Venerdì, 26 Aprile 2024

 

Simone io lo conosco. E’ un ragazzone gioviale, con il sorriso stampato in un viso aperto disponibile con tutti e sempre pronto ad aiutare chi è in difficoltà. Tecnicamente preparato e un gran conoscitore del calcio che riesce a trasmettere durante gli allenamenti. Tutti gli vogliono bene e lo rispettano, soprattutto i suoi bambini, genitori e chiunque abbia a che fare con lui. Simone è istruttore al SanMaurocalcio, in quel di San Mauro Torinese, allena i Pulcini 2007 e i Piccolissimi 2011 e 2012, per intenderci batuffolini alti si e no ottanta centimetri. Ha come si dice in questi casi, la dote di “saperci fare” con i bambini e spesso deve fare anche da “padre” per i bambini che non hanno fatto i compiti o spiegare loro come ci si comporta in certe situazioni. Insomma Simone è un “ragazzo d’oro” che tutti vorrebbero avere come “Mister” per il proprio bambino.

 

Domenica della settimana scorsa, Simone e i suoi Pulcini 2007, sono andati a disputare una partita in un torneo in collina contro una squadra più forte di loro. Lo sapeva, ma il suo innato ottimismo e la voglia di divertirsi che riesce a trasmettere ai suoi bambini li ha fatti scendere in campo per “giocarsela” anche contro squadre più forti. La cronaca della partita è tutta qui: finisce 17 a 0 per la squadra avversaria.

Perdere incassando17 gol non è certo divertente, anzi, lascia sempre nei più piccoli tanta amarezza e sconforto. Al termine della gara i suoi bambini, con il capo chino per la solenne bastonata calcistica si avviano verso gli spogliatoi tra gli applausi di tutti i genitori e tifosi presenti sugli spalti. Ma lo spettacolo è vedere lui, i suoi occhi e il suo viso da “bambino” mortificato per la sua squadra. E’ come se quei 17 gol li abbia presi direttamente lui nella pancia, nel suo cuore eterno da bambino da star male per i suoi piccoli giocatori che hanno perso in quel malo modo.

Aspetto come sempre l’uscita dagli spogliatoi. Arriva lui con quegli occhi mortificati e lucidi e come sempre il suo sorriso che nasconde quella amarezza di non aver potuto gioire assieme a loro quella mattina di domenica, magari si perdendo ma non in quel modo con tanti gol. Arrivano i bambini e assisto ad una scena che, anche se raccontata da un cantastorie come me, non si riesce a descrivere se non vissuta lì in quel momento. I bambini si avvicinano tutti intorno a lui, quasi lo stringono negli abbracci, di colpo vedo i suoi occhi che si inumidiscono di gioia, ritorna quel sorriso aperto e felice. Lui cerca di rincuorarli:

 

 

<<Mi dispiace ragazzi. Erano più forti di noi. Mi dispiace per voi avete giocato bene e a testa alta. Sono orgoglioso di voi>>

 

<<Dai Mister. Abbiamo perso solo una partita. Ci rifaremo la prossima>>

 

Dice un bambino con la sua divisa e il borsone che trascina.

 

<<Non te la prendere Mister. Non è colpa nostra. Non ce l’abbiamo fatta>>

 

Sento dire dal suo portiere che ha preso ben 17 gol, ma felice di essere lì con il suo Mister.

 

Anche i genitori sono li per rincuorare il Mister. Tutti intorno a lui, bambini e genitori per rincuorare un Mister da un cuore grande da bambino e dispiaciuto per loro per la pesante sconfitta. Li vedo andare via tutti insieme i bambini sempre intorno a lui, quasi la sconfitta fosse una grande vittoria in una domenica mattina andata male.

 

Venerdì pomeriggio, Simone mi invita per il sabato mattina ad assistere all’allenamento in “maschera” con i suoi più piccoli del 2011 e 2012.

 

<<Sai, abbiamo pensato visto che è carnevale, di far fare l’allenamento ai piccoli in “maschera” per farli divertire giocando>>.

 

La partita persa è già un ricordo. Ora c’è da pensare ai suoi bambini più piccoli.

 

Arrivo il mattino del sabato, lui Simone con una grande parrucca colorata, il naso finto e il viso disegnato e quel bel sorriso stampato sul viso pronto ad accogliere i piccolini, che arrivano alla spicciolata: chi travestito da superman, chi da carcerato, chi da poliziotto, tutti con le scarpette da calcio e genitori entusiasti con al seguito pizzette, nutelle, panini e leccornie varie per la immancabile festa a fine allenamento. Uno spettacolo quel sabato mattina, la partitella in “costume” e Simone protagonista con i suoi piccolissimi che sono felici di potersi divertire giocando al pallone con il loro “Mister” travestito anche lui.

 

Lo invidio Simone, vorrei essere al suo posto, trasmettere quella sana felicità eterna da bambino, divertirmi con lui e giocare magari cadendo a terra come fanno quei bambini, vorrei dipingermi anch’io il viso e mettermi una parrucca per condividere quei momenti e ritornare bambino come loro per giocare al pallone. Lui è uno spettacolo a vederlo, soccorre un bambino che piange perché si è fatto male in uno scontro, accarezza il centravanti che ha fatto gol, abbraccia il portiere che ha fatto una gran parata ed a un certo punto, verso la fine dell’allenamento, Simone per terra e tutti i bambini sopra di lui vestiti con i loro costumi ad abbracciarlo e festeggiare quel gran momento di felicità. E poi tutti insieme, Mister, bambini e genitori a mangiare in una tavolata improvvisata, ricca di felicità con Simone che si sporca il naso finto con la cioccolata e i bambini a ridere di lui. E lui ride di aver reso felice loro insegnandogli a giocare al pallone con il divertimento, con la gioia di stare insieme, di soffrire si per una sconfitta, ma di far capire a loro che in fondo il calcio è un gioco.

 

Simone è un gran ragazzone con un cuore grande da bambino. Ha perso si, una partita per 17 a 0, ma ha vinto sicuramente nel cuore dei suoi bambini.

 

La Redazione (AM)              

 

Quando ero bambino, pressappoco 10 anni di età, la partita di pallone con i miei compagni si svolgeva nella via principale del quartiere, su per giù una ventina di metri, in leggera salita e con le macchine posteggiate ai lati che delimitavano il campo di gioco. L’area di porta era a “occhio” così come l’altezza e a volte dopo qualche “scazzottata” si assegnava un gol o un rigore. Il sabato pomeriggio riunione nella via per formare le squadre e poi la domenica mattina partitona con tutti gli abitanti del quartiere affacciati ai balconi a guardarci. Un pubblico da gusto prelibato. Il sabato una volta fatte le squadre veniva fuori la fatidica domanda:

<<Chi porta il pallone?>>

Eh si. C’era sempre il problema del pallone e c’era sempre un nostro compagno, Piero, che diceva sempre:

<<Lo porto io. Però voglio giocare.>>

Noi sapevamo che Piero era “scarso” e durante la partita non gli passavamo mai la palla, cosa che lo faceva arrabbiare e a un certo punto della interminabile partita, prendeva il pallone con le lacrime agli occhi e se ne andava via lasciandoci senza pallone.

<<Dai Piero dacci il pallone. Ti passeremo la palla. Dai…>>

<<No. Con voi non gioco più.>>

E’ finiva così, a volte, l’impegno calcistico domenicale con i nostri calzettoni bucati e le scarpette di gommapiuma.


 

Sabato pomeriggio sono andato a vedere una partita dei Pulcini 2008, pressappoco la mia età da ragazzino, che giocavano al torneo “Pulcino di Pasqua”. Le due squadre che si affrontavano con tutta l’energia e la voglia di vincere, gli allenatori che urlavano le posizioni in campo e gli immancabili “genitori-skinheads” che a vederli mettevano quasi paura. Mentre guardavo la partita affascinato da quei indomiti bambini con il pallone (Ah! Come avrei voluto giocare con loro), all’improvviso eravamo nel secondo tempo di gioco, un bambino esce dal campo e si va a sedere piangendo per terra. Il “Mister si china verso di lui e gli chiede cosa fosse successo.

<<Non mi passano la palla. Non mi fanno giocare i miei compagni e allora sono uscito.>>

Il “Mister” cerca di rincuorarlo e fargli capire che ha lasciato i compagni con un giocatore in meno. Il “Papà-arbitro” non sa cosa fare, se fischiare o interrompere la partita, dagli spalti inizia un “tirribillio” di urla e sorpresa per quello strano comportamento.

<<Ma si che resti fuori. E’ pure scarso ogni volta che tocca la palla la “cicca”.>>

Questo sento dire addirittura da un papà tifoso.

Insomma, quel bambino non ne ha voluto sapere di rientrare in campo e rimaneva a piangere con le gambe incrociate sull’erba a testa bassa con qualche lacrimuccia di rabbia con i compagni della “panchina” che cercavano di rincuorarlo. E’ stato come un “flash” di un salto di oltre 50 anni nella mia mente, ero non li ma in una strada di quartiere ad assistere a quella scena.

 

Finisce la partita (per la cronaca ha vinto la squadra del bambino che era uscito) e come sempre mi avvicino agli spogliatoi. Questa volta volevo vedere quel bambino, guardare i suoi occhi e sentire la sua voce. Dopo un po che aspetto incomincio a vedere i bambini uscire ma lui non lo vedevo, si vede, pensavo, che il “Mister” stava ancora parlandogli e rincuorarlo. Nel frattempo cercavo di indovinare chi fosse il Papà per capire come avrebbe reagito al comportamento del figlio. Eccolo che arriva, accompagnato dal suo allenatore che ha un braccio sulle sue piccole spalle a rincuorarlo. Mi avvicino e mi presento come giornalista di Giocaacalcio, il “Mister” apre un sorriso smagliante convinto che avrei intervistato lui.

No. Sono qui per parlare con il bambino, oggi per me il migliore in campo tra tutti. Mi chino verso di lui che tiene lo sguardo basso, non è abituato alle “interviste”, cerco di guardarlo negli occhi ancora lucidi e le sue manine che cercano di asciugarli.

<<Come ti chiami?>>

<<Piero.>>

Per poco il mio cuore non si arrestò di botto. Un turbinio di pensieri improvvisi affollarono la mia mente. Non riuscivo a parlare e continuavo a guardarlo. Poi ripresomi dall’emozione:

<<Sai Piero, quando ero come te avevo un compagno con il tuo stesso nome e anche lui usciva dal campo perché noi non gli passavamo mai la palla>>.

E’ lui guardandomi con quegli occhi candidi mi dice:

<<Ma il tuo amico gioca ancora al pallone?>>

<<No. Non gioca più. Ma era il nostro migliore amico. Ci portava sempre il pallone per giocare anche se noi non gli passavamo mai la palla e lui si arrabbiava.>>

<<I miei compagni fanno così anche con me. Ma io gli voglio bene anche se non mi passano la palla.>>

 

Vorrei dirgli tante parole, fargli capire che in fondo è soltanto un gioco e anche se non gli passavano la palla, il suo coraggio e la sua determinazione hanno fatto capire sicuramente ai compagni che lui fa parte della “squadra”, fa parte di loro e il suo “Mister” lo avrebbe fatto capire ai compagni.

Mentre lo saluto, vedo arrivare il papà che tranquillamente lo abbraccia e lo rincuora donandogli un sorriso amorevole che di colpo illumina i suoi occhi e gli fa dimenticare la sua rabbia.  E mentre li vedo andare via, il Papà con la sua borsa e lui che sgranocchia un panino, sento dire da “Piero”:

<<Papà mi compri un pallone?>>

Sono sicuro che il Papà gli avrà comparato il pallone che sarà tutto suo e nessuno potrà portarlo via. Si passerà la palla da solo sbattendola contro il muro come faceva il mio amico Piero da bambino, e sono sicuro che il “pallone della vita” gli riserverà tante soddisfazioni.

Piero? Il migliore in campo. In fondo voleva solo giocare al pallone con i suoi compagni!

 

La redazione (AM)                     

Uno dei volti storici di “90 Minuto”

che ci ha raccontato nei collegamenti trent’anni di un calcio che ora non c’è più.

Celebri le sue interviste all’Avvocato Agnelli.

giocaacalcio.it, vuole rende omaggio e onore alla scomparsa di FRANCO COSTA, aveva 77 Anni, giornalista sportivo della RAI e uno dei volti celebri e storici della trasmissione "90′ Minuto”, dove il celebre conduttore PAOLO VALENTI lo chiamava in collegamento da Torino per raccontare le partite di Juventus e Torino. Un uomo che amava lo sport e che sapeva raccontarci con la sua garbata ironia la partita in collegamento dal “Comunale” di Torino appena conclusa, regalandoci nei brevi minuti di collegamento un saggio di sano giornalismo sportivo.

 

Con la sua eleganza sapeva impreziosire le gesta di Platini’, di Boniek, di Junior, di Ferri, dei “Derby della Mole” e tutti quanti giocatori sono passati davanti al suo microfono sempre attento e pronto a cogliere un racconto, quello domenicale, atteso da tutti gli sportivi e tifosi. Celebri le sue interviste all’Avvocato Agnelli subito dopo le partite, condite con quella sana ironia che entrambi sapevano impreziosire in una breve intervista per sdrammatizzare e magari scherzarci sopra a una sconfitta o a una vittoria.

 

Racconti che oggi purtroppo non ci sono più. Sapeva raccontarci di un calcio che ora non c’è più, di un calcio più gentile e meno chiassoso di quello di oggi, con la sua eleganza e i celebri cappelli alla “Borsalino” dava con la sua voce il racconto domenicale delle squadre Torinesi sbucando all’improvviso nello schermo sempre attento nel trasmettere le emozioni dello stadio e della partita.

 

giocaacalcio.it, a nome di tutti i tutti gli utenti che ci seguono, vuole esprime le più sentite condoglianze alla famiglia per la dolorosa scomparsa, una perdita per tutti gli appassionati di questo sport, il calcio, che per tanti anni FRANCO ha saputo raccontarci con la sua eleganza e una professionalità impareggiabile. Oggi nel mondo del calcio rimane un vuoto per la perdita di un grande appassionato di questo sport.

 

La Redazione                

Torino, 08/09/2016

 

Siamo oramai in dirittura di arrivo e si sono svolte oggi le semifinali dei due tornei esordienti. Tutte le gare sono state combattute ed avvincenti ed in due casi si è dovuto ricorrere ai rigori per definire le finaliste.

 

Nella categoria 2005 l'Alpignano si aggiudica la sfida contro il Lucento vincendo per 2 a 1 con goal di Cireddu e Tucci. Nell'altra semifinale sono stati i rigori a drecretare la finalista. A fne partita il risultato tra Chisola e Pro Settimo Eureka era ancora inchiodato sullo 0 a 0 nonostante le varie occasioni non concretizzate dal Chisola. Chisola che viene beffata poi ai  rigori vinti per 4 a 2 dalla Pro Settimo Eureka. Alpignano Pro Settimo Eureka sarà quindi la finale 2005.

 

 

Nella categoria 2004 basta un goal al Lucento per aggiudicarsi la finale ai danni del Volpiano. Sfida infinita invece tra Vanchiglia e Lascaris. Anche in questo caso tempi regolamentari finiti sullo 0 a 0 ed il Vanchiglia ha dovuto realizzare 9 rigori prima di potersi aggiudicare la finale. 9 a 8 infatti il risultato finale. Sarà dunque Vanchiglia Lucento la finale 2004.

 

In una nota inviataci in redazione la Società del SanMauro vuole fare i complimenti al suo ex Edoardo Fagnone:

Apprendiamo che il Vanchiglia si è aggiudicata questa sera l'accesso ala finale, battendo ai rigori il Lascaris. I nostri complimenti vanno all'ex Gialloblu, Edoardo Fagnone, autore anche del rigore della vittoria. Ne siamo felici che il nostro Edo sia in finale.
#FinoallafineforzaSanMauro

 

Appuntamento allora a sabato 10 settembre, presso i campi del Collegno Paradiso, in via Galvani 1, ore 16 per i 2005 ed ore 16:50 per i 2004, per assistere all'atto conclusivo di questa edizione 2016 del SuperOscar.

 

Salvatore Bonfiiglio                  

Torino, 06/09/2016

 

Un buon primo tempo giocato ad armi pari a con qualche occasione da entrambi le parti. Un errore della difesa, fino a quel momento attenta, spalanca la porta alla punta granata che realizza. Il vantaggio del Vanchiglia arriva nella ripresa, con due toccanti contropiedi che stendono i Gialloblu. Il SanMauro riesce ad accorciare le distanze sul 2 a 0, ma finisce tutto lì. C'è da dire che i ragazzi c'è l'hanno messa tutta ma, rispetto alle altre gare sono risultati un po opachi e con poca lucidità. Siamo comunque contenti del comportamento complessivo nel SuperOscar e della buone indicazioni che i mister hanno ricevuto nella sua complessità.

 

SuperOscar. Quarti di finale: Vanchiglia vs SanMauro: 5 a 1

 


Forza Ragazzi!
#FinoallafineforzaSanMauro


Nelle altre partite dei quarti di finale Finiscono ai rigori ben 2 gare dopo che in entrambi i casi i due tempi regolamentari non sono stati sufficienti per sbloccare i risultati. Dopo i calci di rigore passano quindi alle semifinali il Lucento vincente per 5 a 3 contro il Pro Settimo Eureka ed il Volpiano vincente per 4 a 1 sul Venaria. Nell'ultima partita infine il Lascaris vince per 2 a 0 sul C.B.S. e si aggiudica l'ultimo posto disponibile per le semifinali.

 

Appuntamento allora a giovedì 8 settembre per le semifinali del torneo con i seguenti accoppiamenti: Lucento vs Volpianio e Vanchiglia vs Lascaris.

Antonino Mirone         

Torino, 04/09/2016

 

Una doppietta di Martucci e una di Rocca, affondano senza dare scampo uno smarrito e rassegnato Orizzonti. Basta dire che il portiere del SanMauro non ha effettuato alcuna parata per tutta la partita. Una supremazia tecnica e di possesso palla, che ha avvolto gli avversari nelle spire Gialloblu. Poteva essere un risultato molto più rotondo per le innumerevoli occasioni che il SanMauro ha avuto. Grandi Ragazzi. Con questa sonora vittoria convincente i Gialloblu ci consegnano una fase finale del Torneo con più certezze.

 

Le reti per la cronaca tutti e quattro di pregevole fattura e frutto di una coralità dì gioco.

 

 


Forza Ragazzi!
#FinoallafineforzaSanMauro
#Cuorigialloblu

Antonino Mirone         

Torino, 03/09/2016

 

Un altro piglio, un'altra grinta e un bel gioco, ci consegnano un SanMauro ritrovato e in buona salute.

 

Già dal fischio di inizio i Gialloblu si fanno vedere per la ottima giornata. Un paio di occasioni e un buon possesso palla imbrigliato un Borgaro poco convinto e un po ubriacato dal tecnicismo del SanMauro.

 

È nel secondo tempo che arriva il gol. Prolungata azione asfissiante in area del Borgaro, atterramento in area e giusto il fischio dell'arbitro:calcio di rigore. Tiro di Najib e SanMauro in vantaggio. La partita si chiude con qualche velleità del Borgaro, subito stroncata dalla attenta difesa e da tre occasioni per il possibile raddoppio per i Gialloblu.

 


Forza Ragazzi!
#FinoallafineforzaSanMauro
#Cuoregialloblu

 

 

Nel girone del SanMauro, il Lucento, vincendo per 3 a 0 sull'Orizzonti United, si aggiudica matematicamente il passaggio ai quarti di Finale mentre SanMauro e Borgaro si giocano domani a distanza il secondo posto disponibile.

 


Tutte squadre sono oggi scese in campo e ci sono già le prime che si aggiungono al Lucendo ai quarti.

 


Nel girone B il CBS, vincendo per 2 a 1 sul Venaria, si affianca ai quarti al Lucento. Il Chieri, vincendo per 4 a 1 sul settimo si gioca invece domani contro il Venaria la secdonda posizione che vale il passaggio ai quarti.

 

Nel girone C invece i giochi sono già fatti. Volpiano e Lascaris, vincenti rispettivamente 3 a 1 contro il Chisola e 3 a 2 contro il Bacigalupo, sono ormai matematicamente ai quarti.

 

Infine nel girone C tutto è ancora da decidere. Solo l'Atletico Torino, perdente per 3 a 0 contro la Pro Settimo Eureka, è fuori dai giochi. Volpiao ed Alpignano, pareggiando 1 a 1, sono ancora entrambi ancora in corsa, insieme alla Pro Settimo, per il passaggio ai quarti.

 

Nella giornata di domani 4 settembre si disputeranno le rimanenti gare e si definirà il tabelllone dei quarti di finale.

 

Antonino Mirone         

Torino, 0209/2016

 

Esordio con una sconfitta per i Gialloblu che tuttavia, hanno giocato e tenuto testa alla forte compagine Torinese.

 

Primo tempo giocato su discreti livelli da ambedue le squadre che a turno arrivavano vicino al gol. Il SanMauro lo sfiora due volte ma la palla va fuori. A 5 minuti dal termine arriva il vantaggio del Lucento da un forte spiovente da fuori area che si insacca sotto la traversa.

 

La ripresa vedeva i gialloblu un po sottotono anche se riuscivano ad avere due occasioni non concretizzate. Sul finire arriva il raddoppio dei torinesi con un bel filtrante in area. Bisogna dare atto agli avversari, anche se tuttavia, la prima dei Ragazzi lascia un buon segno per il prosieguo, viste già le buone intese fra i reparti.
Forza Ragazzi!


#FinoallafineforzaSanMauro

 

 

Tra le altre partite disputate oggi al Victoria Ivest, sempre per la categoria degli Esordienti 2004, buona vittoria del Venaria sul Chieri per 2 a 0, pareggio a reti inviolate nelle altre due partite tra Chisola e Lascaris e tra Pro Settimo Eureka e Vanchiglia.

 


Tra Sabato e Domenica si svolgeranno infine tutte le rimanenti gare del primo turno del torneo.

 

Antonino Mirone         

San Mauro, 06/09/2016

 

Da oggi sul campo del SanMauto non ci sono più attenuanti: chi perde viene eliminato. Si parte con i quarti di finale che hanno decretato le 4 semifinaliste del torneo.

 

Nel primo quarto tra Chieri ed Alpignano si è dovuti ricorrere ai calci di rigore, dopo che i combattuti tempi regolamentari sono terminati sul 2 a 2. Di Patruno e Di Nunzio i goal per l'Alpignano. Risultato finale 6 a 4 per l'Alpignano.


Si ferma ai quarti di finale l'avventura per il Venaria e per il SanMauro sconfitti rispettivamente dal Lucento per 4 a 0 e dai campioni in carica della Pro Settimo Eureka per 5 a 0.

 

 

Stessa sorte spetta al Lascaris sconfitta di misura dal Chisola con goal di Aiello.

 

Appuntamento allora a giovedì 8 settembre con il seguente quadro delle semifinali: Alpignano vs Lucento e Chisola vs Pro Settimo Eureka.

 

Salvatore Bonfiglio                     

San Mauro, 03/09/2016

 

Oggi tutte le squadre sono scese in campo e c'è ancora molta incertezza su chi riuscirà ad approdare di quarti di finale.

 

Solo nel girone D, l'Alpignano, vincendo nuovamente per per 3 a 1 sul Vanchiglia, con goal di Crivat, Laureana e Spina, è l'unico al aver conquistato i quarti. Vince anche il Chisola dominando conto il Settimo per 2 a 1. Dopo il primo goal Aiello per il Chisola, in occasione del secondo goal, Cipullo parte dal centrocampo con una azione solitaria eseguendo una veronica in mezzo a due avversari, appoggiata davanti alla porta al compagno Bobo che mette in rete. Domani Vanchiglia e Chisola si giocheranno il secondo posto per i quarti.

 

Nel girone A i risultati di oggi vedono il Lascaris vincere per 2 a 1 sul CBS ed il Chierivincere per 5 a 1 sull'Orizzonti United. Nulla però ancora è deciso e solo sull'Orizzonti United è ormai matematicamente escluso dai giochi.

 

Nel girone C pareggio per 1 a 1 tra SanMauro e Borgaro e Vittoria per 2 a 0 del Lucento sul Volpiano. Volpiano ormai eliminato, tutte le altre sono ancora in corsa per i quarti.

 

 

Anche nel girone B infine tutto è da decidere. Il Pro Settimo Eureka dilaga contro l'Atletico Torino ormai eliminato, mentre il Bacigalupo non riesce invece a replicre la vittoria della partita di esordio. Questa volta contro il Venaria disputa un primo tempo equilibrato, terminato 0-0 con un leggero predominio del Venaria. Da segnalare un leggero infortunio al portiere del Bacigalupo che ha dovuto lasciare il campo sostituito da un "uomo" di movimento. La ripresa e' sulla stessa falsariga, ma al primo affondo serio dei torinesi, un tiro "sporco" sbatte sul palo e si insacca. La reazione dei "reggini" non si fa attendere e in mischia trovano il pari (meritato). Quando tutto lasciava pensare all'X finale, risultato che  sarebbe stato giusto, un'indecisione difensiva dei nerazzurri dava l'opportunita' di segnare il punto decisivo agli arancioni. Finisce 2 a 1 per il Venaria. Da segnalare che, susa vacanze, entrambe le formazioni erano molto ti maneggiate. Ma non si puo' disputare questo importante torneo un paio di settimane dopo?

 

Domani 4 settembre ultime gare del primo turno a gironi e definizione del tabellone dei quarti di finale.

 

 

Salvatore Bonfiglio