Mercoledì, 22 Gennaio 2025
Daniele Pallante

Daniele Pallante

SOCIETA’ - Alla base dell’addio ci sono questioni personali e di lavoro, ma la società perde un tassello fondamentale dal punto di vista tecnico. Il saluto: "Non posso non ringraziare la vecchia e la nuova dirigenza, gli allenatori, i collaboratori e tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di ciò che ora rappresenta questa società”


Come un fulmine a ciel sereno, sono arrivate ieri le dimissioni di Andrea Gallelli, nelle ultime tre stagioni direttore tecnico del Gassino. “È stato un percorso emozionante e formativo sia sotto l'aspetto umano sia sotto l'aspetto professionale. Le situazioni nella vita cambiano, come è giusto che sia, e bisogna capire quando è il momento di fare un passo indietro. Il lavoro tecnico che è stato fatto in questi tre anni ha dato l'impostazione che ci eravamo prefissati, ne sono molto orgoglioso. Non posso non ringraziare la vecchia e la nuova dirigenza, gli allenatori, i collaboratori e tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di ciò che ora rappresenta questa società”.

Andrea Gallelli è stato per un decennio nei quadri della scuola calcio della Juventus, tecnico dei Centri Tecnici Federali piemontesi e, prima di approdare in collina, era stato anche al Lascaris. Alla base del suo addio ci sono questioni personali e di lavoro, ma è evidente che il Gassino perde un tassello fondamentale, dal punto di vista tecnico e non solo, della società costruita dall’ex direttore generale Piercesare Uras. Ora la gestione tecnica rimane tutta affidata a Gianluigi De Martino, in attesa di un nuovo riassetto societario. 

LUTTO - È mancato questa notte lo storico dirigente, che ha contribuito a fondare il calcio dilettantistico torinese nel dopoguerra. Sempre attivo in politica sportiva e profondo conoscitore delle carte federali, da presidente del Victoria Ivest vinse lo Scudetto Allievi nel 1987


Il calcio piemontese è in lutto: questa notte è mancato Nino Furnari, storico presidente del Victoria Ivest e dirigente federale di lungo corso.

Furnari divenne presidente della società di via Paolo della Cella nel 1966 e rimase in carica per 30 anni, costruendo una vera e propria fucina di talenti, grazie anche alla collaborazione con il Torino. L’Ivest vinse titoli regionali e SuperOscar in serie, un cammino trionfale culminato con lo Scudetto Allievi vinto nel 1987 con Gigi Fantinuoli in panchina, Marcello Albino e Benny Carbone in campo (qui un bellissimo articolo di Paolo Accossato racconta quell’impresa). Oggi, purtroppo, di quella società non rimane neanche il nome. Sempre attivo in politica sportiva, Furnari è stato consigliere del Comitato regionale Piemonte Valle d'Aosta per più legislature e, a livello nazionale, membro della Commissione Carte Federali.

Con Nino Furnari, se ne va un’altra colonna di quella dirigenza che, nel dopoguerra, aveva costruito le basi del calcio dilettantistico torinese, con passione e competenza, senza mai dimenticare la base sociale ed educativa che uno sport popolare come il calcio deve avere. Alla famiglia Furnari le più sentite condoglianze da parte della redazione di 11giovani.it e giocaacalcio.it.

LA FINALE - La squadra di Luca Mezzano chiude il primo tempo in vantaggio di due gol, nella ripresa il Volpiano Pianese riapre la partita con un guizzo del numero 10 ma non riesce a trovare il pareggio


VOLPIANO PIANESE-CHISOLA 1-2
RETI: pt 8’ Balocco (C), 23’ Maiolo (C), st 2’ Bazzoni (V)
VOLPIANO PIANESE: Suino, Pani, Bertot, Scaglia (st 19’ Igbinobaro), Conforti, Cordero (st 19’ Barbetta), Zamuner, Pomero, Giuranna (st 9’ Camoriano), Bazzoni, Bardus. A disp. Boscaro, D’Angelo, Defazio, Lo Bianco, Ndjinto, Silombra. All. Gianluca Baseggio.
CHISOLA: Sapino, Balocco, Cavazza, Cozzula, Pochettino Souza, Brusa, Pansini, Galasso (st 5’ Quero), Maiolo, Baba Hay, Calizia. A disp. Odorico, Polliotto, Spiridon, Grosso, Sottile, Petkov, Boaglio. All. Luca Mezzano.
NOTE: ammonito pt 24’ Balocco (C).

PRIMO TEMPO

Ritmi subito alti nella finale, tra le due società che hanno dominato la manifestazione e sono in corsa anche per il titolo generale della Turin Winter Cup. I primi minuti sono di studio, con un paio di belle giocate che non vengono concretizzate per questione di centimetri. La prima svolta arriva già al minuto 8, con un cross dalla sinistra che trova Balocco pronto alla zuccata vincente a due passi dalla porta: all’improvviso, Chisola in vantaggio. Il vantaggio dà ulteriore spinta ai ragazzi di Luca Mezzano, che sfiorano il raddoppio al quarto d’ora: Pansini crossa dalla destra, Cozzula stoppa e trova una girata al volo che sfiora il palo più lontano, a portiere battuto. Le foxes non riescono a reagire in modo efficace, il raddoppio del Chisola è una conseguenza: al 23’ Maiolo si libera in mezzo all’area con una giocata di qualità e scarica un sinistro imparabile sotto la traversa.

SECONDO TEMPO

Pronti, via, il Volpiano Pianese riapre la partita. Al 2’ Bazzoni si trova (troppo) solo al limite dell’area e calcia all’angolino con grande precisione. Una fiammata improvvisa in un secondo tempo in cui la fatica inizia a farsi sentire e il gioco si svolge prevalentemente a centrocampo. È frutto di una giocata individuale anche la bomba di sinistro scagliata da Maiolo al 19’, che chiama Suino a una parata plastica con i pugni. L’occasione per il pareggio arriva al 24’, con una punizione dal limite ghiotta, calciata però a lato da Bazzoni. Sul ribaltamento di fronte Quero “rischia” di chiudere la partita, ma il suo destro radente non trova il bersaglio grosso. Non succede più niente, Chisola ancora campione.

LA FINALE - Partita a senso unico: capitan Serra rompe l’equilibrio dopo due minuti con un bel colpo di testa, nella ripresa c’è spazio per la doppietta di Garbellini e il sigillo di D’Aprile, tra i migliori in campo insieme al centravanti Cerbone, autore di due assist. La Sisport ci prova ma non riesce quasi mai a rendersi pericolosa


SISPORT-VOLPIANO PIANESE 0-4
RETI: pt 2’ Serra, st 2’ Garbellini, 13’ D’Aprile, 19’ Garbellini
SISPORT: Bugliosi, Speranza (st 18’ Scirea), Rigano (st 18’ Altina), Dellavalle, Parena (st 13’ Erdozain), Gasparini, Okodawa Goodwin (st 1’ Lo Surdo), Graffi, Lazaro, Fantonetti, Nicolella (st 1’ Gambera). A disp. Ravazzani, Maniglia, Vercelli. All. Giovanni Augimeri.
VOLPIANO PIANESE: Giovannini, La Tella, Mortari (st 15’ Lungu), Serra, Sandretto, Sandrone (st 19’ Shquti), D’Aprile, Vasi (st 11’ Montanaro), Cerbone, Repole (st 23’ Croveri), Garbellini. A disp. Campanale, Manara. All. Andrea Mandes.
NOTE: ammonito pt 15’ Gasparini (S)

PRIMO TEMPO

Neanche il tempo di scaldarsi che il Volpiano Pianese passa in vantaggio: merito di capitan Jacopo Serra, che concretizza una punizione dal limite con un colpo di testa vincente. La Sisport, stordita dalla botta, fa fatica e perde qualche pallone velenoso con le uscite dal basso palla a terra, ma le foxes non ne approfittano. Quando invece ci riescono, i bianconeri si rendono subito pericolosi: al 10’ Lazaro calcia una punizione dalla destra, Rigano trova l’impatto con i tempi giusti ma la palla finisce fuori. Al 12’ però il Volpiano Pianese sfiora il raddoppio: l’imbucata con l’esterno destro di D’Aprile è geniale, Garbellini solo davanti al portiere gli calcia sui guantoni e, sulla ribattuta, non trova la porta. Subito dopo ancora lo scatenato D’Aprile ara la fascia destra e scaglia un tiro-cross che si stampa sul palo. La Sisport prova ad alzare il baricentro alla ricerca del pareggio, ma è ancora il Volpiano a rendersi pericoloso, al 21’, con un contropiede perfetto: il solito D’Aprile scappa sulla destra e taglia il campo con un assist perfetto per Cerbone, che calcia di destro sul primo palo: bravissimo anche il portiere Bugliosi a dire di no in tuffo. Il primo tempo si chiude con un mischione nell’area delle foxes, conclusa con un sinistro alle stelle di Lazaro.

SECONDO TEMPO

La Sisport esce dai blocchi con grande voglia, complici un paio di cambi scelti da Augimeri nell’intervallo, ma al Volpiano Pianese bastano di nuovo due minuti per andare in gol: stavolta il merito è tutto di Garbellini, che sgasa sull’assist di Cerbone e beffa il portiere in uscita piazzando la palla all’angolino. Al 12’ la partita viene virtualmente chiusa dal tris delle foxes: Cerbone è ancora prezioso, recupera palla al limite dell’area e serve D’Aprile che (in posizione dubbia) non sbaglia. La Sisport esce dal guscio con una bella combinazione tra Fantonetti e Lazaro, ma la conclusione del centravanti è stoppata dalla scivolata perfetta di Serra. È un fuoco di paglia perché la ripresa è a senso unico. Arriva infatti anche il poker, firmato da Garbellini dopo un calcio d’angolo battuto corto, che sancisce la meritatissima vittoria del Volpiano Pianese.

FINALE - Partita molto combattuta, con occasioni importanti su entrambi i fronti: le migliori quelle di Gulino e Nardone per i rossoneri, Cardella e Binatti per le foxes, ma i portieri (Sarritzu e D'Agostino da una parte, Larné dall'altra) rispondono sempre alla grande. Il numero 1 delle foxes protagonista anche ai rigori


VOLPIANO PIANESE-CBS 4-3 dcr (0-0 dtr)
VOLPIANO PIANESE: Sarritzu, Picco, Gremignani, Negro Frer, Maniaci, Cioccolo, Buse, Calabrese, Cardella, Binatti, Tarricone, D’Agostino, Berton Giachetti, Stefanovici, Cartisano, Tarsitano, Binatti. All. Alessandro Federico Locci.
CBS: Larné, Younes Bakhouba, Chirica, Nardone, Trullu, Monte, Paone, Taranto, Cheli, Di Muro, Yassine Bakhouba, Gulino, Tazaly. All. Fabiano Ribeiro.
SEQUENZA RIGORI: Gulino (C) parato, Binatti (V) gol, Taranto (C) gol, Cocciolo (V) gol, Nardone (C) traversa, Maniaci (V) gol, Trullu (C) gol, Tarsitano (V) parato, Chirica (C) gol, Cardella (V) gol.

PRIMO TEMPO

Il primo squillo è del Volpiano Pianese, con la punizione mancina di Tarricone che finisce alto. Le foxes iniziano a testa bassa, ma la Cbs è un’ottima squadra e ribatte colpo su colpo. La partita è molto fisica, i giocatori occupano bene il campo e non mancano i duelli, anche duri ma sempre corretti. Per un buon quarto d’ora non ci sono occasioni degne di nota, poi scoppiano i fuochi d’artificio. Al 17’ i rossoneri liberano il centravanti Gulino con una bella azione corale, il suo destro a colpo sicuro viene respinto dall’incrocio dei pali. Sul ribaltamento di fronte Cardella fugge in solitaria e scarta anche il portiere, calcia da posizione defilata ma Trullu si traveste da supereroe e salva sulla linea. C’è ancora tempo per un destro dalla distanza di Nardone, respinto da Sarritzu, che sancisce lo 0-0 con cui si chiude il primo tempo.

SECONDO TEMPO

Anche nella ripresa comincia meglio il Volpiano Pianese, con la punizione di Pizzo respinta non senza difficoltà da Larné. Le foxes spingono e riescono a costruire belle azioni corali, sfruttando l’ampiezza del campo, anche se non arrivano occasioni degne di questo nome. La Cbs alza la testa al 10’ grazie alla spinta di capitan Nardone, che calcia dalla distanza e sfiora la traversa. I rossoneri si trovano bene nella metà campo avversaria, Gulino ha un’altra palla d’oro e calcia bene verso la porta, ma la risposta di D’Agostino è spettacolare. Non è da meno il collega Larné, che al 20’ chiude la porta prima sul sinistro di Tarsitano, poi sulla ribattuta dalla breve distanza di Binatti. Vincono i portieri, ancora una volta, e si va ai rigori.

CALCI DI RIGORE

Sarritzu inizia con un altro miracolo sul destro non irresistibile di Gulino, Binatti invece non sbaglia: la lotteria di mette subito sul binario delle foxes. Taranto realizza un rigore pesante, spiazzando il portiere, ma anche Cocciolo non sbaglia. La traversa di Nardone sembra chiudere il discorso per i rossoneri ma, dopo il gol di Maniaci, Trullu segna, Larné para il tiro di Tarsitano e Chirica segna ancora: discorso riaperto. Il peso della finale è tutto sul destro di Cardella, che sfonda la rete e regala la coppa al Volpiano Pianese.

FINALE - La squadra di Manuele Salvati merita il successo per il maggior numero di occasioni prodotte, in particolare con Trovato e Liuni nella ripresa. Molto bravi i due portieri settimesi, Izzo e Simone Casalegno, ma dagli 11 metri il protagonista assoluto diventa il numero 1 chisolino


CHISOLA-PRO EUREKA 4-1 (0-0 dtr)
CHISOLA: Bernocco, Trovato, Iavarone, Pasin, Andronache, Adino Kaloschi, Agasso, Liuni, Cuntro, Alaimo, Agasso, Del Conte, Naharniuc, Marchesini, Delfino. All. Manuele Salvati
PRO EUREKA: Simone Casalegno, Piazzolla, Dascalu, Implicito, Messano, Baraccato, Passarella, Aricò, Sessini, Capasso, Nicastro, Izzo, Mattia Casalegno, Marchisio, Smiriglia. All. Gianni Davin.
SEQUENZA RIGORI: Andronache (C) gol, Passarella (P) parato, Trovato (C) gol, Sessini (P) parato, Del Conte (C) gol, Dascalu (P) gol, Alaimo (C) gol.

PRIMO TEMPO

Parte forte il Chisola: Cuntro, in piena area, dribbla e calcia di sinistro ma trova i guantoni di Izzo, subito dopo Alaimo ci prova dalla distanza ma la palla sfiora la traversa. La Pro Eureka alza la testa, ma Agasso chiude alla grande sulla potenziale occasione di Sessini. Dopo 10 minuti di stallo a centrocampo, la Pro sfiora il vantaggio al 12’ con un lancio lungo su cui si avventa Marchisio, ma il portiere Bernocco è bravo ad chiuderlo in calcio d’angolo. Il portiere chisolino si ripete subito dopo sul sinistro dalla distanza di Baraccato. La partita è viva e combattuta, tra due squadre di qualità che si muovono bene ma “soffrono” le dimensioni di un campo fin troppo grande per la loro età. Al 20’ il Chisola si muove bene sull’asse di destra, ma il traversone di Adino Kaloschi arriva quando la palla ha già superato la linea di fondo: la conclusione di Alaimo, comunque, finisce a lato. Il primo tempo finisce così, a reti bianche.

SECONDO TEMPO

Il primo squillo della ripresa è di marca Chisola, dopo due giri di lancette, su azione d’angolo: Marchesini trova l’impatto con il pallone ma il tiro è moscio. Ben più pericoloso il sinistro di Trovato su un’azione in fotocopia, con la palla che accarezza il palo e finisce fuori. Con il passare dei minuti la squadra di Manuele Salvati si piazza stabilmente nella metà campo avversaria e costruisce occasioni in serie intorno al 10’: ci prova ancora Trovato con il suo sinistro esplosivo sui guantoni di Simone Casalegno, che diventa protagonista anche sulle conclusioni da distanza ravvicinata di Luini prima e Naharniuc poi. Davvero bravo il portierino della Pro Eureka. Il centravanti Liuni ha ancora una palla buona a due passi dalla porta, ma il suo destro si spegne tra le braccia del portiere. La reazione della Pro Eureka è tutta in una punizione da distanza siderale di Messano, alta e innocua. Sulla ripartenza il Chisola conquista una bella punizione dal limite, il solito Trovato calcia forte ma l’ottimo Casalegno dice ancora di no. E si va ai rigori.

CALCI DI RIGORE

Inizia bene il Chisola con il destro piazzato di Andronache, malissimo la Pro Eureka con il tiro di Passarella sui guantoni. In fotocopia la sessione successiva con il gol di Passarella e l’errore di Sessini: Bernocco, poco impegnato nei tempi regolamentari, diventa protagonista assoluto dagli undici metri. Segna ancora Del Conte, Dascalu tiene vivo un lumicino di speranza per la Pro, ma Alaimo è infallibile e regala la vittoria al Chisola.

INTERVISTA - Parla il responsabile del settore giovanile: “I risultati ci stanno dando ragione, lo staff tecnico merita una statua. Ora che siamo lì, ce la giochiamo fino in fondo. I miei pronostici per i titoli? Alpignano U17, Chisola U16, Lascaris U15 e Vanchiglia U14. I gironi élite hanno senso solo in un discorso di formazione dei giocatori”


Alzi la mano chi, questa estate, avrebbe immaginato le squadre dell’Alpignano ai vertici delle classifiche in tutte le annate del settore giovanile. Arrivata al massimo del suo splendore, con tanto di titolo regionale Under 15 e vittoria del SuperOscar, la società biancoazzurra sembrava destinata a una brutta fine, dopo il cambio di presidenza e l’addio degli artefici di quei successi - Christian Bellanova, Antonio Seminerio e Mimmo Dilonardo, passati in blocco al Lascaris. E invece i presagi funesti sono stati smentiti dal lavoro del nuovo presidente Silvio De Paolis e del direttore generale Andrea Carli, che non solo sono riusciti a “salvare la baracca”, ma lo hanno anche fatto bene. Fondamentale, almeno per quanto riguarda il settore giovanile, l’apporto del direttore sportivo Lorenzo Verduci.

Lorenzo, questa estate hai accettato una sfida al limite dell’impossibile. Lo rifaresti?
“No, sinceramente no. È stata un’estate veramente difficile, abbiamo fatto un lavoro importante, ma ne sono uscito provato. Per me calcio è passione, hobby, divertimento, ero arrivato a impiegare lo stesso tempo che metto nel lavoro, con una stanchezza fisica oltre che mentale veramente pazzesca. No, non credo che lo rifarei”.

Però i risultati ti stanno dando ragione.
“Ad oggi abbiamo fatto un capolavoro, a metà stagione siamo arrivati a un punto che io e lo staff tecnico non ci aspettavamo. Tanto lavoro ha premiato, oggi siamo felicissimi. Meritiamo una statua all’ingresso di via Migliarone”.

Analizziamo squadra per squadra. L’Under 17 è seconda a due punti dal Vanchiglia capolista.
“Siamo lì, nonostante il calo subito alle prime partite difficili. È una squadra forte, con giocatori di prospettiva anche per le categorie superiori. Alessio Rapisarda è un allenatore preparatissimo e capacissimo. Adesso sono a Cagliari per un torneo importante, un premio e una vetrina importante per i ragazzi, anche perché in Piemonte farsi vedere dai professionisti è sempre più difficile”.

L’Under 16 è a pari punti con il Lucento, nonostante il brutto ko nello scontro diretto.
“Abbiamo perso malamente l’ultima partita ma ci può stare. Il Lucento è una squadra forte e ben allenata, il nostro mister arriva da lì, un concentrato di sentimenti che ha portato via la concentrazione in un gruppo completamente nuovo. Una sconfitta, comunque, non scalfisce quanto di bello fatto fino a quel momento, un pareggio e 10 vittorie sono un percorso eccezionale. Anche questo è un gruppo fantastico, Barbarello lo seguivo da tempo, è il primo allenatore che ho preso ad Alpignano”.

L’Under 15 se la gioca nel super girone con Volpiano Pianese, Lascaris e Pro Eureka.
“Squadra in crescita costante e continua, Alessandro Grungo sta facendo lavoro fantastico, per me è l’allenatore del futuro. Preparatissimo, in gambissima, gli ho dato due consigli dal punto di vista caratteriale nella chiacchierata di inizio anno e li ha ascoltati. Ora lavora in serenità, senza pressione, segue un percorso formativo e non la vittoria a ogni costo, un approccio che alla fine premia perché risultati devono essere la conseguenza del lavoro fatto. Questa è la scuola del Valencia, creamos futbolistas”.

Qualche difficoltà in più con l’Under 14, per ora al 5° posto del girone C.
“Perché la squadra è penalizzata dalla fisicità, ma anche loro sono in crescita. È una squadra su cui lavorare, ci sono ottimi giocatori, ma serve pazienza. Sono tranquillo perché Ricci, con me a Bruino e Lascaris, è un mio fedelissimo e sa cosa fare”.

Nel mercato sei intervenuto in tutte le squadre. Vuol dire che ci credete.
“Certo, siamo lì e ce la giocheremo fino alla fine. Abbiamo integrato i gruppi con giocatori di prospettiva, che daranno una mano alla causa. La cosa che mi fa piacere è che siamo stati anche cercati, vuol dire che abbiamo di nuovo appeal. Questa estate non succedeva, facevamo fatica a convincere i giocatori a venire ad Alpignano”.

Facciamo un gioco. Chi vincerà i titoli regionali?
“Under 17 Alpignano. Under 16 Chisola. Under 15 è difficile, ma scommetto sul Lascaris. Under 14 Vanchiglia, anche la Sisport è forte ma dico Vanchiglia”.

Allarghiamo il discorso al format dei campionati. Tutti parlano dei gironi élite come elemento indispensabile per la crescita qualitativa del movimento piemontese, tu cosa ne pensi?
“Se parliamo di società élite è un conto, se è un discorso solo di risultati non sono d’accordo, non basta. A me interessano gli obiettivi formativi, vedo poche società nel torinese che hanno quel tipo di prospettiva, il Chisola con Denis Sanseverino e pochi altri. Bisogna fare investimenti sul settore giovanile e non guardare solo al risultato”.

In una recente intervista, Lorenzo De Simone (clicca qui) sosteneva che due fasce - regionali e provinciali - nel settore giovanile sono poche, mentre nei dilettanti ce ne sono molte di più, dalla serie D alla Terza categoria.
“Su questo sono assolutamente d’accordo. Ne parlavo qualche settimana fa con il direttore sportivo di una società professionistica, mentre guardavamo Juve-Toro di Under 15, finita 7-0. Ci sono diversi livelli nei professionisti, nei regionali, nei provinciali, ci saranno una decina di fasce, non due o tre. Ma, ripeto, deve esserci una prospettiva formativa, non solo di risultati. Se per fare l’élite prendo 10/12 giocatori, non è giusto. Bisogna formare dei giocatori, poi prenderne due o tre per completare la rosa”.

Diventa un discorso sui premi di preparazione.
“Certo, abolirli è stato un danno per le società, ma qui entriamo in discorsi di politica sportiva. In una società élite, che deve fare percorso formativo e avere allenatori di mestiere, la scuola calcio dovrebbe costare mille euro, non 250. La riforma sportiva che obbliga a contrattualizzare tutti va nella direzione giusta, così come la necessità di migliorare impiantistica sportiva, o la scelta di limitare i gruppi nella scuola calcio. È un discorso complesso, che non può essere limitato ai soli risultati”.

INTERVISTA - Il primo bilancio del nuovo numero 1 dei Cervotti, in carica dallo scorso maggio: “A giugno ci hanno rubato tutti i cavi dell’impianto elettrico, partire così è stato molto complicato, grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato e dato fiducia. Ora possiamo pensare solo al campo, con tante figure nuove, un entusiasmo ritrovato e un impianto sportivo che finalmente torna a riempirsi”


“Il mio primo obiettivo era far respirare aria nuova, qui a Venaria, e ripopolare l’impianto sportivo. Direi che ci stiamo riuscendo”. Giovanni Pasquale, presidente dei Cervotti da questa estate (oltre che allenatore e instancabile giocatore della prima squadra, ormai dal 2017), racconta i suoi primi mesi al comando della società dove è cresciuto, prima di una lunga carriera vissuta con le maglie di Inter, Siena, Parma, Livorno, Udinese e Torino, con 350 presenze da professionista e 5 gol, tra cui quello mitico al Liverpool ad Anfield Road.

Presidente, l’inizio non è stato facile.
“Diciamo che la precedente gestione ci ha lasciato un’eredità pesante, che stiamo cercando di gestire tra mille difficoltà. Inoltre, a giugno ci hanno tagliato e rubato tutti i cavi dell’impianto elettrico, lasciandoci senza luce e senza riscaldamento fino a pochi giorni fa. Oltre al danno economico davvero importante, per noi è stato molto complicato organizzare l’attività: abbiamo affittato un generatore con torre faro, ci siamo arrangiati con le stufe. Devo ringraziare allenatori, dirigenti, giocatori e famiglie per essere andati avanti, nonostante tutto”.

Ora la situazione è risolta.
“Il comune si è occupato del collegamento dalla centrale elettrica al nostro impianto, dentro abbiamo fatto tutto a spese nostre, tante spese. Ora, finalmente, è tornata la luce e possiamo guardare al futuro con ottimismo”.

L’impianto sportivo rimane il fiore all’occhiello del Venaria.
“Sì, anche da questo punto di vista ci sono novità importanti, perché l’anno prossimo rifaremo il sintetico del campo principale. E siamo contenti dell’arrivo della Federazione nell’altra parte dell’impianto sportivo, dove sono iniziati i lavori di ristrutturazione: porterà movimento e attenzione, vedo solo risvolti positivi anche per noi”.

Nel frattempo, continua l’opera di ricostruzione della struttura societaria. Come sta andando?
“A gestire la società, insieme a me, ci sono i vicepresidenti Davide Airaudi e Leonardo Manzella, il tesoriere e factotum Carlo Copersito, la fondamentale Letizia Romagnoli in segreteria. E poi, pezzo dopo pezzo, stiamo investendo sulle figure di campo: il settore giovanile è in mano a Michele Gricone, per la scuola calcio abbiamo preso da poco un personaggio importante come Luigi Di Frenza, del settore femminile si occupa Tony Giannetta, altro recente arrivo è quello di Edoardo Sbordone, che sta organizzando i tornei come il Calcio&Coriandoli. E poi abbiamo cinque preparatori atletici e due preparatori dei portieri, figure che negli ultimi anni mancavano e che invece sono fondamentali per lavorare bene”.

I primi risultati iniziano a vedersi. Quanti tesserati avete e come stanno andando le squadre?
“Abbiamo più di 300 tesserati, molti di più degli anni scorsi, anche perché stiamo salendo tantissimo con nel settore femminile, dove contiamo circa 90 bambine. Abbiamo la filiera di squadre completa, con qualche difficoltà solo nei 2014, ma anche gruppi molto forti come i 2013. Nelle giovanili abbiamo Under 19 e Under 17 nei regionali, l’obiettivo naturalmente è salire anche con 2009 e 2010. Paghiamo ancora gestioni sbagliate del passato, devo ringraziare chi è rimasto e chi sta lavorando per ricostruire, un gruppo dopo l’altro. Io ci ho messo la faccia, senza false promesse, promettendo solo la serietà che stiamo dimostrando con i fatti”.

Parliamo di tornei. È appena iniziato il Calcio&Coriandoli.
"È diventato maggiorenne, per la 18esima edizione abbiamo deciso di fare le cose in grande. Come detto, abbiamo preso una nuova figura per l’organizzazione, Edoardo Sbordone, che ha rinnovato la formula, con tre fasi - provinciale, regionale e nazionale - e tante partite. L’obiettivo è far vivere il nostro impianto sportivo secondo le sue potenzialità”.

Ultima domanda. Contento o pentito di aver accettato la presidenza del Venaria?
“Contento. Il calcio è la mia passione, è difficile ma mi diverto. Mi piace stare con la gente, arrivo al campo, prendo il caffè, chiacchiero e mi confronto con tutti. Sabato scorso le bambine hanno vinto il campionato, ho portato la merenda e abbiamo fatto festa insieme. Questo mi piace”.

CONVOCAZIONI - La selezione classe 2010 parteciperà nei giorni 27 dicembre 2024, 3 e 4 gennaio 2025 (e, in caso di qualificazione alle fasi finali, anche 5 e 6 gennaio) al 43° Memorial “Pier Giorgio Tappari” organizzato dalla società Lucento, presso l’impianto di Corso Lombardia 107 a Torino. Questi i giocatori convocati per il torneo


  • Belmonte Claudio - Cbs
  • Barberis Paolo - Volpiano Pianese
  • Benevento Gioele - Alpignano
  • Bergamini Emanuele - Alpignano
  • Cammarata Alvino Lorenzo - Lascaris
  • Caramassi Jacopo - Sisport
  • Cocciolo Gabriele - Volpiano Pianese
  • Cordero Samuele - Lascaris
  • Daka Elion - Vanchiglia
  • Lavatelli Luca - Suno
  • D’Ario Demetrio - Volpiano Pianese
  • Dimasi Michael - Lascaris
  • Gagliardi Vincenzo - Saviglianese Fbc
  • Gasbarro Giacomo - Cuneo Olmo
  • Ghio Lorenzo - Chisola
  • Giolitti Francesco - Bra
  • Koshena Musa Samuel - Cheraschese
  • Manes Alessandro - Sisport
  • Memaj Alessandro - Derthona Fbc
  • La Fata Tommaso - Cbs
  • Musso Andrea Giuseppe - Derthona Fbc
  • Rua Alessandro - Pro Eureka
  • Tonin Claudio - Alpignano
  • Dierna Angelo - Suno
  • Iori Emanuele Stefan - Baveno Stresa

INTERVISTE - Tutto pronto per la terza edizione della Turin Winter Cup. Dal 27 dicembre al 6 gennaio, in campo sei categorie (con la novità delle due annate di Esordienti che si aggiungono al settore giovanile) di 16 società: Lascaris, Chisola, Volpiano Pianese, Pro Eureka, Cbs, Chieri, Spazio Talent Soccer, Borgaro Nobis, Pianezza, Mirafiori, Nichelino Hesperia, Rosta, Bsr Grugliasco, Rivarolese, Pinerolo e Sisport. Si gioca su sei campi base (Chisola per U17, Volpiano Pianese per U16, Lascaris per U15, Borgaro Nobis per U14, Spazio Talent Soccer per U13 e Bsr Grugliasco per U12), confermato ufficialmente lo Juventus Training Center di Vinovo come sede di tutte le finali.


CHRISTIAN BELLANOVA: "CONTENTO PER LA FIDUCIA DELL'AMBIENTE DILETTANTISTICO E DELLA JUVENTUS"

L’organizzatore Christian Bellanova è emozionato: “Sono soddisfatto della continuità che siamo riusciti a dare a questa manifestazione, mi fa enormemente piacere l'importanza che ha riscontrato in breve tempo in tutto l'ambiente dilettantistico e ringrazio ancora Juventus per la fiducia e l'interesse rivolto a questo torneo”.

LUCA ATZORI: “CONFRONTO IMPORTANTE CON TUTTE LE SQUADRE MIGLIORI”

A Vinovo, oltre alle finali allo Juventus Training Center, si giocheranno anche le partite dell’Under 17 nell’impianto sportivo del Chisola. Ecco l’opinione del presidente Luca Atzori: “La Winter Cup è evento importante, ci permette di fare punto sullo stato di preparazione delle squadre perché ti confronti con le migliori, cosa che in campionato purtroppo non è possibile. Purtroppo capita nel periodo di Natale, chiediamo sacrifici importanti alle famiglie, ma finché non ci sarò un girone élite - soluzione per cui spingono anche altre società - è una delle poche occasioni per avere confronti di alto livello. Infine, ci fa piacere l’ospitalità della Juventus, che aggiunge prestigio alla manifestazione”.

LORENZO DE SIMONE: “FINALI A VINOVO EMOZIONE UNICA PER I RAGAZZI”

Il campo base dell’Under 16 è in via Trento a Volpiano. Microfono a Lorenzo De Simone, direttore sportivo del Volpiano Pianese. “È un onore ospitare le partite della Winter Cup, torneo che ha lo scopo di concentrare in pochi giorni tante partite di alto livello. La platea dello Juventus Training Center delle finali, inoltre, è un’emozione unica per i ragazzi, lo so bene perché noi abbiamo portato tre squadre nella scorsa edizione. Questo torneo sta diventando un classico del periodo natalizio, bisogna ringraziare l’organizzazione, in particolare Christian Bellanova, e la Juventus, che ci permette di fare le finali nella loro struttura”.

PIERGIORGIO PERONA: "TORNEO GIOVANE MA GIA' IMPORTANTE, ABBIAMO ADERITO CON ENTUSIASMO"

Il presidente del Borgaro Nobis (dove giocherà l'Under 14) Piergiorgio Perona: "È la prima volta che partecipiamo a questo torneo, abbiamo aderito con entusiasmo in quanto - seppur un torneo giovane - sta diventando un appuntamento importante per il calcio giovanile. Oltre all’invito per la partecipazione, l’organizzazione ci ha chiesto di fare campo base per la categoria Under 14. È sicuramente un impegno gravoso ma per noi è motivo d’orgoglio e tutto è pronto per accogliere le squadre. I nostri ragazzi hanno accolto la notizia con entusiasmo, il pensiero di poter giocare la finale all'Allianz Training Center di Vinovo è un’ulteriore stimolo a far bene".

TONY TUCCI: “ONORATI DI OSPITARE UNA CATEGORIA, VOGLIAMO FARE BELLA FIGURA”

Lo Spazio Talent Soccer, new entry nell’organizzazione, ospiterà la categoria Esordienti 2012 sui campi della Pellerina, a Torino. Il presidente Tony Tucci è entusiasta: “Questo torneo è il più importante del periodo invernale, siamo felici di farne parte già dalla scorsa edizione e siamo onorati di ospitare una categoria. Cercheremo di dare il meglio a livello di ospitalità, il nostro impianto sportivo è il più grande nella città di Torino e si presta ad accogliere eventi di questa portata. Sarà l’occasione per i nostri ragazzi di affrontate tutte le squadre più forti del Piemonte, la sola partecipazione è un motivo di crescita, cercheremo di dare il meglio in campo e speriamo di fare bene”.

FELICE MARMO: “LA COSA PIU’ IMPORTANTE? SPERIAMO CHE I RAGAZZI SI DIVERTANO”

Altra novità è il Bsr Grugliasco, campo base degli Esordienti 2013. Il presidente Felice Marmo: “Sono contento di partecipare, per me è la prima edizione sia come campo base, sia con le squadre in campo, speriamo di arrivare lontano. È un torneo molto prestigioso, ringrazio l’organizzazione per averci coinvolti, ma alla fine la cosa più importante è che si divertano i ragazzi, tutto quello che facciamo nel mondo del calcio è per loro”.

I calendari del settore giovanile: https://www.11giovani.it/index.php/tornei/3-turin-winter-cup-calendari-sg

I calendari della scuola calcio: https://giocaacalcio.it/index.php/tornei/3-turin-winter-cup-calendari-sc