Lunedì, 17 Giugno 2024
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Simone Lioce è responsabile APPORT (Associazione nazionale Preparatori Portieri) della sezione Piemonte, con cui ha organizzato corsi di formazione in collaborazione con Novara, Pro Vercelli, Brescia e Torino. Ex allenatore dei portieri di Venaria e Chieri U13-14-15, allenatore dei portieri Juventus Camp. Laureando a Staffordshire University, presso la facoltà di Sport and Exercise, opera nel progetto di ricerca nella metodologia di allenamento, statistica e scout, e frequentante i corsi federali inglesi FA livello 1 e 2 in Coaching e Goalkeeping Coaching.

2 - La rubrica curata da Simone Lioce in questo articolo focalizza la sua attenzione sulla strutturazione del Livello 1 dei corsi federali inglesi sotto la denominazione FA Coaching Football Level 1.


Solo questo corso ha visto certificarsi più di 300.000 persone e vede coinvolte più di 11 milioni di persone tra staff, giocatori e dirigenza. Numeri impressionati per la nazione che ha creato questo sport e che vede la Premier League il campionato più avvincente al mondo.

A differenza dell’Italia, con mio grande stupore, ho saputo che le società dilettantistiche inglesi sono finanziate dagli sponsor e direttamente dalla federazione inglese, così ogni partita dilettantistica o professionistica nel settore giovanile è completamente gratuita e tutti gli allenatori non percepiscono nessuno stipendio o rimborso poiché spinti dalla passione. Discorso a parte per le squadre professionistiche che retribuiscono gli allenatori molto bene. Quindi in Inghilterra vi è la possibilità di percepire “tutto o niente”, mentre in Italia molte volte la retribuzione di alcune dilettanti (in particolare in prima squadra) supera di gran lunga la retribuzione di un allenatore in un settore giovanile professionistico.

Quest’articolo è rivolto a tutti gli allenatori che vogliono provare a ottenere una certificazione da allenatore di calcio oltre Manica. Ed è più facile di quanto sembri.

Prenderò in riferimento il corso tenutosi nell’Università di Stafford, nella città di Stoke-On-Trent nella contea dello Staffordshire.

INFORMAZIONI GENERALI

Per accedere ai corsi FA non è necessario essere residenti in Inghilterra, infatti insieme a me vi erano persone che provenivano dalla Russia e dall’Egitto, appositamente per fare questo corso, ma per motivazioni logistiche è necessario risiedere almeno per la durata del corso presso qualche apposita struttura.

Il corso si aggira intorno alle 150 sterline e non è necessario essere un allenatore che attualmente lavora in una squadra. E’ aperto ugualmente ai due sessi: su 40 partecipanti, vi erano infatti iscritte 10 donne oltre i 40 anni che non avevano mai avuto esperienza da allenatore e che desideravano formarsi per poi cimentarsi nel contesto calcistico.

Il corso generalmente si struttura su 4 giornate, dalle 9 alle 18.

Inclusi nel programma vi sono 2 corsi composti da 3 ore ciascuno che verranno svolti in 2 giorni scelti dal tutor dai temi Safeguarding e First AID.

Il Safeguarding è un corso che consiste nel creare un ambiente sano e vigile all’interno del club di appartenenza. I temi principali trattati sono:

  • Utilizzo dei social media: Non è possibile scattare foto ai ragazzi e pubblicarle all’interno dei social network o in siti, senza il consenso dei genitori, ma soprattutto senza il consenso della società.

E’ un tema molto delicato, spesso sottovalutato, che può avere successivamente spiacevoli inconvenienti. A Torino, ero solito a registrare i miei allenamenti, mentre qui non posso se non possiedo una licenza da match analyst o un permesso speciale da parte della società. Se voglio registrare il mio allenamento devo chiamare l’analyst e poi mi fornirà il materiale, ovviamente avendo avuto prima il consenso dei genitori dei ragazzi.

  • Il rapporto con i genitori: Vengono organizzati nelle società dei meeting in cui si educano i genitori a sostenere i ragazzi senza porre pressioni o urla, a non insultare l’arbitro e volti all’organizzazione di un ambiente sano e pulito all’insegna del fair play.

  • Bullismo: Ai partecipanti viene insegnato come riconoscere atti di bullismo/minacce nel team, tema sottovalutato ma estremamente importante e frequente. L’insegnamento principale che ci è stato dato è stato quello di intervenire sempre e informarsi se tutto sia sotto controllo, quindi importante non sottovalutare quest’aspetto e dire “Massì, sono solo ragazzi” poiché dietro a questi episodi si potrebbero nascondere problematiche molto più grandi di quanto si pensi.

Il corso First Aid invece è semplicemente un'attività di primo soccorso. Ci è stato insegnato a fare correttamente il massaggio cardiaco e le modalità di intervento per qualsiasi infortunio, con focus principale sulla commozione celebrale, un infortunio che all’inizio può essere irrilevante, ma col passare dei minuti può rivelarsi fatale.

INFORMAZIONI SPECIFICHE

La giornata del corso si suddivide in parte mattutina e pomeridiana, inframezzata da pausa pranzo.

La prima parte al mattino è incentrata su spiegazioni degli obiettivi che si andranno ad affrontare spiegata dai tutor, mentre la seconda parte si sviluppa sul campo dove i tutor mostrano le alcune proposte di esercizi collegate a quanto spiegato prima.

Al pomeriggio i partecipanti vengono divisi in gruppi da 3: un allenatore, un assistente allenatore e un controllore che alla fine giudicherà l’operato. Questi tre ruoli varieranno ogni seduta per tutta la durata del corso.

I partecipanti sono forniti di Learning Journal, ossia un libretto in cui i partecipanti appuntano, completano gli esercizi e rispondono ai quesiti presenti in esso. Al termine del percorso, il libretto verrà prelevato e valutato con giudizio positivo o negativo.

Parallelamente alle sedute del sabato, il partecipante deve completare obbligatoriamente il modulo E-Learning, pena bocciatura. L’E-Learning è un percorso online parallelo, che permette di capire meglio attraverso video e diapositive le spiegazioni in aula e sul campo. Per me si sono rivelate fondamentali perché a volte non è semplice seguire le lezioni con il tutor che parla un inglese molto fluido e veloce.

I temi affrontati sono a carattere generale, quindi validi per allenatori che allenano dagli U7 fino alla prima squadra.

I principali Focus sono:

  • ENGLAND DNA: Ossia i principali credo calcistici della Federazione inglese suddivisi in How we coach (come alleniamo), How we play (come giochiamo), How we support (come supportiamo) e The future player (Il giocatore del futuro, ossia come sviluppare un giocatore fino all’età matura passando per i diversi step biologici e calcistici).

  • FA’s 4 Corner Model: Ossia i 4 contesti che ci permettono di sviluppare un giocatore durante la sua crescita. Questi 4 contesti variano i propri obiettivi e focus a seconda dell’età e dello sviluppo tecnico tattico. I 4 corner sono:

  • Physical

  • Psychological

  • Social

  • Technical/Tactical

  • FA’S PLAN, DO and REVIEW: Ossia la metodologia base per strutturare gli allenamenti. Pianificare prima in maniera minuziosa l’allenamento seguendo ogni minimo dettaglio, fare l’allenamento tenendo in considerazione principalmente l’aspetto comunicativo con i ragazzi e al termine fare le proprie valutazioni per verificare se ci sono aspetti da migliorare. Vengono proposte esercitazioni basate sui principi di gioco, sulle componenti tecniche e sulle fasi di possesso, non possesso e transizione.

Il focus principiale del corso è quello di creare degli allenatori pensanti, riflessivi, che non lasciano nulla al caso, seguendo regole imprescindibili e mettendo al primo posto la costruzione di un allenamento senza pericoli, divertente e produttivo, in modo tale da creare dei giocatori che si assumono le responsabilità prima come uomini e poi come giocatori. Il nostro obiettivo è quello di formare dei leader etici a 360° che siano degli esempi per i bambini che giocano nella medesima società.

Per un allenatore italiano che vuole provare questa esperienza, la consiglio fortemente, ma deve imparare la lingua inglese veramente bene per poter comprendere, comunicare e spiegare alla commissione le proprie idee. I tutor federali inglesi non fanno sconti, poiché loro danno la possibilità di partecipare ma bisogna essere in grado di sostenere il corso in lingua inglese.

Terminato il livello 1, vi sarà il livello 2, che frequenterò sempre all’Università di Stafford e sarà articolato nel seguente modo:

  • Libertà di accesso fino ad esaurimento posti

  • Obbligo di allenare una squadra

  • Giorni: sabato e domenica, 2 weekend di gennaio, 2 weekend di marzo, 2weekend di giugno, per un totale di 12 giorni totali.

  • Nel mesi in cui non vi è il corso (Febbraio e Aprile) i Tutor andranno a verificare il percorso nella propria società di appartenenza, testando la capacità nella seduta di allenamento e nel match.

  • Obbligo di compilazione moduli E-Learning

  • Obbligo certificazione livello 1, Safeguarding e First Aid.

  • Costo 260 sterline

I corsi seguenti al livello 2 saranno a SELEZIONE, basata sulla carriera di allenatore (Se si allena in una professionistica si ha più possibilità di accedervi) e non più ad Accesso Libero.

Successivamente vi sarà il Livello 3 (Uefa B), il Livello 4 (Uefa A) e il Livello 5 (Uefa PRO).

1 - La rubrica curata da Simone Lioce inizia con un confronto tra i corsi federali inglesi e italiani, per rispondere alla domanda: come fa un giovane farsi riconoscere il suo diritto alla formazione, anche in ambito sportivo?


Caro Ministro Spadafora,
Caro Presidente Malagò,
Caro Presidente Gravina,

mi propongo di confrontare, attraverso un’analisi oggettiva, la struttura dei corsi federali inglesi promossi dalla FA (Football Association) COURSE e di quelli italiani della FIGC per diventare un allenatore di calcio patentato.

SISTEMA FIGC

In Italia esistono 5 corsi: UEFA C, UEFA D (LA SOMMA DI C+D SANCISCE UEFA B), UEFA A, UEFA PRO.

UEFA C - È incentrato sulla formazione di allenatori di giovani calciatori, che andranno ad operare nei settori giovanili in tutte le categorie ad esclusione dei campionati Primavera. Il corso - che ha la durata complessiva di 10 settimane, per un totale di 124 ore di lezione; oltre a 20 ore di tirocinio (10 sedute di allenamento) e agli arbitraggi di 5 gare delle categorie Pulcini ed Esordienti - approfondisce le tematiche relative al mondo del calcio giovanile, dall’insegnamento della tecnica e tattica calcistica, alla metodologia dell’allenamento, dalla psicopedagogia alla medicina sportiva e al regolamento di giuoco. Per potervi accedere è necessario avere 18 anni, ma bisogna entrare in una graduatoria composta da 40 posti in cui classifica i richiedenti secondo le loro esperienze da giocatore e titoli di studio. Prezzo 528 euro.

UEFA D - Questo Corso, organizzato sul territorio, forma gli allenatori che andranno ad operare nel calcio dilettantistico, più precisamente nei campionati dall'Eccellenza alla Terza categoria (maschile) e fino alla Serie C femminile, rilasciando la Licenza D. Il patentino - che verrà riconosciuto solo dopo la riuscita conclusione degli esami finali - abilita il tesseramento come allenatore responsabile anche per gli Juniores Nazionali, Regionali e Provinciali. La durata del corso è di 120 ore. Per potervi accedere bisogna essere residenti nella propria regione, avere 23 anni e rientrare in graduatoria attraverso accumulo di certificati d’istruzione, di allenatore e esperienza da giocatore. Prezzo 660 euro.

UEFA B - Da settembre si ottiene con la somma tra UEFA C e UEFA D. Questa certificazione permette di allenare anche all’estero.

UEFA A - Viene svolto a Coverciano ed è il primo livello di formazione rivolto ad allenatori di calcio che opereranno nelle categorie professioniste. Al termine delle lezioni, infatti, il positivo superamento degli esami assicura l’abilitazione per condurre tutte le formazioni giovanili (comprese le squadre Berretti e Primavera), tutte le prime squadre femminili e le prime squadre maschili fino alla Serie C inclusa , nonché al tesseramento come allenatore in seconda in Serie A e in Serie B maschile. Il corso si articola in 192 ore di formazione. La didattica include elementi di tecnica e tattica calcistica - di cui una parte dedicata alla match analysis e allo scouting - metodologia dell’allenamento, psicologia sportiva, comunicazione, medicina sportiva, carte federali e regolamento di gioco. Per poter accedere al corso, i candidati devono aver compiuto il 30esimo anno di età ed essere in possesso dell'abilitazione UEFA B; il Settore Tecnico, attraverso un’analisi dei titoli presentati, provvede a stabilire una graduatoria di ammissione per la scelta dei partecipanti. Il costo del Corso è di 2.500 euro.

UEFA PRO  - Viene svolto a Coverciano una volta all’anno, nel periodo compreso tra ottobre e luglio, con la sessione degli esami finali prevista per settembre; rappresenta il massimo livello riconosciuto dalla FIGC in materia di formazione tecnica. Al termine delle lezioni, infatti, il positivo superamento degli esami assicura l’abilitazione per condurre qualsiasi squadra, incluse quelle di Serie A e Serie B. Il corso si articola in 256 ore di formazione. Oltre agli elementi classici dei corsi allenatori, come le lezioni di tecnica e tattica calcistica, metodologia dell’allenamento, psicologia sportiva, comunicazione, medicina sportiva, carte federali e regolamento di gioco, il corso prevede numerosi stage presso squadre di Serie A, Serie B e partecipanti ai maggiori campionati europei. Per poter accedere al corso, i candidati devono aver compiuto il 32esimo anno di età ed essere in possesso del diploma UEFA A; anche in questo caso, il Settore Tecnico provvede a stabilire una graduatoria di ammissione per la scelta dei partecipanti. Il costo del Corso è di 8.000 euro.

UN PO’ DI DOMANDE

Può un ragazzo di 18 anni entrare in graduatoria e frequentare un corso UEFA C? Quanto tempo dovrà aspettare affinché possa entrarvi soprattutto in bacini provinciali con milioni di abitanti (a Torino c’è una media di 200 domande su 40 posti disponibili)? Nell’eventualità che il ragazzo 18enne entri in graduatoria e passi l’esame, perché deve aspettare altri 5 anni affinché possa ottenere la licenza D? I corsi Uefa C e D si svolgono dal lunedì al venerdì in orari pomeridiani e serali (17-22), una settimana sì e una no, per circa quattro mesi: è conciliabile con una squadra da allenare, con un impegno scolastico o lavorativo?

COME FUNZIONA IN INGHILTERRA

Da settembre mi sono trasferito in Inghilterra e ho avuto modo di iniziare i corsi FA, che sono strutturati su 6 livelli.

FA COACHING LEVEL 1 - Età per accedervi 16 anni; allenamento target u7 con avviamento alle fasce d’età avanzate; possibilità  di recarvi in qualsiasi centro federale inglese con corsi a ripetizione nelle località limitrofe; corsi organizzati nel weekend, in prossimità di festività e in estate poiché si ritiene fondamentale che l’allenatore segua la squadra durante la settimana, mentre in partita si può inserire il vice allenatore o collaboratore; iscrizione libera senza obbligo di graduatoria fino a posti disponibili, chi sarà meritevole passerà l’esame altrimenti vi sarà una prova di riparazione, in caso di bocciatura ci si può iscrivere ad un corso anche dopo un giorno.

FA COACHING LEVEL 2 / 3 / 4 / YOUTH AWARD 5 - Una volta ottenuto il livello 1, fino al 6 è tutta una questione di superamento dell’esame per accedere al successivo sempre con le medesime modalità; ma dal livello 2 bisogna portare avanti un progetto con la squadra che si sta allenando. Quindi non vi è un allontanamento, ma un coinvolgimento tra allenatore, società e Federazione. Il focus anziché rivolgersi alle fasce d’età da allenare si focalizza più su obiettivi specifici tecnici e tattici (in particolar modo sui moduli 5v5, 7vs7 e 11vs11). Dal livello 4 (seguente al Uefa B) si deve presentare una candidatura con le esperienze precedenti e le motivazioni per cui si intende seguire il corso, successivamente verrà eseguita una selezione.

Ci sono inoltre moduli integrativi che riguardano Fair Play, contesto sociale, psicologia e scouting. Oltre ai corsi di allenatore vi sono anche diversi livelli di specializzazione per allenatore dei portieri, area medica, safeguarding dei bambini legata alla child protection e alla privacy, fusa, talent scout, calcio per disabili, insegnamento nelle scuole.

Avendo la possibilità di osservare da vicino la metodologia inglese, trovo che sia un sistema più flessibile e accessibile, pur con un’offerta formativa eccellente. Al Port Vale e allo Stoke City, società che frequento, c’è una grande maggioranza di ragazzi giovani pronti a inserirsi nel mondo del calcio: a 21 anni qui si è considerati già “vecchi”.

CONCLUSIONI

Credo che la formazione - anche in campo sportivo - sia un diritto di tutti, non dovrebbero esserci barriere o limiti. Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU.

I format FIGC e FA hanno caratteristiche diverse, indiscutibili sotto il punto di vista formativo, data la produzione di grandi tecnici nel corso degli anni. Diverse sono le modalità di accesso: il format FA presenta un sistema “libero” di accesso, mentre il format FIGC limita l’accesso in base a un concetto meritocratico basato sull’attività di calciatore e sui titoli di studio.

Ipotizzando la richiesta di partecipazione al bando di 100 laureati di scienze motorie, è corretto selezionarne 40 a seconda della categoria calcistica in cui ha militato anni fa? Un giocatore di serie D, sarà un allenatore migliore di un laureato in scienze motorie che ha militato in Promozione? Arrigo Sacchi non è mai stato calciatore: fosse nato negli anni ’90, avrebbe mai avuto la sua carriera e avrebbe mai potuto influenzare così profondamente il modo di intendere il calcio?

Si parla molto della fuga dei giovani all’estero: io, a 21 anni, sono dovuto emigrare in Inghilterra per poter ottenere un mio diritto: quello a formarmi.