Lunedì, 07 Ottobre 2024

Alpignano in Maschera - Fabio Pesatori (Inter): “Confronti sempre interessanti, le dilettanti mi hanno impressionato”

Christian Bellanova e Steven Palmieri, Sindaco di Alpignano Christian Bellanova e Steven Palmieri, Sindaco di Alpignano

INTERVISTE - Christian Bellanova: “Stanco ma soddisfatto, i messaggi dei partecipanti sono la conferma della qualità della nostra proposta”. Marco Viscione, Parma 2011: “Esperienza formativa a livello tecnico e relazionale”. Jacopo Lucci e Simone Sireno della Fiorentina: “Speriamo di tornare l’anno prossimo”. Denis Sanseverino: “Se vogliamo fare calcio, servono tornei di questo livello”


Tre categorie coinvolte, 48 squadre partecipanti alla fase finale (nel dettaglio 18 società professionistiche, 23 dilettanti in arrivo da tutta Italia più 3 dalla Svizzera), un totale di 700 atleti impegnati in 148 partite, concentrate in due giorni pieni di gol e spettacolo. I numeri non dicono tutto, ma raccontano molto dell’Alpignano in Maschera. È comprensibilmente soddisfatto l’organizzatore, Christian Bellanova: “Bene, benissimo, sono davvero contento e soddisfatto di come sono andate le cose. Sto ricevendo tanti messaggi dai partecipanti, tutti ringraziano e già si prenotano per la prossima edizione, queste sono gratificazioni importanti, oltre che conferme della qualità della nostra proposta. Ma sono io che, ancora una volta, devo ringraziare chi ci ha dato fiducia e ha partecipato al torneo, tutte le professioniste e tutte le dilettanti. E devo ringraziare anche lo staff dell’Alpignano - segreteria, dirigenti, arbitri, addetti al campo - che si è impegnato 24 ore al giorno con una professionalità e una dedizione davvero encomiabili”.

FABIO PESATORI (INTER): “NON IMPORTA IL RISULTATO, SOLO CRESCITA E DIVERTIMENTO”

Tra le professioniste, non è certo passata inosservata la presenza dell’Inter. Fabio Pesatori è coordinatore tecnico U9, U10 e U11: “Un torneo davvero interessante - commenta - perché sono interessanti tutte le occasioni di confronto, e in particolare quelle con realtà di alto livello come quelle che partecipano all’Alpignano in Maschera. Devo dire che anche le dilettanti mi hanno impressionato, soprattutto quelle piemontesi, si vede che arrivano da un percorso di selezione impegnativo”. Poi un focus sulla filosofia della società neroazzurra: “La nostra è un’impostazione particolare. L’annata 2014 è la prima che abbiamo, partiamo con pochi giocatori - solo 11 - e ne aggiungiamo due o tre all’anno, tutti i nostri ragazzi hanno un percorso assicurato di almeno tre stagioni, anche se speriamo di tenerli molto più a lungo. Per scelta, non abbiamo il portiere, anche se fa la differenza a livello di risultato. Ci interessa di più avere sei giocatori di movimento. L’obiettivo è far crescere i giocatori e farli divertire: io ho giocato all’oratorio fino a 14 anni, ormai i ragazzini arrivano saturi a quella età, non ne possono più del calcio. Cerchiamo quindi di portare anche in un ambito professionistico come il nostro il calcio di strada, il divertimento”.

GLI ALLENATORI DI PARMA E FIORENTINA

Il Parma 2011 ha dato spettacolo e vinto il torneo, il suo condottiero è Marco Viscione: “Un torneo ben organizzato, con momenti di gioco e di pausa correttamente distribuiti, non una maratona continua, come capita a volte, che finisce per togliere spazio alla qualità. Se devo fare un piccolo appunto, gli spazi limitati, in una categoria come la nostra, hanno prodotto partite più combattute che giocate in modo arioso, ma anche questo fa parte del percorso di crescita dei ragazzi: per loro è un’esperienza tecnica e anche relazionale, due giorni lontani dalle famiglie sono molto formativi. In ultimo faccio i complimenti alle dilettanti, per esempio Alcione e Lascaris hanno ragazzi molto preparati”.

“Un’esperienza nuova, i bambini si sono divertiti, speriamo di tornare anche l’anno prossimo” recitano all’unisono Jacopo Lucci e Simone Sireno, allenatori della Fiorentina, rispettivamente delle annate 2012 e 2011. Poi le differenze di umore, secondo l’andamento delle partite: “Non ci siamo qualificati per la semifinale per una sconfitta, pur avendo giocato buone partite, peccato. Ma devo dire che il livello della manifestazione era alto” commenta Sireno. “Noi siamo andati bene nel girone eliminatorio, peccato non aver avuto fortuna nelle finali. Usciamo a testa alta, ma senza la ciliegina sulla torta” rilancia Lucci.

DILETTANTI TOP: DENIS SANSEVERINO E MARCO LAZZAROTTO

Tra le squadre dilettantistiche che si sono comportate meglio ci sono sicuramente il Lascaris 2011 (terzo classificato) e il Chieri 2014 (addirittura secondo dietro la Juventus). Denis Sanseverino, allenatore degli Esordienti bianconeri nonché responsabile della Scuola calcio, allarga lo sguardo: “Questo torneo è il top di gamma, sono queste le manifestazioni che bisogna organizzare, magari con numeri più ridotti, ma con una qualità alta anche nella fase dilettantistica. Se vogliamo fare calcio e far crescere i nostri ragazzi, bisogna lavorare così: bravi, complimenti all’Alpignano”.

Marco Lazzarotto ha accarezzato il sogno di vincere il torneo: “È mancato un pelo alla fine, ma sono molto contento per i bambini, che si sono divertiti e si sono tolti delle belle soddisfazioni: abbiamo pagati a livello fisico con la Juve, ma ci abbiamo messo il cuore. In generale un bel torneo fin dalle prime fasi, tutti test allenanti e costruttivi, giocati in una bella atmosfera, appassionata ma sempre amichevole”.

PERLA E RIGNANESE DEL PINEROLO, UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA

È una questione di “parentela” la presenza dei vertici del Pinerolo sul campo di Alpignano: il figlio di Pier Paolo Rignanese, allenatore della serie D, è un 2011 - “Bellissimo vedere tanti bambini in campo tutti insieme”, dichiara - mentre il cuginetto del direttore sportivo Gianfranco Perla gioca nei 2014 dell’Alba Borgo Roma: “Sono qui per vedere la partita di Gioele - racconta -, è straordinario che possa giocare qui, a due passi da Torino, grazie a un torneo che richiama squadre da tutta Italia, comprese tantissime professioniste. Devo fare i complimenti agli organizzatori, è una manifestazione di altissimo livello che dà l’idea di quanto sia alto il valore delle scuole calcio italiane, che non sempre viene riconosciuto. Le squadre del Pinerolo sono andate molto bene, il merito è di chi lavora da anni dell’attività di base e della società che ha deciso di puntarci, i risultati sono sempre conseguenza del lavoro”.

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