Lunedì, 07 Ottobre 2024

Fair play, inclusione, appartenenza, etica e tanti premi nella serata dei "Campioni nel Cuore”

LND/FIGC - Premiati 23 protagonisti del calcio dilettantistico e giovanile nella serata organizzata da Comitato regionale presieduto da Mauro Foschia, tra cui Ernesto Olivero del Sermig, l'ex presidente della Cbs Renzo Zecchi, l'arbitra iraniana Sanam Shirvani Ilkhanlar, il fotografo Girolamo Cassarà e sei ragazzi protagonisti di gesti di fair play. Presenti Gabriele Gravina, Giancarlo Abete, Alfredo Trentalange, Vito Tisci, Christian Mossino, Giancarlo Camolese, Stefano Sorrentino, oltre al governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, alla vicesindaca della Città di Torino, Michela Favaro e all'assessore regionale allo sport, Fabrizio Ricca


Un'azione interrotta per soccorrere un avversario a terra, un rigore non preso semplicemente perché non c'era, anche solo un fallo laterale assegnato all'altra squadra: i premi più toccanti dei “Golden Hearts - Campioni nel Cuore” sono stati quelli consegnati ai giovani calciatori per i loro gesti di fair play: Marco Sgroi del Cambiano, Lorenzo Lai del Beiborg, Alessandro Demaria dell'Alpignano, Andrea Romano del Carignano, Alessandro Mascarino dei Diavoletti Vercelli e Vincenzo Marcone del Bulè Bellinzago. Ma tutta la serata, organizzata dal Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta FIGC/LND, è stata ad alto tasso di commozione. C'erano tutte le maggiori autorità del calcio regionale e nazionale, nonché della politica, ma i protagonisti dell'evento sono stati gli attori - abituati a stare ben lontani dai riflettori, come semplici comparse - del calcio dilettantistico e giovanile.

L'evento “Golden Hearts - Campioni nel Cuore”, ospitato nella splendida cornice della Nuvola Lavazza di Torino, è nato proprio per mettere in luce le storie di chi, ogni giorno, si dedica con passione e generosità al “nostro” calcio. «L’obiettivo alla base di questa iniziativa è proprio quello di far emergere da un lato il valore sociale che le società sportive apportano ai rispettivi territori, dall’altro l’importanza delle sinergie tra le società stesse e le amministrazioni comunali, oltre alle varie Fondazioni bancarie che, coinvolte in prima persona, si sono dimostrate molto sensibili a questo tipo di iniziativa» ha commentato il presidente del Comitato regionale Mauro Foschia, che ha fortemente voluto questa serata insieme a Roberto Scrofani.

Prova della risonanza dell’evento, la presenza sul palco dei massimi vertici del calcio: di fronte ad una platea d’eccezione, a consegnare i premi si sono susseguiti Gabriele Gravina, Giancarlo Abete, Alfredo Trentalange, Vito Tisci, Christian Mossino, Giancarlo Camolese, Stefano Sorrentino, oltre al governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, alla vicesindaca della Città di Torino, Michela Favaro e all'assessore regionale allo sport, Fabrizio Ricca, insieme a diversi sindaci e amministratori delle città più importanti del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Ecco i 23 premiati, quindi. Oltre ai sei giovani atleti, coppe e targhe sono state dedicate a Giovanni Caligaris (Bistagno Valle Bormida), Luigi Mario Crestani (Aosta Calcio 511), Renato Lino Comba (Perosa), Renzo Zecchi (CBS), Luigi Finizio (Chisone), Aldo Vittorio Rubatti Gay (Castagnolese), Domenico Carvelli (Onnisport Club), Roberto Delfino (Morevilla), Giuseppe Pellegrino (Soccer Academy), Bruno Martini (Boves Cuneo), Antonio Opezzo (Villanova) e Emilio Paolo Colli (Asca), Girolamo Cassarà (fotografo di Sprint e Sport) e Sanam Shirvani Ilkhanlar, associata A.I.A. di origine iraniana, che è stata omaggiata con una standing ovation.

E ancora, per la categoria delle società, il Moncalvo, che ha effettuato donazioni natalizie alla Fondazione per la ricerca contro la Fibrosi Cistica e ha devoluto parte dell’incasso di alcune partite a favore di famiglie profughe dall’Ucraina. L'A.S.D. Sermig che, con il suo “Arsenale della Pace", partecipa da anni all'attività FIGC calcio a 5 e si impegna costantemente nell’inclusione di giovani stranieri, impiegando quasi solamente questi ultimi nelle giovanili; a portare il suo saluto c'era il fondatore, Ernesto Olivero. E l’A.S.D. Sport Italy, che si batte per l’inclusione sportiva dei ragazzi con disabilità dai 6 ai 17 anni, utilizzando propri tecnici qualificati sia in palestra che sul campo a 11. 

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