Era l’incontro di cartello della seconda giornata del campionato Allievi di Torino. I contenuti tecnici della sfida tra Barracuda e Atletico Torno (incontro terminato 2-0 in favore della squadra di Sandro Bramardi) sono però passati in secondo piano di fronte a quanto accaduto a fine gara. In occasione del gol raddoppio ospite segnato in pieno recupero, un’esultanza sopra le righe del marcatore (Mecca) scatena la rabbia dei genitori presenti in tribuna. A rendere il clima ancora più pesante è il parapiglia che si crea sul terreno di gioco che vede protagonista il dirigente dell’Atletico Torino: questi, stando alle versioni di entrambe le parti, nel tentativo di allontanare i ragazzi spintona un giocatore del Barracuda. Noi di 11 giovani non eravamo presenti sul campo del Barracuda e abbiamo quindi interpellato i due allenatori Fulvio Tortorelli e Sandro Bramardi facendoci raccontare le loro versioni.
Fulvio Tortorelli, all. Barracuda: “Durante la partita non ho avuto problemi con il mister dell’Atletico, a fine gara gli ho stretto la mano. Mi sono solo lamentato un paio di volte con l’arbitro per alcune decisioni però al triplice fischio per me finisce lì. E’ successo invece che in occasione del 2-0 il loro dirigente abbia esultato vicino alla nostra panchina toccando alcuni dei miei giocatori. Gli animi si sono scaldati, si è creato un parapiglia anche per come ha esultato il ragazzo che ha segnato il secondo gol. Il dirigente dell’Atletico nel dividere i giocatori ha spinto i miei e a quel punto è nato un putiferio. A fine gara questo dirigente dell’Atletico Torino continuava a cercare lo scontro e qualcuno col sangue caldo ha perso la testa. Non giustifico la reazione dei miei, non siamo dei santi ma ci hanno dipinto come dei cani rabbiosi quando invece siamo stati provocati. Già abbiamo fatto una riunione nella quale abbiamo discusso di quanto accaduto e la società prenderà provvedimenti. Ma per come sono stati raccontati i fatti, siamo passati noi dalla parte del torto. A fine stagione io lascerò il calcio. Già avevo preso questa decisione dopo la vittoria che ci hanno tolto contro il Lesna Gold, e ora ho avuto la conferma. In un’altra società avrei già lasciato, ma sono troppo affezionato al Barracuda e questi ragazzi e quindi non mi sembra giusto nei loro confronti lasciare a metà stagione”.
Sandro Bramardi, all. Atletico Torino: “Per tutta la partita, dalla panchina avversaria ho sentito più urlare verso l’arbitro che dare indicazioni ai propri giocatori. E’ una cultura sbagliata, io patisco queste situazioni. Già la settimana prima contro il Giavenocoazze mi era capitato. Il mio giocatore ha sbagliato ad esultare in quel modo e infatti è già stato punito. Il nostro dirigente ha avuto il torto di spingere un giocatore del Barracuda nel tentativo di dividere i ragazzi. Io non voglio difendere nessuno, hanno reagito male, però sono stati provocati”.
Intanto la società Barracuda ha tempestivamente pubblicato un comunicato stampa sul proprio sito relativo ai fatti accaduti la mattina di domenica 13 dicembre:
“In merito ai fatti avvenuti al termine della gara Barracuda - Atletico Torino valida per il Campionato Allievi Provinciali disputata in data 13 dicembre, si comunica che la Società USD Barracuda si dissocia dagli atti compiuti al termine della gara da alcuni spettatori presenti nell'Impianto Sportivo.
L'insegnamento dei Sani Valori dello Sport ed una forte propensione al FairPlay sono temi al centro dell'attività proposta quotidianamente a tutti i livelli dallo Staff dell' USD Barracuda. La manifestazione Under 8 Football FairPlay Events svolta nel mese di Novembre sui nostri campi è una delle tante testimonianze concrete e dirette dell'impegno costante della Società nell'ambito della Formazione e dell'Educazione sin dalla Categoria Piccoli Amici.
La Direzione, consapevole di essere stata coinvolta in uno spiacevole episodio, sta valutando le azioni e le disposizioni interne atte a tutelare la propria immagine ed i propri tesserati (e le persone a vario titolo vicine all' USD Barracuda).
La Direzione Usd Barracuda".
Questo invece il punto di vista dell'Atletico Torino, con le parole del dg Fulvio Cocchi e del ds Maurizio Bisi.
Maurizio Bisi: “Io non ero presente, ma dalla mia indagine interna ho capito che il nostro giocatore ha sbagliato, non doveva fare quell’esultanza provocatoria. Per ora è sospeso, in attesa di parlare con la società e decidere cosa fare. Tutti possono sbagliare, ma bisogna essere capaci di riconoscere i propri errori. Per questo, come direttore sportivo e a nome della società, mi scuso con il Barracuda per quanto è successo. Noi dobbiamo fare calcio, non la guerra”.
Fulvio Cocchi: "Non ero presente all'avvenimento e quindi non sono nelle condizioni di potere giudicare; comunque sia è un avvenimento increscioso che continua a sottolineare quanto, nonostante tutti i nostri sforzi, si continua ad avere difficoltà a trasmettere ai ragazzi i concetti fondamentali per effettuare lo sport con lealtà e correttezza. Ritengo che siamo comunque" tutti colpevoli" quando succedono questi avvenimenti. Come Atletico Torino, in qualità di direttore generale, ho convocato il dirigente interessato per sentire la sua versione dei fatti; convocherò il Consiglio Direttivo della Società e prenderemo i Nostri dovuti provvedimenti".
Clicca qui per consultare il Comunicato Ufficiale numero 26 di Torino e leggere i provvedimenti del Giudice Sportivo in merito all’incontro tra Barracuda e Atletico Torino