo vedere tutti i sabati e le domeniche sui campi da gioco. Ad ogni età, in ogni categoria.  Il resto è cronaca di una bella partita domenicale, giocata tra nebbia e freddo.

Fabio (Candiolo)

 

Candiolo - Tetti Francesi Rivalta 9 - 1 (6-0, 0-0, 3-1)
RETI: pt: Pegorin (C), Masi (C), Fantone (C), Caglioti (C), Fantone (C) , Caglioti (C), tt Luise rig. (T), Caglioti (C), Fantone (C).
Candiolo: Borelli, Ardizzoni, Zito, Bellotto, Pegorin, Percoco, Masi, Caglioti, Fantone, Sasso, Mollica, Giordano, Luise. Allenatore: Beppe Fratello.

Finisce 0 a 0 al Barbieri la sfida tra le capolista del girone Pinerolo e Candiolo. Ma non tragga in inganno il risultato. Quella andata in scena domenica mattina a Pinerolo è stata una partita bellissima e ricca di emozioni. I padroni di casa le hanno provate tutte per fare propria la posta in palio, ma i ragazzi di mister Fratello si sono difesi in maniera ordinata e puntuale, non rinunciando ad offendere quando è stato loro possibile. Alla fine il pareggio sembra quasi andar stretto ad entrambe.


Pronti, partenza, via e Pinerolo subito in attacco. I ragazzi di casa, forti del primato e della miglior differenza reti rispetto agli ospiti, partono a spron battuto con l'idea di provare a mettere alle corde gli avversari. Il sole sembra essersi svegliato parecchio convinto, ma non forse a sufficienza per asciugare una zona del campo da gioco che sembra voler ricordare un misto tra una palude e la famosa pozzanghera di fango di Peppa Pig. E' una lotta. La palla quando arriva sul centro destra dell'attacco bianco-blu non rotola, non rimbalza, viene inghiottita dal terreno. I ragazzi di Fratello sembrano dei veri e propri guerrieri. Sarà lo scudo impresso sulle loro maglie, sarà il fango che ne nasconde ormai il colore, ma non mollano e non indietreggiano di un centimetro, anzi. Al 15' è Ardizzoni a mettere in mezzo uno spiovente da punizione che viene trasformato in una vera e propria magia da Giordano. Girata al volo ad effetto col sinistro che si insacca sotto il sette. Gol da antologia, da stropicciarsi gli occhi. Non si può sentire la voce dell'arbitro che pochi secondi dopo il fischio dice : "Fuorigioco!". Il VAR non interviene. Il buonsenso dice che forse, nel dubbio, un gesto tecnico del genere andrebbe premiato a priori. A prescindere dai colori della maglia che indossi. 0 a 0 al ventesimo, si ricomincia.
All'ombra del campanile di San Maurizio, nella seconda frazione sembrano i portieri delle due compagini a voler vestire i panni della santità. Miracoloso il portiere locale su una conclusione di Pegorin ben innescato da Fantone in versione rifinitore. Strepitoso Borelli, ben coadiuvato dal collega Coco, per costanza e precisione negli interventi a difesa della propria porta. Pinerolo ci crede e attacca con costanza ma il Candiolo si difende a maglie e denti stretti. La linea difensiva regge, i suoi interpreti sembrano gladiatori intenti a non voler concedere nulla fino alla loro uscita indenne dall'arena. Percoco, capitano di giornata, prova a interdire e a mettere ordine lì in mezzo al campo dando il "La" a diverse ripartenze portate sulle fasce dai vari Mollica, Bellotto e Abdel. Qualche sanguinosa palla persa nel mezzo apre spiragli ai franchi tiratori bianco-blu. Il bersaglio grosso, però, non viene centrato. Dopo 40', ancora 0 a 0.
L'ultima frazione di gioco è una vera battaglia. Il Pinerolo continua ad attaccare ma gli ospiti si rendono ancora pericolosi con Caglioti e Pegorin. In campo e sugli spalti la tensione cresce e non sembra essere facile per il direttore di gara prendere la decisione giusta al momento giusto. Il triplice fischio finale viene accolto dai ragazzi in maglia biancorossa come un meritato premio al loro impegno e alla loro abnegazione. Candiolo mantiene la sua imbattibilità, porta a casa la vittoria agli shout-out e corre al Grande Torino per la sfilata delle Academy. Peppa Pig, invece, coi ragazzi rientrati negli spogliatoi, può tornare a saltare nella pozzanghera di fango. In fondo, è e resta solo un gioco.
Fabio, Candiolo

Sabato pomeriggio quasi primaverile a Collegno: una temperatura perfetta per giocare la terza di campionato. Torino Femminile e Borgaro si presentano a questa partita con uno score di una partita vinta e una persa, i tre punti sono quindi importanti per entrambe.


Le squadre iniziano con i giochini che mettono alla prova le loro abilità tecniche. Subito dopo entrano in campo. Primo tempo: Il Torino inizia subito con diverse azioni a portarsi sotto porta, ma il bravo portiere del Borgaro Nobis blocca ogni tentativo. Tanto che su un capovolgimento di fronte, il Borgaro con un rimpallo passa in vantaggio (Torino-Borgaro 0-1).

Nel secondo tempo le ragazze del Toro provano da subito a riportare la partita in equilibrio e ci riescono con un'azione veloce che vede protagonista Nicole, con un tiro sotto porta con il quale trova il pareggio. Segue ancora un palo delle "Torelle", ma il Borgaro non ci sta e crea diverse azioni pericolose senza mai finalizzare. La partita è molto fisica e intensa e la difesa del Borgaro è molto brava a chiudere gli spazi.

Nella terza frazione si decidono le sorti della partita. Varie azioni per entrambe le squadre generano diversi cambiamenti di fronte. Su uno di questi il Torino sblocca il risultato con un tiro da fuori di Eleni (Torino-Borgaro 2-1). Pochi minuti dopo, con un altro tiro da fuori, Laura sigla il terzo goal (Torino-Borgaro 3-1). Il quarto goal di Alessia consacra un perfetto terzo tempo. Nulla può una magistrale punizione del Borgaro sul finale di gara. La partita si conclude con il risultato Torino-Borgaro: 4 a 2. Bella partita con grande equilibrio fino al terzo tempo, in cui le Torelle hanno espresso il loro miglior calcio. 

Cristoforo Falconi

Con due goal per tempo i ragazzi di mister Fratello si aggiudicano la sfida tra Academy, e restano in testa alla classifica del loro girone. Al Cumiana la soddisfazione della vittoria su misura negli shoot-out.


Candiolo - Cumiana Calcio Real:  6-0 (2-0, 2-0, 2-0)
RETI: Pegorin (C), Fantone (C), Belotto (C), Peposhi (C), Fantone (C), Caglioti (C).

La cornice ambientale e climatica sarebbe degna di lettone e caminetto. Ci si potrebbe concedere al massimo una buona tazza di cioccolata calda per colazione. Ma i 18 ragazzi in campo non sono d'accordo con questi pensieri "pantofolai" dei vecchietti in tribuna e, onorando la sveglia che è suonata presto anche di domenica, incuranti della pioggerellina autunnale che cade sul campo da gioco, danno luogo a un match combattuto e giocato su buoni ritmi da ambo le formazioni.

Il Candiolo vuole confermare la vittoria ottenuta in trasferta e Pegorin, da subito, sembra interessato a far capire a compagni e avversari che non ha alcuna intenzione di lasciare spazio ad altri sulla sua fascia di competenza. Uno a zero dopo pochi minuti: autore del gol, guarda caso, proprio lui. Il Cumiana c'è e non demorde, ma dopo qualche buona sortita offensiva della squadra ospite è nuovamente la compagine locale a trovare il raddoppio con Fantone. 2 a 0 e tutti a bere un goccio d'acqua sognando, forse, la cioccolata di cui sopra.

Girandola di sostituzioni che non modifica lo spartito visto durante i primi 20 minuti. Cumiana volenteroso ma è nuovamente il Candiolo a colpire. Capitan Bellotto prima e Peposhi poi insaccano la rete dell'incolpevole portiere avversario. Il tabellone luminoso, ci fosse, a fine secondo quarto riporterebbe il seguente risultato: Candiolo 4 - Cumiana 0.

L'ultima frazione di gioco assume l'andamento della pioggerellina di giornata: costante, ma senza essere monotona. Altri venti minuti di gioco gagliardo e intenso nel quale tutti gli atleti chiamati in causa hanno provato a dare il meglio di sé correndo e lottando su ogni pallone. Sono nuovamente i padroni di casa a trovare la via della rete con Fantone, che festeggia la doppietta personale, e Caglioti.

Candiolo 6 - Cumiana 0. Tutti sotto la doccia in attesa di pregustare i manicaretti domenicali preparati a casa da mamme, nonne e zie. Nel prossimo turno di campionato (sabato 26 ottobre allo stadio Barbieri) si vedrà chi tra Candiolo e Pinerolo sarà in grado di non aver problemi di vertigini. Si incontreranno infatti le uniche due squadre del girone al momento a punteggio pieno. Scontro ad alta quota: chissà che anche il sole non sia incuriosito e non si affacci per dare un' occhiata.

Fabio (Candiolo)

I protagonisti dello spettacolo genuino, in una bella giornata di sole di ottobre, sono stati i ragazzi e le ragazze di 10 e 11 anni di Torino Femminil e Collegno, gli ultimi esponenti di una generazione che spesso si diletta più con il proprio smartphone, che con un pallone da calcio. 


Tra le due compagini è stata una bella partita, con tanti cambi di fronte, e a tratti anche con un discreto giro palla. Ovviamente, il fatto di essere appena a inizio stagione ha fatto sì che alcuni “movimenti” dovessero ancora essere perfezionati, ma la partita ha comunque riservato non poche sorprese.

Il primo tempo si è chiuso con un bel pareggio (1-1), mentre nel secondo tempo i ragazzi del Collegno Paradiso hanno chiuso in vantaggio (1-2). Nel terzo tempo le ragazze del Torino FC hanno cercato in tutti i modi di provare a vincerla, grazie a qualche azione più rapida, evidenziata da un bel goal del bomber Laura, che ha portato in parità la partita (2-2). Nel finale del tempo, le ragazze del Toro sono anche riuscite a segnare il terzo goal, portando così a casa i tre punti. La partita è terminata col punteggio di 3-2 per il Torino FC, in un match in cui si è potuto assistere a tante belle azioni che sono state sottolineate dagli applausi dei tifosi che hanno gradito lo spettacolo. Bravi tutti!

Cristoforo Falconi

Ultima di campionato per i granata di Loria. Ospiti del bell'impianto del Dorina sbrigano quella che è una semplice formalità, essendo già virtualmente campioni del girone.


La splendida giornata di sole con il primo vero caldo della stagione condiziona non poco i primi minuti di gioco. Squadre un po' imballate che non riescono ad esprimere del tutto il loro gioco, colpa anche di un campo troppo piccolo per giocare a nove. Il primo gol arriva al quarto d'ora, quando lo specialista Vessichelli mette in area un invitante cross su calcio d'angolo: Landi stacca più in alto di tutti e di testa la mette alla destra del portiere. Il primo tempo finisce così.

 

Dopo i cambi di rito si rientra in campo per i secondi venti minuti. Il Mercadante sale in cattedra e al 26' Di Gioia riceve palla appena fuori area. Destro a giro non molto potente - quanto però preciso - che il portiere non può fare altro che accompagnare in rete con lo sguardo. Palla al centro e il pallone arriva a Monchieri, che soltanto un minuto dopo segna il tre a zero. Al 33' è Strat che sgroppa sulla sua fascia di competenza e mette nell'area piccola un delizioso traversone che Siclari non ha difficoltà a correggere in rete. Quattro a zero e squadre al secondo break.

 

Il Mercadante gioca a calcio, buon giro palla e scambi rapidi. Terza frazione che regala ancora soddisfazioni. Al 44' Di Gioia riceve palla direttamente dal rinvio del numero uno del Dorina e segna praticamente a porta vuota. Solo un paio di minuti dopo il centrocampista granata realizza la sua tripletta personale, spedendo la sfera nel sette ben imbeccato da Ibrahim. Al 49' c'è gloria anche per il 'Gallo' Galluzzo, generosissimo in questo finale di stagione, che dal vertice destro dell'area dei ragazzi guidati dall'allenatore Le Noci, la piazza nell'angolo opposto. Chiude il festival di reti ancora Siclari. Punizione di Di Tanno, batti e ribatti in area con il veloce laterale che ribadisce in rete. Zero a otto è il risultato finale.

 

La squadra di mister Loria non ha affatto preso sottogamba la partita come ci si sarebbe potuti aspettare. Per il Dorina c'è stato poco da fare, essendo riusciti ad impegnare il numero uno ospite, Grillone, soltanto in un paio di occasioni. Le buone individualità dell'estremo difensore Ammin e del centrocampista Ojeake poco hanno potuto contro la corazzata granata. Finisce un campionato dove il Virtus Mercadante ha centrato una striscia di nove vittorie su nove. I numeri parlano chiaro: 81 reti segnate e soltanto 4 subite, ed è difficile capire se il grosso del merito del successo vada alla prolificità dell'attacco o all'impermeabilità del reparto difensivo. Chi ha visto tutte le partite può tranquillamente affermare che questo gruppo ha prevalso in tutte le zone del campo ed è il gioco di squadra, che si è visto maggiormente negli ultimi incontri, ad aver fatto la differenza.

Paolo Grillone (Virtus Mercandante)

 

Dorina-Virtus Mercadante: 0-8 (0-1, 0-3, 0-4)
RETI: 15' Landi, 26', 44', 46' Di Gioia, 27' Monchieri, 33', 39' Siclari, 49' Galluzzo.
DORINA:  Ammin (portiere), Bois, Caputo, Coroama, Gonella, Marella, MAcchioni, Ojeake, Porcedda, Rondella, Sanseviero, Solano. Allenatore: Patrick Le Noci. Dirigente: Giosuè Porcedda.​​​​​​
VIRTUS MERCADANTE: Grillone (portiere), Catana, Joine, Carota, Landi, Galluzzo, Di Tanno, Strat, Ibrahim, Vessichelli, Monchieri, Di Gioia, Lopez, Siclari. Allenatore: Maurizio Loria. Dirigenti: Giuseppe Alcaro e Silvano Di Tanno.

Clima invernale per la partita di cartello del girone F. Si incontrano sul rettangolo verde della bellissima struttura del Cus Torino, Sisport in maglia bianconera a righe verticali e Virtus Mercadante in tenuta granata.


Entrambe le squadre sono le prime della classifica a punteggio pieno e hanno sempre battuto le loro avversarie con largo margine di reti. Le premesse per una bella partita ci sono tutte e in effetti il terreno di gioco non ha deluso le aspettative. Assenti per i granata i pilastri della difesa Catana e Landi (in prestito al 2006 di Simone Loria), mentre alla Sisport mancavano Moine e Paganelli.

Si scaldano i motori con la prima serie di shootout, appannaggio dei bianconeri, dopodiché l'arbitro dice che la partita può iniziare. Passati pochissimi giri di lancetta dal fischio di inizio, prima tegola per i granata: il portiere titolare, Alessio Alcaro, esce per malore (fortunatamente il numero uno ora sta bene n.d.r.) e viene sostituito dal numero 12, Riccardo Grillone, reduce da un'influenza che l'ha tenuto lontano dal campo fino a due giorni prima della gara. Il gioco sostanzialmente lo fa il Mercadante, ma è la Sisport a rendersi più pericolosa, soprattutto in contropiede. Come spesso accade nel calcio però non è il possesso palla a premiare gli sforzi e infatti al 19' i granata vanno sotto. Incomprensione nelle retrovie che costa cara: Francioso calcia a rete portando in vantaggio i suoi. L'uno a zero per la squadra di casa è il risultato con cui si va al riposo.

Si riprende con la prevista sequenza di shootout, anche questa volta a favore della Sisport e quindi palla al centro per il secondo tempo. Per i granata entra in campo il 'Gallo' Galluzzo che si scoprirà, allo scadere dei 60 minuti regolamentari, essere il vero match-winner dell'incontro. La partita diventa fin da subito più vivace, con la Sisport di capitan Bertolino che ha alzato il baricentro di qualche metro. Al 23' episodio che fa discutere, l'attaccante bianconero cade in area. L'arbitro che è lì vicino dice che è stato toccato e assegna il rigore senza particolari esitazioni, tra i mugugni di una parte della tifoseria. Il numero dodici granata comincia ad ondeggiare pericolosamente sulla linea di porta, alla Grobbelaar. Il tentativo di ipnotizzare l'avversario presentatosi sul dischetto funziona. Il bianconero calcia nello specchio un tiro angolatissimo sulla sinistra di Grillone, che però si allunga e ci arriva quel tanto che basta per deviare in angolo. Pericolo scampato. L'errore dagli undici metri è la chiave di volta della partita e dà la scossa ai granata, che si risvegliano e, come un animale ferito ma non domo, cominciano ad attaccare a testa bassa. La remuntada inizia. E' proprio il subentrato Gallo al 30' a rimettere le cose a posto. Si trova tra i piedi un pallone che calcia senza troppi complimenti da oltre 25 metri, trovando finalmente il pareggio con un gran diagonale. Passano solo tre minuti e, sul calcio d'angolo battuto da Joine dalla sinistra del fronte d'attacco granata, è ancora Galluzzo ad insaccare. Sorpasso Mercadante. Il secondo tempo si conclude con un palo clamoroso colpito da Di Tanno.

Quando i giocatori rientrano in campo per la terza frazione, di fatto il risultato è ancora in bilico, può effettivamente succedere di tutto. La svolta arriva al 44' minuto. Siclari si fa un coast-to-coast sull'out di sinistra e calcia probabilmente un po' affaticato. Il portiere non trattiene e l'avvoltoio Ibrahim ribadisce a rete da un passo. Il Mercadante mette la freccia e allunga un minuto più tardi ancora con il solito Ibrahim, che approfitta della confusione in mischia per firmare la sua doppietta. Uno-due micidiale che placa definitivamente gli entusiasmi della Sisport e sopisce la sete di rimonta dei granata di capitan Lopez. Allo scadere però c'è ancora spazio per Vessichelli di calciare a porta vuota un bel diagonale teso, approfittando dell'uscita dai pali del numero uno bianconero. La partita sembra conclusa, ma al primo minuto di recupero Strat ci prova da fuori area, il portiere non trattiene e il pallone scivola pigro in rete per l'uno a sei finale.

Partita vera quella tra bianconeri e granata, con risultato in dubbio fino all'inizio del terzo tempo. Sugli scudi, per i nove di mister Loria, gli uomini inizialmente partiti dalla panchina: l'estremo difensore, apparso fin dall'inizio in giornata di grazia, e l'ala destra, un Galluzzo con ottima visione di gioco e senso della porta. Si parla sempre malvolentieri dei singoli, ma in questa gara oggettivamente la premiata ditta G&G ha fatto un pizzico di differenza (i gol tolti dal sacco dal primo e quelli messi in rete dal secondo) anche se, senza la buona prestazione corale del resto della squadra, avrebbe potuto ben poco di fronte ad una Sisport volitiva e determinata a portare a casa il bottino pieno. 

 

Paolo Grillone (Virtus Mercadante)
(papà tifoso il più possibile obiettivo, anche se questa volta è stato ahimé complicato...)

 

Sisport-Virtus Mercadante 1-6 (1-0, 1-2, 1-6)

RETI: pt 19' Francioso (S), st 30', 33', Galluzzo (VM), tt 44', 45' Ibrahim (VM), 60' Vessichelli (VM), 61' Strat (VM).

Sisport: Vigorita, Mauranotnio, Bertolino, Izzi, Netti, Pavanelli, Mazzone, Passaro, Grande, Francioso, Palmieri, D'Angelo, Centonze, Dogliotti. Dirigenti: Bertolino e Francioso.

Virtus Mercadante: Alcaro e Grillone (portieri), Carota, Di Gioia, Di Tanno, Galluzzo, Ibrahim, Joine, Lopez, Monchieri, Siclari, Strat, Vessichelli. Allenatore: Maurizio Loria coadiuvato dai dirigenti Giuseppe Alcaro e Silvano Di Tanno.

In una splendida giornata di sole, nella fantastica cornice del Palafootball di via Nota, si affrontano la capolista Rosta, proveniente da una striscia di 13 vittorie consecutive, e l’Avigliana che, dopo l’apprendistato del campionato autunnale, vuole recitare un ruolo da protagonista nel campionato primaverile.


Si parte - Il Rosta vuole far valere il suo maggior tasso tecnico, ma l’Avigliana si dimostra attenta in difesa e abile a ripartire in contropiede. Ostorero, capocannoniere del torneo, prova a rompere l’equilibrio, ma è il portiere dell’Avigliana Putero che poco dopo si esibisce in una splendida parata. L’Avigliana non sta a guardare e Ippoliti per due volte costringe il portiere del Rosta Sturniolo alla deviazione in angolo. La partita è molto combattuta a centrocampo e, nonostante il caldo, nessuno dei contendenti si risparmia. Il Rosta si riporta in attacco neutralizzato ancora dall’ottimo Putero, ma proprio sul finire del tempo Ostorero ha l’occasione per rompere l’equilibrio; conquistata palla nella sua metà campo, salta un uomo e si invola verso la porta avversaria con il portiere Sturniolo che coraggiosamente esce in presa bassa sull’attaccante aviglianese. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.

Ripresa - Il caldo si fa sentire, apprezzato sugli spalti, meno in campo. Le due squadre ripartono cercando di mettere in campo ognuno le proprie armi: il Rosta il suo maggior palleggio, l’Avigliana la sua determinazione. La partita si gioca prevalentemente a centrocampo, con le due compagini che si annullano a vicenda, fino a quando a metà del secondo tempo la partita si sblocca. Il Rosta manovra sulla sinistra e la palla viene messa al centro dove l’accorrente Viola con un calcio di interno sinistro pesca l’incrocio dei pali opposto per uno splendido gol, su cui nulla può l’incolpevole Putero. La partita sembra mettersi in discesa per il Rosta, ma l’Avigliana non ci sta e vuole dimostrare che la posizione in classifica non è casuale. I lacustri lottano su ogni pallone con feroce determinazione, esibendo anche un bel gioco, con scambi piacevoli, fino a quando, prima dello scadere del secondo tempo, Ostorero ruba palla sulla trequarti avversaria e dal limite dell’area di esterno destro indirizza la palla nell’angolino alla sinistra del portiere Sturniolo inutilmente disteso in tuffo. Anche il secondo tempo si chiude in parità, 1-1.

Terza frazione - La stanchezza si fa sentire, ma nessuna delle due squadre vuole rinunciare alla vittoria ed è cosi che al 3', dopo un batti e ribatti in area rostese, la palla arriva sui piedi dell’accorrente De Francesco che con un destro di prima intenzione la manda nell’angolo basso alla destra della porta difesa da Sturniolo, inutilmente proteso in tuffo. Il numeroso pubblico di parte aviglianese ci crede, trasportato dall’entusiasmo dei ragazzi in campo, ma il Rosta non ci sta a perdere. Incitato dai tifosi al seguito si riversa in attacco e, dopo aver colpito una traversa con Di Giovanni, trova il pari in maniera un po' rocambolesca: Alaimo, subentrato a Putero, si esibisce in una splendida parata, ma la palla schizza sulle gambe di un proprio difensore, per la più classica delle autoreti. Con il risultato di 2-2 ci si avvia agli ultimi 8 minuti di gioco. Quando la partita sembra ormai indirizzata verso il pareggio, che premierebbe entrambe le squadre, Antonaccio trova il guizzo vincente e, dopo aver saltato Nicelli in dribbling, deposita in rete con un preciso sinistro. Da questo momento in poi, complice il caldo e la stanchezza, non si segnalano più episodi degni di nota, fino al fischio finale. Il terzo tempo finisce 1-2.

Partita molto bella, giocata tra due ottime squadre. Il Rosta si conferma in testa alla classifica con uno score che vede 14 vittorie consecutive tra campionato autunnale e campionato primaverile. L’Avigliana perde al cospetto di un grande avversario, ma dimostra di essere tutt’altra cosa rispetto alla squadra del campionato autunnale e di potersela giocare alla pari anche con avversari più blasonati. Bellissima atmosfera sugli spalti ma soprattutto in campo, dove a fine partita tutti i calciatori si sono attardati al centro del campo per complimentarsi a vicenda per l’ottima partita e posare insieme per una foto di gruppo. Senza cadere nella facile retorica ci piace sottolineare che questo è il calcio che vogliamo, dove dei bambini danno l’anima per vincere, ma a fine partita sono capaci di riconoscere il valore dell’avversario.

                                                                                                                                                                                                                                                    Ciro (Avigliana Calcio)

Avigliana Calcio vs Rosta Calcio: 2-3 (0-0, 1-1, 1-2)

RETI: st Viola (R), Ostorero (A);  tt De Francesco (A), autorete (R), Antonaccio (R).

Avigliana: Putero, Ippoliti, Voka, De Ffrancesco, Nicelli, Ferro, Perrotta, Pellegrino, Pace, Ostorero, Alaimo. Allenatore: Barillaro.

Rosta Calcio: Sturniolo, Viola, Triolone, Pace, Molinaro, Laganà, Di Giovanni, Cortassa, Cacciano, Antonaccio, Alberghina. Allenatore: Barcello.