Sabato, 21 Giugno 2025
 Luca Mereu

Luca Mereu

FINALE SCUDETTO - Un Torino indomito messo sotto per larghi tratti dal Milan conquista un clamoroso scudetto. Ai punti meglio i rossoneri anche in 10, ma il grande cuore dei ragazzi di Rebuffi, un pizzico di fortuna e un monumentale Cereser hanno regalato l'alloro ai Torelli.
 


TORINO-MILAN 0-0 (5-3 d.c.r.)
SEQUENZA RIGORI: Ballanti (T) gol, Valeri (M) gol, Falasca (gol), Borsani (M) parato, Bonacina (T) gol, Plazzotta (M) gol, Bianchi (T) gol, Pisati (M) gol, Luongo (T) gol
TORINO (4-3-3): Cereser, Cekrezi (st 39' Moretti), Cantarella (st 21' Falasca), Carrascosa, Gori, Penkov (st 29' Lebrino, sts 1' Mukerjee), Amisano, Ballanti, Sheji (st 1' Luongo), Reynheim (st 21' Bianchi), Odendo (st 1' Bonacina). A disp. Martena, Re. All. Rebuffi
MILAN (4-3-1-2): Pittarella, Vechiu, Tartaglia (st 25' Borsani), Cullotta, Valeri, Arnaboldi (pts 14' Grassini), La Mantia (pts 1' Nolli), Plazzotta, Lontani (st 17' Pisati), Pandolfi (pts 14' Cissè), Zaramella. A disp. Faccioli, Mazzeo, Ibrahimovic, Lupo. All. Renna
AMMONITI: st 5' Luongo (T), 6' Vechiu (M), 18' Vechiu (M), 23' Tartaglia (M), 34' La Mantia (M), pts 3' Plazzotta (M)
ESPULSO: st 18' Vechiu (M)

LA PARTITA

Al Benito Stirpe di Frosinone va in scena la finalissima per lo scudetto Under 17, Milan e Torino si affrontano dopo una lunga stagione in un incontro senza esclusione di colpi. Se però da un lato i rossoneri arrivano carichi, per i granata si fa probabilmente sentire la tensione, perché la squadra di Rebuffi non riesce a esprimersi come suo solito e viene messa all'angolo da subito dagli avversari. Il primo tempo infatti è praticamente un assolo della squadra di Renna, che però trova sulla sua strada un superlativo Cereser. Dopo un inizio arrembante al 9' arriva la prima conclusione dei lombardi con Lontani, ma la palla destinata all'incrocio viene intercettata dal volo del portierone granata. Proprio Lontani assieme a Pandolfi sono i trascinatori della manovra milanista, che grazie a un pressing asfissiante impedisce di contro al Torino di costruire. Nei primi minuti l'unica conclusione verso la porta difesa da Pittarella è di Amisano dalla distanza, ma non crea alcun pericolo. Verso la mezzora però il Milan tira un po' il fiato e i granata sembrano trovare i primi veri spiragli, tanto che al 27' Reynheim chiama l'estremo difensore avversario al grande intervento. E' un fuoco di paglia però, il Milan riprende subito in mano il pallino del gioco e va vicinissimo al vantaggio con La Mantia, fermato solo dal palo. Cereser salva ancora su Zaramella, i rossoneri tentano il forcing nel finale, ma la difesa dei Torelli regge e si va all'intervallo sullo 0-0.

Al rientro in campo Rebuffi prova a cambiare subito le carte in tavola con gli ingressi di Luongo e Bonacina, ma lo spartito è lo stesso visto nel primo tempo. Tempo un minuto ed è ancora il legno a salvare il Torino, con la traversa che respinge la bordata di Lontani, con la sfera che rimbalza sulla linea di porta. Sempre e solo Milan e sempre Cereser sulla strada di Lontani, poi nell'arco di pochi minuti arriva quella che può essere la svolta della gara. Vechiu infatti si becca due gialli nell'arco di 12 minuti lasciando i rossoneri in 10 e dando un vantaggio considerevole ai granata. Che riescono a respirare maggiormente, ma non mostrano una grande superiorità, finendo comunque per giocare peggio degli avversari e creando pochissimo. Per vedere un vero pericolo dalle parti di Pittarella bisogna infatti aspettare il 36', quando il colpo di testa di Falasca termina di poco alto. Il Diavolo comunque non fa le barricate e quando possibile si spinge avanti e costringe la difesa piemontese a tenere la guardia alta, ma alla fine arriva il triplice fischio del direttore di gara, saranno supplementari.

L'extra time vede un Torino comprensibilmente più padrone del campo, ma la stanchezza si fa sentire per entrambe le squadre e i granata non riescono a creare tanto, nonostante la buona verve di Luongo. Ballanti manca la sfera da ottima posizione, infine è proprio il Milan ad avere sui piedi la palla dello scudetto, a due minuti dai calci di rigore, ma Pisati solo davanti a Cereser manca clamorosamente lo specchio della porta e si arriva quindi al termine dei 120 minuti di gioco.
Dai tiri dal dischetto il Torino è perfetto, Cereser ancora decisivo sventando il rigore di Borsani e Luongo con un cucchiaio regala lo scudetto ai Torelli.

PANCHINE - Reduce da un'altra ottima stagione con tre salvezze centrate, il sodalizio di Acqui Terme non ha necessità di cambiare. Confermatissimo il parco allenatori (con Giacomo Mossino, Roberto Bobbio e Filippo Terranova), l'unica novità vede coinvolta l'Under 17


Fidelizzazione è la parola d'ordine in casa Acqui, i tecnici coinvolti nel progetto bianconero sono di casa in società e proseguono sulla scia di quanto mostrato nelle scorse stagioni. A partire dalla Juniores, che vedrà sedersi in panchina un punto di riferimento come Federico Rovera, reduce dalla bella salvezza conquistata con l'Under 16. Chi manterrà la stessa annata sono Giacomo Mossino, che sale proprio in Under 16 con i 2010, e Roberto Bobbio con i 2011 nella categoria Under 15, entrambi capaci di salvare la categoria passando dagli spareggi. 

Alla guida del bel sodalizio 2009 ci sarà Salvatore De Rosa, l'unico innesto esterno arrivato dall'Atletico Acqui. Per finire sarà Filippo Terranova a guidare l'Under 14 nel passaggio dall'attività di base al settore agonistico.

PANCHINE - Pronto lo staff per la nuova stagione, con Luigi Munno che supervisionerà tutto come responsabile dell'agonistica, con un occhio di riguardo per l'Under 17 in ottica prima squadra. L'unico confermato è Fabio Ceresa in Under 15


Il Rosta si rifa il look per la prossima stagione, con ben tre innesti in panchina. L'Under 17 che dopo una faticosa annata ha mantenuto il diritto di giocare ai regionali, sarà guidata dalla coppia formata da Alberto Piscionieri in arrivo da Candiolo e dal giocatore della prima squadra Luca Bembouzid. Disputerà ancora i provinciali il gruppo 2010 e per conquistare la categoria si è puntato su un nome di rilievo come quello di Tiziano Porcu, reduce dall'ottima stagione con il Beppe Viola con cui ha vinto il raggruppamento B di Torino. A guidare invece l'Under 14 sarà Nicola Misale, all'ex Garino il compito di guidare i ragazzi del 2012 nel difficile passaggio all'agonistica.

Confermatissimo alla guida dell'Under 15 è Fabio Ceresa, che completerà il biennio con i 2011 dopo la brillante stagione appena conclusa, terminata con la vittoria con largo anticipo del girone Under 14 D di Torino. Continuità anche per quanto riguarda la Juniores, al timone ci saranno sempre Nicolò Avataneo e Luca Longhi, con Fausto Biasci nel ruolo di direttore sportivo di Juniores e prima squadra.

SEMIFINALE - Appuntamento con la storia per il Torino, il 20 giugno contro il Milan i Torelli vanno alla caccia del loro primo alloro di categoria. 
 


UDINESE-TORINO 1-2
RETI: pt 31' Cantarella (T), 44' Visintini (U), st 24' rig. Ballanti (T)
UDINESE (3-4-2-1): Venuti, Fanin (st 34' Mossolin), De Paoli, Romanin (st 40' Gjergji), Marello, Cigaina, Ramku, Davia (st 34' Bottacin), Carrillo, Vettor (st 40' Elezzi), Visintini (st 17' Anghileri). A disp. Pirrò, Magonara, Germinaro. All. Gridel
TORINO (4-2-3-1): Cereser, Cekrezi (st 25' Moretti), Cantarella, Carrascosa, Bianchi (st 41' Penkov), Amisano, Ballanti (st 41' Gori), Sheji (st 1' Luongo), Lebrino (st 14' Turola), Bonacina, Falasca (st 25' Reynheim). A disp. Martena, Re, Marangon. All. Rebuffi
AMMONITI: pt 14' Amisano (T), st 13' Luongo (T), 18' Ramku (U)
ESPULSO: st 46' Turola (T)

Tensione alle stelle tra Torino e Udinese nella seconda semifinale di giornata. Entrambe si giocano l'accesso alla finale per conquistare il primo scudetto di categoria della loro storia ed entrambe partono guardinghe, studiando gli avversari a ritmi lenti. I friulani sono i primi a sbagliare: è il 19' quando su un disimpegno errato Bonacina si avventa sul pallone provando a portarsi a tu per tu con il portiere avversario, ma Venuti non si fa sorprendere intervenendo fuori area e salvando i suoi. I granata comunque si accendono e poco dopo sull'asse Sheji-Bianchi costringono ancora Venuti alla parata, con il portiere bianconero che si ripete alla mezzora neutralizzando la conclusione di Falasca. Il gol comunque è nell'aria e arriva un minuto dopo grazie a Cantarella, pescato ottimamente da un altro preciso cross di Sheji. Entrambe le squadre lottano strenuamente, ma sembra si possa arrivare all'intervallo senza ulteriori sorprese, quando al 44' Romanin mette la freccia a sinistra, servendo poi un cioccolatino a Visentini che vale l'1-1.
I Torelli al rientro in campo provano a essere subito aggressivi, ma è l'Udinese a tenere meglio il campo e a costruire le palle gol più ghiotte, prima con Visentini, poi con Ramku, ma in entrambi i casi Cereser si esibisce in interventi di qualità salvando il risultato. Ci prova anche Marello da fuori, conclusione di poco sul fondo, a dimostrazione che l'Udinese è decisamente più in palla in questa fase di gara. Rebuffi cerca soluzioni dalla panchina e si torna a un sostanziale equilibrio, rotto improvvisamente dalla giocata di Bonacina, che steso in area permette a Ballanti di andare dal dischetto a siglare il nuovo vantaggio. Brutto colpo per i friulani che non riescono più a farsi vedere in avanti, almeno fino al 43', quando Anghileri sfiora il palo. Ben 7 i minuti di recupero, per il Toro è lunghissima anche perché al 91' Turola viene giustamente espulso per un brutto intervento su Carrillo. Passa un minuto e De Paoli fa venire i sudori freddi a Cereser, ma è l'ultimo vero pericolo e anzi prima del triplice fischio è Luongo a mangiarsi il 3-1. Poco male perché alla fine l'arbitro fischia e i granata si prendono così la finalissima.

SEMIFINALE - Al Milan basta un tempo per decidere la partita, primi 45 minuti dominati con i rossoneri in rete ben tre volte. Non basta la reazione nella ripresa con la doppietta di uno straripante Elimoghale per ribaltare tutto, La Mantia spegne ogni velleità e in finale così va il Milan.
 


JUVENTUS-MILAN 2-4
RETI: pt 25' Pandolfi (M), 44' Lontani, (M), 46' Tartaglia (M), st 19' e 24' Elimoghale (J), 35' La Mantia (M)
JUVENTUS (3-4-2-1): Huli, De Brul (st 24' Vitrotti), Gielen (st 9' Cancila), Tiozzo (st 37' Samb), Badarau, Borasio (st 9' Malfatti), Repciuc (st 37' Specker), Durmisi (st 9' Bracco), Amadio, Barido (st 1' Ceppi), Elimoghale. A disp. Nava, Sibona. All. Cioffi
MILAN (4-3-1-2): Pittarella, Vechiu, Tartaglia (st 37' Borsani), Cullotta, Valeri, Cisse (st 27' Nolli), La Mantia (st 37' Grassini), Plazzotta, Lontani (st 7' Pisati), Pandolfi, Zaramella (st 37' Mazzeo). A disp. Bianchi, Ibrahimovic, Angelicchio, Lupo. All. Renna

Incredibile quanto visto nel primo parziale di questa semifinale, con la favorita Juventus letteralmente annichilita dal Milan, con il Diavolo che fa il bello e cattivo tempo dominando la frazione. Huli è chiamato agli straordinari, salva su Pandolfi e al 23' è a sua volta salvato dal palo sul tiro di Lontani. Per i due giocatori di Renna è però solo questione di minuti prima di trovare la via della rete. Pandolfi ci riesce con un bel diagonale incrociato, e a un minuto dall'intervallo regala anche l'assist per Lontani che è anche fortunato, visto che la sua conclusione leggermente deviata diventa imparabile. Il 2-0 sarebbe già un duro colpo, ma nel primo minuto di recupero arriva anche il 3-0 di Tartaglia sul servizio di Lontani e per la Juventus è notte fonda.
Il tecnico Cioffi deve aver dato una bella strigliata negli spogliatoi, perché quella che torna in campo è tutta un'altra versione dei bianconeri visti fino a quel momento. Il trascinatore è Destiny Elimoghale, che si carica la squadra sulle spalle e regala speranza con una doppietta nell'arco di cinque minuti. Primo gol da vero opportunista, il secondo di pregevole fattura con il bel taglio favorito dall'imbucata di Ceppi. Il palo questa volta salva il Milan sul tiro di Tiozzo dalla distanza, sembra la rimonta possa essere nell'aria, ma dal nulla arriva la mazzata finale. Su un contropiede infatti La Mantia sigla il poker rossonero e per la Vecchia Signora è un colpo terribile. Bravi comunque i ragazzi di Cioffi (espulso poco dopo per le eccessive proteste su un eventuale mancato rigore) a non arrendersi e serve il miglior Pittarella, sull'incornata di Tiozzo, per non far vivere al Milan ultimi minuti tribolati. Finisce così, Diavolo in finale in attesa di una tra Udinese e Torino.

SOCIETA' - Ultimi tasselli disposti in casa Gassino, Fabio Salomone (inizialmente designato per la squadra 2011) si dedicherà totalmente al ruolo di direttore generale. L'ex selezionatore della rappresentativa U15 gestirà il vivavio, Marco Gastaldo direttore sportivo di Juniores e Prima squadra.


Erano state tutte assegnate le panchine rossoblu, ma si è optato per un cambio nell'annata dei 2011. Inizialmente con Fabio Salomone alla guida, il compito verrà affidato a Carlo Ciluffo, con il direttore generale che si dedicherà quindi alla gestione societaria. Confermati quindi Marco Vianello in Under 17, Gabriele Assom in Under 16 e Mitia Savio in Under 14.

Non è l'unica ufficializzazione arrivata, perché è stato presentato Franco Di Nuovo come responsabile del settore giovanile e della scuola calcio. Nome di prim'ordine e grande esperienza quello dell'ex capitano della Primavera del Torino, che come calciatore vanta esperienze di rilievo nel professionismo e nel calcio piemontese (Empoli, Sanremese, Casale, Cuneo tra le tante) e con i granata per 20 stagioni si è dedicato alla formazione dei giovani nella scuola calcio. Per lui anche la vittoria nel 2024 del Torneo delle regioni alla guida della rappresentativa Under 15 Piemonte e Valle d'Aosta. Con lui ecco anche Marco Gastaldo, che ricoprirà il ruolo di direttore sportivo di Juniores e Prima squadra.

SEMIFINALE DI RITORNO - Obiettivo centrato, i bianconeri di mister Grauso si qualificano per la seconda volta alla finale per lo scudetto di categoria. Niente derby d'Italia e rivincita dell'edizione 2017/2018 andata all'Inter, l'avversaria della Vecchia Signora sarà l'Empoli, che ha estromesso i neroazzurri nel doppio confronto.
 


JUVENTUS-ROMA 3-1
RETI: pt 12' Demichelis, 29' Santa Maria, st 1' Bonifazi (R), 3' Rigo
JUVENTUS (4-3-2-1): Giaretta, Rigo, Del Fabro (st 7' Carfora), Brancato, Rocchetti, Demichelis, Giambavicchio (st 18' Banchio), Marchisio (st 39' Mosca), Santa Maria (st 39' Osakue), Corigliano, Salvai (st 18' Yeboah). A disp. Jakab, Basile, Pamè, Bruno. All. Grauso
ROMA (4-3-3): Bouaskar, Milocco, Strata (st 36' Florio), Bonifazi, Di Marino (st 1' Sperlonga), Vasta, Di Mascio, Proietti (st 36' Patteri), Dal Bon (st 29' Tombion), Guaglianone, Russo (st 1' Zekaj). A disp. Barone, Saviano, Rialti, Susin. All. Scala
AMMONITI: pt 18' Del Fabro (J), st 1' Rocchetti (J)
NOTE: st 1' Giaretta (J) para calcio di rigore a Bonifazi (R)

LA PARTITA

La Juventus arriva da favoritissima alla semifinale di ritorno con la Roma, nonostante il pari subito all'andata all'ultimo respiro. Ai giallorossi serve l'impresa, ma i padroni di casa dimostrano subito che giornata sarà trovando il vantaggio al primo vero affondo. E' il 12' quando dopo un calcio d'angolo Demichelis trova lo spiraglio giusto per infilare l'estremo difensore capitolino e portare avanti i suoi. I ragazzi di Grauso non sbagliano un colpo dietro e quando si propongono in avanti sono sempre capaci di far male e così al 29' ecco il raddoppio di Santa Maria, che in area deposita in rete il pregevole servizio di Salvai, autore oltre all'assist di una partita di gran livello. Giaretta non deve compiere neanche un intervento nel corso del primo parziale e sulle ali dell'entusiasmo i padroni di casa vanno al riposo sul doppio vantaggio.

La ripresa si apre con la rete che poteva riaccendere le speranze della Roma. Rocchetti atterra Sperlonga in area, rigore che Bonifazi si incarica di battere, ma la conclusione è sventata da Giaretta. La sfera però diviene preda del romanista che si fa perdonare l'errore e accorcia. Gli ospiti non hanno neanche il tempo di esultare che Rigo sigla il 3-1 e la rete chiude sostanzialmente i conti. Da qui alla fine infatti i pericoli latitano da una parte e dall'altra, man mano che i minuti passano aumenta il nervosismo con il direttore di gara che ha il suo bel da fare per calmare gli animi e Corigliano che testa i riflessi di Bouaskar nell'unica altra vera conclusione del secondo tempo. Si arriva al triplice fischio e il pubblico di Vinovo può festeggiare, appuntamento ora al 23 giugno per l'appuntamento con il primo, agognato scudetto.

2ª GIORNATA - Prova sontuosa dei ragazzi di mister Cocino (sostituito in questa occasione da Cristian Balice in panchina) al cospetto dei veneti del Montebelluna. Fioccardi superstar con una tripletta da urlo, ma nel complesso prestazione monstre di tutti i protagonisti bianconeri.
 


LASCARIS-MONTEBELLUNA 5-1
RETI: pt 2', st 1' e 29' Fioccardi, pt 33' Pizziola (M), st 22' Spina, 32' Scanavino
LASCARIS (4-3-3): Castaldi, Quattrocchi, Amorosi, Cottafava (st 24' Scanavino), Cattalano (st 6' Amendolagine), Bruno, Raviola (st 33' Ciliberti), Halip (st 10' Martinelli), Fabbrini (st 20' Spina), De Stefano (st 40' Camino), Fioccardi (st 33' Caglioti). A disp. Micheletti, Margiotta. All. Balice
MONTEBELLUNA (3-5-2): Muraru (st 34' Bortolin), Robazza (st 24' Rizzardo), Pellizzari, Tessariol (st 37' Bordin), Menegazzo, Pacini (st 6' Bernardi), Bresolin (st 29' Kakou), Vettorazzo, Marraffa, Dal Pietro (st 17' Amenta), Pizziola (st 37' Rossi). A disp. Toso. All. Ceccherini
AMMONITI: pt 21' Fabbrini (L), 40' Halip (L)

LA PARTITA

E' un Lascaris da stropicciarsi gli occhi quello che scende in campo nella sfida casalinga con il Montebelluna. I padroni di casa, oggi in completa divisa nera, partono a mille e nel primo quarto d'ora di gioco fanno letteralmente girare la testa agli avversari, che non riescono a porre un freno alle scorribande offensive lascarine. La corsia di destra presidiata da Raviola diventa immediatamente terra di conquista e lo sarà per tutta la gara anche una volta che saranno cambiati gli interpreti, con il malcapitato Pellizzari che finisce travolto a più riprese. La prima delle quali è già al 2' di gioco, con Fabbrini che si allarga, entra in area e scarica rasoterra per il taglio di Fioccardi, che di piatto in area piccola appoggia per l'1-0. E' solo l'inizio della giornata pazzesca dell'esterno con la maglia 11 sulle spalle e nei primi minuti la difesa non lo vede praticamente mai, presa sempre dì infilata dai suoi inserimenti. In 13 minuti ci sono infatti altre tre ghiotte palle gol che vedono l'autore del gol protagonista: al 6' il suo colpo di testa sul cross di Cottafava termina alto; al 9' stessa sorte tocca alla conclusione di Halip servito da Fioccardi, al 13' la giocata più bella, con il rapido fraseggio tra Cottafava e Halip a centrocampo, rapido scarico per Raviola che sulla destra sterza, si porta la sfera sul mancino e crossa per l'11, che tenta la spettacolare sforbiciata in area, ma contrastato dalla difesa il suo tiro diviene facile preda di Muraru.
Il Montebelluna non ci sta, ma sembra inerme, tuttavia allo scoccare del 15' manda il primo campanello d'allarme alla sin lì perfetta difesa del Lascaris. Bresolin trova spazio a sinistra, Marraffa spizza di testa per l'accorrente Pizziola che si divora un gol clamoroso, spedendo di testa a lato colpendo tutto solo dal limite dell'area piccola. La piccola disattenzione alza il livello di attenzione di Bruno e compagni, con il capitano che disputa una grande partita fin dall'inizio, dando vita con Marraffa a una sfida decisamente Muscolare, che però molto spesso evita con anticipi precisi e puliti. Tuttavia gli ospiti prendono un po' di coraggio e il metronomo Tessariol prova a caricarsi la squadra sulle spalle. Al 19' bell'alleggerimento proprio del 4 veneto, che vince uno dei rari duelli a centrocampo liberandosi di due avversari con una ruleta, avanza in campo aperto e dai 20 metri cerca la botta senza fortuna, con un tiro rasoterra poco potente che Castaldi blocca senza problemi. A questo punto per dieci minuti le due squadre sembrano tirare un po' il fiato e costruiscono poco, poi tra 31' e 33' l'incontro si riaccende. Prima è Quattrocchi ad andare vicinissimo al raddoppio, pescato da una punizione di Bruno battuta nella propria trequarti che sorprende la difesa. Il terzino si avventa sul pallone, Muraru esce malissimo, ma il colpo di testa del 2 bianconero termina fuori di nulla. Scampato pericolo un po' dal nulla gli ospiti trovano il pari, nell'unica indecisione della difesa di casa. Bravo Bresolin a trovare ancora spazio a sinistra, con l'esterno che è l'unico che prova ogni tanto a inventare qualcosa per i suoi, bravo anche Pizziola ad avventarsi sul cross ribadendo in rete, pur se marcato. Rete che arriva un po' dal nulla e spiazza i giocatori di Balice, che non riescono nel finale di tempo a creare altri pericoli e anzi è Castaldi che deve stare attento alla potente, ma centrale punizione di Dal Pietro battuta al 40'. Finisce così il parziale.

Si torna in campo con gli stessi 22 dei primi 45 minuti e come a inizio gara il Lascaris parte con il fuoco addosso, trovando il nuovo vantaggio dopo neanche 30 secondi. Sempre dalla destra è Raviola questa volta a trovare lo spunto giusto, palla in mezzo e di testa Fioccardi sigla il 2-1. Per il Montebelluna è una mazzata, anche perché i veneti, già sconfitti dal Tau Altopascio, hanno assolutamente bisogno della vittoria per nutrire qualche speranza, ma i padroni di casa sono scatenati e vogliono ora evitare di subire un altro scherzetto come nel primo tempo. Fabbrini servito da Fioccardi va vicinissimo al tris con un mancino da posizione defilata che però attraversa tutto lo specchio della porta finendo sul fondo, poi è Raviola a chiamare Muraru all'intervento. Cominciano i cambi per entrambe e Bernardi sembra dare un po' di vivacità sulla sinistra alla manovra ospite, ma Bruno e il neo entrato Amendolagine erigono una diga invalicabile e le mosse dalla panchina del Lascaris pagano tutte, non solo in difesa. Sono proprio i subentrati Martinelli e Spina a confezionare il 3-1 che di fatto chiude la partita, con il 20 che si esibisce in una bella rete di testa, non certo il suo marchio di fabbrica. L'incontro è virtualmente chiuso, anche perché i veneti subiscono il contraccolpo psicologico e i padroni di casa volano sulle ali dell'entusiasmo, andando poi a chiuderla in goleada. Fioccardi si porta a casa il pallone regalandosi la tripletta con una magistrale punizione, poi ci pensa Scanavino a realizzare un altro gran gol con una botta di prima intenzione sull'imbucata di qualità di Spina. Apoteosi Lascaris, con anche i tifosi del Montebelluna che applaudono le giocate dei padroni di casa, che due volte con Caglioti mancano poi l'occasione di arrotondare ulteriormente.
Finisce in festa con l'ennesima prova di qualità vista nell'impianto di via Claviere, ora testa alla trasferta con l'ostico Tau Altopascio, gara decisiva per il passaggio del turno. Il Lascaris ha due risultati su tre, vietato fare calcoli, ma questi ragazzi possono giustamente sognare in grande.

1ª giornata / Montebelluna-Tau Altopascio 1-2
2ª giornata / Lascaris-Montebelluna 5-1
3ª giornata / Domenica 22 giugno - Tau Altopascio-Lascaris

SEMIFINALE - Finisce la bella avventura della Pro Vercelli, in semifinale il Benevento travolge le Bianche Casacche senza appello, due reti per tempo e campani in finale. Gara dominata dai giallorossi, ma per i ragazzi di Melchiori restano gli applausi per una grande stagione che ha fatto sognare.
 


PRO VERCELLI-BENEVENTO 0-4
RETI: pt 18' Soprano, 35' Scalici, st 31' Grilli, 38' Del Gaudio
PRO VERCELLI (3-5-2): Breshak, Iuliano, De Faveri, Spassino (st 1' Money), Prella, Di Franza, Necchio (st 40' Ayachi), Orsi (st 40' Squarise), Shaker (st 33' Valentino), Canapa (st 22' Tabaku), Atzeni (st 1' Quaglino). A disp. Aloj, Villa, Zacchera. All. Melchiori
BENEVENTO (4-3-3): Cammarota, Kwete, Scarpitella (st 40' Pisani), Del Gaudio (st 40' Catiello), D'Ambrosio, Formicola (st 40' Cerulo), Battista (st 26' Cerbone), Grilli (st 33' Infante), Soprano (st 33' Matrone), Giugliano, Scalici (st 33' Giurolo). A disp. Luongo, Patriarca. All. Floro Flores

PANCHINE - Dopo una annata ricca di soddisfazioni la società della Pellerina prosegue nel suo percorso di crescita, puntando all'en plein regionale con tutte le categorie.
 


La società del presidente Tony Tucci è in continua ascesa, tanta qualità in campo e fuori, con il responsabile Raffaele Balluardo a garantire sempre un impegno di altissimo livello e il riconoscimento ricevuto come Academy Juventus. Le squadre poi si sono disimpegnate davvero bene in campionati durissimi, con il fiore all'occhiello dell'Under 15 che ha centrato la qualificazione alle fasi finali. I ragazzi del 2010 saranno guidati ancora dal presidente Tucci anche per la prossima stagione, così come completerà il biennio con gli Allievi Francesco Starace, capace di centrare la salvezza con i suoi 2009 al termine di una stagione davvero impegnativa in un girone di ferro e il netto dominio nel raggruppamento per gli spareggi. La stagione dei suoi ragazzi è andata in crescendo, la prossima stagione potranno togliersi ulteriori soddisfazioni.

Confermatissimo anche Beppe Mugavero alla guida della Juniores, con cui ha chiuso al primo posto il girone B di Torino, si giocherà la presenza ai regionali negli spareggi di settembre. Per disputare con tutte le annate i campionati regionali si dovrà aspettare anche gli spareggi pre campionato che vedranno coinvolta l'Under 14. Per centrare l'obbiettivo si è puntato sull'esperienza di Vincenzo Cirri, in arrivo da una complicata stagione all'Autovip San Mauro, ma capace due anni fa con il Druentina di sfiorare il titolo regionale. Sicura della categoria è l'Under 15, con i ragazzi del 2011 che si sono appena salvati negli spareggi con due giornate d'anticipo. Alla guida tecnica il prossimo anno ci sarà Marco Pedone, questa stagione al timone del Ciriè Under 15. L'ultimo nome è quello di Gianfranco Bilanzone, l'ex Academy Lascaris e RWC Lucento prenderà in carico la nuova Under 18.