La finalissima per il primo posto vede da una parte l’Inter e dall’altra la sorpresa del torneo, il Chisola, che non a caso si aggiudica due premi individuali: milgior portiere a Luca Santoro e miglior allenatore a Dario Di Leo. Prima fase della partita di grande equilibrio, l’Inter è quadrata, ordinata e ben messa il campo, ma il Chisola non è da meno e le due squadre si annientano rispettivamente sulla trequarti avversaria, infrangendosi sui muri di due difese senza macchia. Dopo 10’ di gara i due portieri sono ancora inoperosi e i loro guanti intonsi.

Nessun tiro pericoloso nello specchio della porta ma teatro d’azione più frequente è certamente la fascia destra del Chisola e sinistra dell’Inter, da cui nascono le azioni più insidiose e qualche fendente velenoso che finisce fuori di un soffio. Si va a riposo senza nulla di fatto, con un grande equilibrio e una concentrazione altissima sull’obiettivo finale.

Prima vera occasione del secondo tempo dell’Inter, con un tiro dalla sinistra del numero 6 Bergomi, che colpisce a incrociare di sinistro a mezza altezza e sfiora il palo di un soffio. Succede poco altro, le squadre hanno paura di perdere e stazionano a centrocampo con pochissimi sussulti in grado di spaventare i due portieri o mettere in apprensione le difese, e alla fine la partita si conclude con uno 0-0 bellissimo sul campo e viene decisa ai calci di rigore, dove il doppio errore dal dischetto dei vinovesi regala il primo posto ai nerazzurri. Onore però al Chisola per il percorso bellissimo in tutto il torneo e per aver retto a testa alta l’urto di una professionista del calibro dell’Inter.

Da segnalare la bella parata di Chierico sul calcio di rigore di Giambertone.

CHISOLA-INTER 0-0 (1-3)
CHISOLA: Santoro, Franzé, Duò, D'Acierno, Cammarata, Luisi, De Notarpietro, Scarangella, Raspino, Giambertone, Arcudi, Traverso, Macri, Chessa, Mallamace, Nazeraj.
INTER: Chierico, Passolunghi, Pavan, Medina, Traballi, Bergomi, D'Elia, La Torre, Curcio, Vitaliano, Mazza, Dorigo, Betti, Sorino, Zeneli, Olio.