Sabato, 04 Maggio 2024
Martedì, 23 Giugno 2015 10:09

Jacopo Apicella: "In rappresentativa ho vissuto un sogno e trovato 19 fratelli".

Scritto da redazione

GLI EROI DI SAN SIRO / 6 - L'attaccante dello Sparta Novara racconta la sua esperienza con la rappresentativa e dice: "Il momento più emozionante? I minuti finali contro il Friuli". La punta poi spende delle belle parole per tutti i suoi compagni individuando Agostini, Fadda e Armando come i migliori nel suo ruolo 

Il peggior nemico dei difensori. Uno che non molla un pallone neanche se in vantaggio per 6-0. E' Jacopo Apicella, attaccante dello Sparta Novara campione regionale 2014 nella categoria Allievi fascia B. Il "rompiscatole" dell'area di rigore è stato protagonista di una buona stagione a livello realizzativo segnando 14 reti nel campionato regionale. Gol che però non sono valsi neppure la qualificazione alle fasi finali dello Sparta, squadra che si augura fortemente di averlo anche per la prossima stagione. Tante le richieste per "Apigol", che potrà decidere se cambiare aria o rimanere a Novara a giocarsi il posto in Prima squadra e portare in alto una delle Juniores più giovani del Piemonte.


A quale giocatore ti ispiri? 
“Rooney”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio? 
“La grinta e la lucidità”.

Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo? 
“Me ne vengono in mente due: la prima contro il Torino (sei anni fa) feci uno dei gol più importanti fino ad ora permettendoci di vincere un torneo, mentre la seconda sempre in una finale di un torneo contro l’Aldini segnai quattro gol”.

La peggiore invece? 
“Credo la finale contro la Lombardia, ero molto stanco e marcato da due difensori molto forti”.

A quale allenatore sei più legato?
“Ho avuto bei rapporti con tutti gli allenatori che mi hanno allenato sino ad ora, ma quello con cui sono stato più legato è stato Giannini ai tempi del Novara”.

Quali sono secondo te i migliori tre giocatori in Piemonte nel tuo ruolo? 
“Agostini, Fadda, Armando”.

Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“Si poteva sicuramente fare di più, dopo aver vinto un titolo regionale l’anno scorso era difficile ripetersi, ma almeno alle fasi finali potevamo arrivarci, però è andata cosi…”

Parliamo di mercato … Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Ho ricevuto chiamate, valuterò, ma per ora sono un giocatore della Sparta Novara”.

Quale obiettivo hai nel mondo del calcio? 
“Più che obbiettivo sarebbe un sogno, fare questo come lavoro”.

Che passioni hai oltre il calcio?
“Solo il calcio”.

Cosa vorresti fare da grande? 
“Il calciatore”.

TORNEO DELLE REGIONI

Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“Mi viene in mente tutto il percorso fatto, dai primi raduni alla scelta finale, mi viene in mente quando sabato 30 luglio siamo partiti per quest’esperienza, mi vengono in mente i 19 fratelli che ho avuto al mio fianco, il fantastico rapporto che abbiamo instaurato in soli pochi giorni, mi vengono in mente i pomeriggi passati insieme. E’ stata un’esperienza indimenticabile che porterò nel mio cuore per sempre”.

Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Motivatore, coraggioso, scaramantico”.

Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“I festeggiamenti a fine di ogni partita”.

Quale invece il momento più emozionante?
“I minuti finali della partita contro il Friuli e nello spogliatoio finita la partita. Poi ovviamente l’entrata in campo a San Siro”.

Ti aspettavi di arrivare in finale?
“Sinceramente sì, sin da subito siamo stati molto uniti ed ero consapevole delle nostre potenzialità. Poi è tutto un po’ più semplice se hai dei fratelli che lottano per il gruppo.  Ringrazio davvero di cuore tutti per avermi dato la possibilità di giocare in un palcoscenico così importante, ringrazio mister Lombardi per aver creduto in me, ringrazio tutto lo staff per la disponibilità e la pazienza che hanno avuto nel sopportarci, ma soprattutto ringrazio i miei compagni per avermi fatto vivere un sogno che non dimenticherò mai”. 

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