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Domenica, 26 Luglio 2015 12:30

Fortunato Leonardi: "Il Città di Rivoli deve tornare al vertice nelle giovanili"

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INTERVISTA - Il nuovo responsabile del Settore giovanile: "Quando sei in una piazza come Rivoli e hai impianti sportivi di questo livello, non ci possono essere società superiori a te".

 

Fortunato Leonardi ricomincia dal Città di Rivoli. È la terza volta che l’esperto direttore sportivo torna all’ombra del castello, con tre società diverse.

“Sono stato nel Rivoli calcio, quello di Aneri e Giai, nel 2002. Poi al Rivoli Giaveno, con Giai Arcota da una parte, Della Rocca e Malvito dall’altra, nel 2009. Adesso il Città di Rivoli, dove la vecchia guardia è insieme al gruppo arrivato da Cascine Vica”.

Chi ti ha chiamato?

“Tutti, mi ha chiamato il gruppo dirigente. Stavo pensando a sistemare la situazione del Brandizzo, dove è entrata la famiglia Scozzaro, che giustamente gestirà direttamente la società, quando è arrivata la chiamata del Città di Rivoli”.

L’ex presidente del Brandizzo Giorgio Cantelli verrà con te a Rivoli?

“No, lui rimane nel direttivo del Brandizzo, però in questo momento ha altre situazioni lavorative che non lo tengono lontano dal calcio. Pensa che Cantelli è stato anche un mio allenatore, l’ho portato al Nizza, poi ha fatto una bella carriera da allenatore in tante squadre anche nei nazionali, è un vero uomo di calcio”.

Quale sarà il tuo ruolo al Città di Rivoli?

“Lavorerò nel Settore giovanile, dagli Esordienti agli Allievi. Sono entrato da pochi giorni, gli allenatori erano già decisi. Con i tempi siamo molto avanti, cercherò di fare quello che posso, nel gestire le squadre e cercare di rinforzarle. Poi dovrò farle rendere al meglio e curare i rapporti con allenatori, dirigenti, genitori… tutto come al solito, insomma, giovanili o Prime squadre poco cambia, il mio lavoro è quello”.

Obiettivi?

“Voglio dare una mano per far tornare la società ai livelli le sono consoni, alla pari con le migliori realtà del torinese”.

Ci sono le condizioni?

“Sì, certo. Lavoro da fare ce n’è tanto, ma quando sei in una piazza come Rivoli e hai a tua disposizione impianti sportivi come via Isonzo e via Rosta, devi essere ai vertici, non c’è scelta. Quando ero a Rivoli anni fa, al massimo avevamo società al nostro livello, ma nessuna superiore. Invece in questo momento Rivoli ha meno appeal di altre realtà, non lo dico io ma i fatti. I giocatori più bravi scelgono le società più attrezzare: ci sarà da tribolare, ma dobbiamo tornare ad essere come Chisola, Chieri, Lucento…”

Nella vostra zona la concorrenza è forte: penso a Lascaris, Alpignano, Collegno Paradiso…

“Vero, ma ci sarà spazio anche per il Città di Rivoli. Il sole sorge uguale per tutti... devi solo lavorare bene e avere il tempo per farlo. Il pericolo, sportivamente parlando, deve arrivare da Rivoli per gli altri, non il contrario”.

Ultima domanda. Tu eri al Brandizzo e sei al Rivoli, Azzolina era al Rivoli ed è al Brandizzo, gli Scozzaro erano qui a Rivoli anni fa e hanno parlato a lungo per tornare, e comunque giocheranno in via Isonzo con il loro Brandizzo. Sembra un gioco di parole, ma non è che tutti questi incroci e la convivenza di quest’anno siano una prova di accordo per il futuro?

“Direi di no, ma sono arrivato da una settimana, non posso conoscere queste strategie. In questo momento le strade sono divise e ognuno sta facendo il suo percorso. Poi quello che riserva il futuro può essere tutto e il contrario di tutto…”

Ultima modifica il Sabato, 25 Luglio 2015 19:36

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