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Venerdì, 03 Marzo 2023 09:40

Andrea Loddo ha detto basta: “Rassegno le mie dimissioni dal ruolo di presidente del Candiolo”

Scritto da redazione

LETTERA APERTA - Le motivazioni dell’addio dopo 7 anni di presidenza: “Tale decisione è frutto di un lungo ragionamento, dettata dalle recenti controversie e soprattutto per la mia incolmabile distanza dalle opinioni e dai comportamenti dell'attuale amministrazione comunale”


“Con la presente lettera, rassegno le mie dimissioni con effetto immediato dal Direttivo e dal ruolo di presidente dell’ASD Candiolo.

Tale decisione è frutto di un lungo ragionamento, decisione per nulla voluta ma obbligata, dettata solo ed esclusivamente dalle recenti controversie e soprattutto per la mia incolmabile distanza dalle opinioni e dai comportamenti dell'attuale amministrazione comunale e del Sindaco Boccardo, incapace di cogliere il vero valore sociale e sportivo dell’ASD Candiolo e del Candiolo Village.

Sono stato tra i fondatori di questa nuova società, nata nel 2014, dopo 30 anni di buio. Promotore e il motore trainante di tutti i successi e della crescita della società fino ad oggi. Quasi 10 anni fa quando partimmo, eravamo animati da buoni propositi e speranze, ma nessuna certezza, mentre oggi che abbandono, lascio un'eredità di oltre 300 iscritti.

Ogni giorno trascorso da quel 2014 ho lavorato sodo, sempre presente, abbiamo investito tantissimi soldi, riqualificando a livello strutturale, sociale e sportivo una struttura morta ed allora, senza futuro, rendendola grazie al nostro lavoro, invidiabile e viva come non mai.

Chi ha onestà e memoria ricorda ciò che è stato fatto, com'era il Village e gli impianti sportivi e come sono oggi grazie all'ASD Candiolo, che non è solo Andrea Loddo, ma è formato da una squadra di persone per bene. Siamo tra le società indubbiamente più coraggiose e intraprendenti degli ultimi anni, abbiamo creato legami e collaborazioni fondamentali e di rilievo con le istituzioni del mondo calcistico. Abbiamo creato occupazione giovanile, progetti scolastici, centri estivi, benessere, eventi di solidarietà, di beneficenza, di aggregazione e di importante rilevanza sportiva e sociale.

Abbiamo vinto tre campionati provinciali e uno regionale dilettantistico, oggi siamo una Scuola Calcio Elite e questo riconoscimento è frutto dell'ottimo lavoro svolto da tutti i componenti della società. Negli ultimi tre anni abbiamo attraversato un mare in tempesta fatto di pandemie mondiali, caro bollette, bandi a noi sfavorevoli, ispezioni dei Nas, multe, atti vandalici e tante vicissitudini che ci hanno penalizzato e fatto capire quanta la mia figura fosse di disturbo e di troppo per qualcuno.

Questo però non mi ha fermato, perché il bene dei nostri ragazzi e della comunità è per me l'unico motivo per cui continuavo ad andare avanti, continuando a tenere viva la struttura e a non fermare questa voglia di crescita dell'ASD Candiolo. Molte volte non serve mettere la testa sotto la sabbia, bisogna combattere per far valere i propri diritti, specialmente quando si è in buona fede e si è fatto sempre di tutto per l'interesse comune, senza interessi economici.

Ogni paese ed ogni città, in un momento storico come questo, dovrebbe avere un’amministrazione comunale attenta e collaborativa, per portare avanti insieme progetti di interesse sociale e sportivo, ma purtroppo a Candiolo sembra che vengano prima gli interessi economici e politici rispetto a quelli sociali della comunità.

Rimarrò comunque nel Candiolo. Svolgerò incarichi operativi di campo, a contatto con ragazzi, famiglie e sport. Sicuramente mi darà una spinta per dare ancora tanto a questa società, che merita di continuare a crescere per il bene dei nostri ragazzi e del nostro paese.

Ringrazio prima di tutti la mia famiglia, i miei amici, i soci, i baristi, le bariste, animatori ed animatrici, i ragazzi e le ragazze di Candiolo, tutti gli atleti e le loro famiglie, dirigenti e allenatori, sia quelli oggi presenti che quelli passati, insieme abbiamo dato tutto il nostro tempo e la nostra passione per questo progetto, rendendolo unico e pieno di valori. Ringrazio gli sponsor e li ringrazio con tutto il mio cuore, per il loro fondamentale aiuto. Ringrazio le istituzioni calcistiche, con cui ho collaborato in maniera seria con impegno ed entusiasmo, ringrazio il mondo del calcio per avermi fatto vivere questa fantastica esperienza.

Auguro al nuovo direttivo un buon lavoro, la società è forte e le persone al suo interno sono fantastiche.

Sono e rimarrò il primo tifoso biancorosso e il mio non è assolutamente un addio. Sempre, solo: forza Candiolo!”

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