Venerdì, 03 Maggio 2024
Domenica, 02 Aprile 2017 22:27

Allievi regionali - Porte troppo basse. Non disputata Saluzzo-Chisola

Scritto da Daniele Pallante

GIRONE B - Le porte erano più basse dei 244 cm previsti dal regolamento. Ora la palla passa al Giudice sportivo

La partita degli Allievi Saluzzo-Chisola non è stata giocata perché il campo da gioco non era regolamentare: le porte infatti sono risultate troppo basse rispetto ai 244 cm previsti dal regolamento.
Così il dirigente del Chisola Ugo Bellardone: "La partita non è iniziata perché le porte erano troppo basse. I ragazzi nel giro di ricognizione sul campo scherzavano sul fatto che le porte fossero basse, Locandro l'ha fatto notare all'arbitro, che dopo averle misurate, ha constatato che fossero davvero molto più basse di quanto avrebbero dovuto essere. Ha dato quindi al Saluzzo 40 minuti di tempo per sistemarle ma, alla fine, la soluzione trovata è stata peggio del problema. Infatti si è scavato sulla linea di porta facendo un fosso che risultava pericoloso per i giocatori. Adesso deciderà il Giudice sportivo".
Sull’argomento è intervenuto anche il presidente del Chisola, Luca Atzori: “A noi interessa semplicemente poterci giocare le partite e i campionati nelle condizioni previste dal regolamento, tutto qui”.

Il dirigente del Saluzzo Antonello Olivesio ci ha scritto una lettera, che riportiamo integralmente:
“Egregio Direttore, la ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimere un mio parere.
Oggi, domenica 2 aprile, si sarebbe dovuta svolgere la partita di calcio, categoria Allievi, tra il Saluzzo ed il Chisola. Appena arrivato il Direttore di gara, i dirigenti del Chisola hanno fatto presente che l’altezza delle porte non era regolamentare. Ho provveduto con l’arbitro ad effettuare la misura ed effettivamente le altezze sono risultate di 237 cm per una porta e di 240 per l’altra: la misura regolamentare è di 244 cm, più o meno 2 cm. A quel punto con l’aiuto del responsabile della manutenzione dei campi abbiamo provveduto ad abbassare l’altezza del campo sulla linea di porta spalando la terra per una larghezza di circa un metro a scivolo lungo tutta la lunghezza di porta. A questo punto i dirigenti ospiti hanno fatto presente al Direttore che la soluzione adottata poteva risultare pericolosa per l’incolumità dei giocatori. Il Direttore di gara sospendeva quindi la partita demandando al Giudice Sportivo la decisione per il risultata della gara. Tutto questo ovviamente sempre secondo Regolamento.
Caro Direttore vorrei, tramite il suo giornale, avvisare i prossimi avversari di controllare attentamente tutte le misure dei campi e soprattutto delle porte per evitare spiacevoli sorprese. Suggerirei alla Federazione di dotare i Direttori di gara di un metro da muratore per verificare le misure e per obbligare al rispetto del Regolamento le squadre che incontrano le prime in classifica.
Cordiali saluti.
Un papà spalatore,
Antonello Olivesio”

Sarebbero tante le considerazioni da fare, infatti questa vicenda è emblematica della condizione di alcuni impianti sportivi, non all’altezza di un campionato regionale, ma anche della passione encomiabile che dirigenti come Antonello Olivesio mettono in campo tutte le domeniche. Però l’argomento è quanto mai serio, non si può risolvere con l'ironia: il regolamento va rispettato, sempre e comunque, non solo contro “le prime in classifica” ma in qualsiasi partita dei campionati federali. Ne va non solo dell’incolumità dei giocatori, ma della credibilità dei campionati stessi. La cosa strana, più che questa gara non disputata, è che questo problema di altezza della porta - che non riguarda solo il campo del Saluzzo - non sia stato rilevato in tutte le partite fin qui giocate.

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